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Comunicato stampa dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Morbiducci” di Macerata

Vendetta razziale, raid xenofobo, azione terroristica non dissimile da quelle organizzate dall’Isis: comunque lo si voglia chiamare, quello che è successo nel centro di Macerata,  con la sua scia di sangue e di orrore,  non è il gesto di un folle o di un disadattato, ma il frutto di un clima sociale e politico spaventosamente deteriorato e avvelenato da impulsi  neofascisti , da terminologie di guerra e da farneticazioni sulla razza. Quello stesso clima che aveva spinto le forze democratiche a costituire nell’autunno scorso la rete antifascista maceratese.

Con l’episodio di Macerata, la campagna razzista ha scavalcato il terreno della propaganda, generando una vera e propria azione terroristica: un pericoloso salto in avanti della destra fascista e xenofoba, un allarmante passo indietro della nostra civiltà democratica. A Macerata- com’è stato giustamente scritto- siamo caduti in uno dei punti più oscuri della nostra storia recente. E quanto è successo nella nostra città potrebbe accadere altrove e dovunque.

Per rispondere a questa deriva, insieme alla mobilitazione immediata di tutte le forze democratiche, occorrono risposte culturali e formative adeguate. L’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Morbiducci” di Macerata, che da anni è impegnato nella costruzione di strumenti per leggere storicamente e moralmente il presente, intensificherà la sua presenza nelle scuole e nel territorio per la formazione delle nuove generazioni alla cittadinanza democratica e per la creazione, attraverso essa, dei veri anticorpi  contro il fascismo e la xenofobia.

Macerata 4/02/2018