18.10.2014 – Cerimonia di intitolazione della Biblioteca a FRANCESCO CHIOCCON

chioccon

Nel decennale della scomparsa di Francesco Chioccon, l’Isgrec ricorda il suo primo presidente intitolandogli la Biblioteca.

La cerimonia, che avrà inizio alle ore 17,  prevede, dopo i saluti istituzionali, l’intervento di Adolfo Turbanti, attuale Presidente dell’Isgrec, e il concerto del violoncellista Bernardino Penazzi.

Seguirà un aperitivo e la donazione agli ospiti del volume Sulla riva opposta.

Francesco Chioccon nacque a Monteriggioni (Siena) il 17 dicembre 1922 da padre veneziano e madre grossetana. Trascorse la prima infanzia in Veneto, a Siena il periodo della formazione. Ricorderà in seguito di aver compreso giovanissimo, alla prima applicazione delle discriminazioni razziali, la natura del fascismo, rifiutando di aderirvi, fino a subire il carcere in ragione di una netta scelta antifascista. Laureatosi in Giurisprudenza, si trasferì nel dopoguerra a Grosseto, dove esercitò una lunga attività forense. Intrecciò contemporaneamente relazioni amicali e di condivisione ideale con gli intellettuali animatori in quegli anni di un vivace dibattito politico e culturale: Carlo Cassola, Luciano Bianciardi, Marcello Morante.

Fu in prima linea in battaglie politiche, come quella di Unità popolare contro la legge-truffa nei primi anni Cinquanta. Fu tra i fondatori del Circolo Calamandrei e protagonista di molte esperienze culturali. Scrisse saggi sulla Resistenza e sullo stesso tema nel 1984 un romanzo di formazione, Sulla riva opposta, da cui emerge la singolarità di un pensiero laico, costruitosi attraverso l’interazione fra razionalismo classico e la lezione di intellettuali quali Piero Calamandrei e Aldo Capitini. Il suo percorso intellettuale e politico è testimoniato dalle carte dell’archivio personale e dalla preziosa biblioteca, descritta nello studio di Piero Innocenti e Francesca Martellacci La biblioteca di un antifascista, oltre che dal racconto Il veliero di Epicuro.

Aderì negli anni Novanta al progetto di rinnovamento del Partito Comunista, assumendo la carica di Presidente del neoformato PDS. Partecipò infine, nel 1993, alla fondazione dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea, portandovi il contributo di una riflessione critica sui temi affrontati in quegli anni dalla nuova storiografia sulla Resistenza. Dell’Istituto fu il primo Presidente, fino alla morte, avvenuta a Grosseto il 16 ottobre del 2004.