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Finalmente pronto Zone di guerra, geografie di sangue. Le stragi naziste e fasciste in Italia (1943-1945), il volume  nato dalla ricerca che ha già portato alla realizzazione dell’Atlante stragi nazifasciste e del convegno internazionale svoltosi a settembre 2016, di cui questo libro è l’ideale conclusione proprio perché raccoglie (anche) le riflessioni e le conclusioni tratte tanto dal database quanto dall’incontro (e confronto) con gli studiosi di tutta Europa.

 

Zone di guerra, geografie di sangue

Le stragi naziste e fasciste in Italia (1943-1945)

Gianluca Fulvetti e Paolo Pezzino (a cura di)

Bologna, Società editrice il Mulino, 2017. Pagine: 613. Prezzo: 36 Euro

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Dalla quarta di copertina:

Oltre agli eccidi tragicamente noti, come quelli di Monte Sole e di Sant’Anna di Stazzema, il periodo compreso fra l’8 settembre del ’43 e la fine della lotta di liberazione ha visto cadere sotto il fuoco tedesco e fascista un numero spaventoso di italiani, tutti cittadini inermi ed estranei alla lotta partigiana, vittime di rastrellamenti o uccisi senza motivi apparenti. Molti di questi episodi della guerra civile non erano stati finora indagati a fondo, mentre da una loro comparazione è possibile dedurre informazioni sulle strategie di guerra dei nazisti e sul ruolo dei fascisti repubblicani. Risultato di un censimento svolto su oltre cinquemila casi di violenza perpetrati ai danni della popolazione civile, questo volume fornisce una mappa delle stragi che hanno insanguinato l’Italia, analizzandole dal punto di vista storiografico, interpretativo e geografico. Accanto alla ricostruzione degli avvenimenti, sono presi in esame i contesti nei quali le stragi ebbero luogo, il ruolo dei responsabili, le dinamiche delle azioni partigiane, le strategie di sopravvivenza dei civili, ponendo in rilievo i nessi fra i singoli episodi e gli obiettivi dell’esercito tedesco in Italia. Il volume è dotato di un apparato cartografico che illustra le fasi principali del conflitto in relazione alla cronologia delle stragi.