La costituzione viva

La costituzione viva

Incontro pubblico rivolto alla cittadinanza

 

 

 

7 febbraio, ore 18

Sala del Tricolore, Municipio di Reggio Emilia, Piazza Prampolini 1

 

 

Interverranno:

Graziano Delrio – Sindaco di Reggio Emilia

Nando Rinaldi – Direttore Istoreco

Prof. Andrea Morrone – Ordinario di Diritto Costituzionale, Facoltà di Giurisprudenza, Università di Bologna

 

 

Nella Città che ha dato i natali al Tricolore e nel luogo per eccellenza dove la comunità si rappresenta, prende il via un percorso di riflessione, analisi e formazione, rivolto a tutti i cittadini, su come la nostra Costituzione – ancora attuale nel suo impianto generale (che pertanto deve deve essere difeso) – viene interpellata dalle nuove sfide della globalizzazione e della costruzione dell’Europa.

 

 

 

All’incontro seguirà, nei mesi di febbraio e marzo, un ciclo di lezioni sul tema della Costituzione.

 

 

 

 

La Costituzione ha avuto, dalla sua promulgazione ad oggi, il fondamentale compito di fare gli italiani e di fare l’Italia dopo le lacerazioni e le macerie della Guerra. Naturalmente la Carta è il prodotto (ad opera di una élite illuminata) di quella fase e di quel contesto e – oltre la retorica nostalgica e la strumentale lettura partitica – è urgente l’avvio di un dibattito serio e competente su come la Costituzione si pone nei confronti di questioni centralissime e nuove che interpellano le nostre comunità locali e il nostro Paese all’interno del nuovo conteso europeo e mondiale.
Il punto centrale attiene la questione della sovranità. In che modo le scelte e gli standard (pensiamo solo alle cogenti direttive della Banca centrale europea in materia di politiche economiche e finanziarie dei Paesi membri) imposti dall’Europa modificano di fatto il funzionamento e il ruolo del Governo e del Parlamento? Già oggi molte di queste decisioni orientano pesantemente la vita del nostro Paese ma vengono prese e negoziate al di fuori dei meccanismi istituzionali che la Costituzione del ’48 ha delineato e da soggetti altri rispetto a quelli che la Carta aveva previsto.