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    Giovanni Pirelli intellettuale del Novecento

    MILANO
    mercoledì 01 ottobre 2014, ore 14:00

    [caption id="attachment_9890" align="alignleft" width="284"]Giovanni Pirelli, 1964, Archivio Privato Giovanni Pirelli, Milano Giovanni Pirelli, 1964, Archivio Privato Giovanni Pirelli, Milano[/caption] Mercoledì 1 ottobre 2014, dalle ore 14.00 alle ore 18.00, si svolgerà presso la Sede della Soprintendenza Archivistica per la Lombardia (Palazzo Litta, Corso Magenta 24, Milano) il convegno di studi da titolo Giovanni Pirelli intellettuale del Novecento, organizzato dalla Fondazione Isec in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e con il contributo di Fondazione Cariplo. Scarica il Programma completo Giovanni Pirelli (1918-1973) – noto prevalentemente come erede “ribelle” di una delle più importanti dinastie industriali italiane e come curatore, insieme a Piero Malvezzi, dei fortunati volumi di Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana (1952) ed europea (1954) – è stato un intellettuale dal profilo assai ricco e complesso, inserito fin dai primi anni del secondo dopoguerra nel dibattito delle diverse stagioni della cultura della sinistra italiana. Scrittore, ricercatore, collaboratore e spesso finanziatore di differenziate iniziative editoriali e culturali – dal Piccolo Teatro di Milano alla Giulio Einaudi Editore, dalle Edizioni Avanti!-Del Gallo al Nuovo Canzoniere Italiano, dai “Quaderni Rossi” ai “Quaderni Piacentini”, dal Centro di documentazione Frantz Fanon all’Istituto Ernesto de Martino – Giovanni Pirelli ha costituito una figura fondamentale (e ancora poco conosciuta) nello sviluppo di una cultura politicamente engagée ma autonoma dalle organizzazioni storiche del movimento operaio. Precocemente interessato alla questione dell’indipendenza dei paesi coloniali, Pirelli è stato il primo traduttore e diffusore delle opere di Frantz Fanon in Italia, ha viaggiato instancabilmente e ha stretto rapporti di collaborazione e di amicizia con leader dei movimenti anticoloniali (Frantz Fanon, Amilcar Cabral, Agostinho Neto, Carlos Franqui, solo per citare i più noti), a cui ha fornito nel corso degli anni Sessanta un sostegno prezioso e concreto. Curioso, aperto ed eclettico per interessi e amicizie, ha sperimentato letteratura e musica, cinema e teatro, raccolta documentaria e ricerca storica, con una particolare propensione a “dare voce” ai soggetti protagonisti dei grandi processi storici e politici del Novecento. In virtù di questo eclettismo e di una grande capacità di tessere relazioni, Pirelli ha incrociato nel suo percorso la traiettoria  di artisti come Elio Vittorini, Italo Calvino, Giovanni Arpino, Renato Guttuso, Luigi Nono, Angelo Ephrikian, Judith Malina e Julian Beck (The Living Theatre). Il convegno intende dunque contribuire a una prima (ri)scoperta di questa ricca figura di intellettuale, grazie agli interventi di studiosi che si sono occupati di alcuni aspetti della sua attività politica e intellettuale. Sarà inoltre occasione per riflettere sull’importanza della valorizzazione degli archivi di persona (quello di Giovanni Pirelli, conservato dalla famiglia, è attualmente oggetto di un lavoro di ordinamento, descrizione e digitalizzazione) e sul loro fondamentale ruolo di stimolo per l’apertura di nuovi cantieri di ricerca, che vanno spesso molto al di là della storia del loro soggetto produttore. Interventi di::

    • Maurizio Savoja (Soprintendenza Archivistica per la Lombardia),
    • Giorgio Bigatti (Fondazione ISEC),
    • Mariamargherita Scotti (Archivio Privato Giovanni Pirelli),
    • Alberto Saibene (ricercatore indipendente),
    • Gabriella Solaro (INSMLI),
    • Tullio Ottolini (Università di Bologna),
    • Clara Amodeo (Università di Milano),
    • Veniero Rizzardi (Università Ca’ Foscari di Venezia),
    • Giuseppe Lupo (Università Cattolica di Milano).
    Come arrivare in Soprintendenza

    Tipologia: Eventi e News. Giornata di studio. Istituti associati.

    Notizia inserita da: Fondazione "Istituto per la storia dell’età contemporanea (Isec) - Onlus"

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