“C’era una donna nel lager…”

“L’Olocausto è accaduto alle vittime, che non erano viste come uomini, donne o bambini, ma come Ebrei”. Le parole della scrittrice Cynthia Ozick se da un lato ci introducono in una dimensione di universalità nella lettura della Shoah, d’altro canto ci pongono l’urgenza di interrogarci sull’esigenza di una lettura di genere della Shoah e sulla sua efficacia. Dire questo non significa viziare la memoria di un fenomeno storico così complesso, ma assumere come fuoco imprescindibile gli occhi di una donna nel lager e, perché no, anche il cuore di una donna che legge gli occhi di centinaia di donne sofferenti tra pudore e orrore nell’inferno concentrazionario. La storica Alessandra Chiappano, straordinaria studiosa scomparsa prematuramente, che ha dedicato la vita intera alla didattica della Shoah e allo studio dell’esperienza femminile nei lager nazisti, sarà il punto imprescindibile di inizio e di arrivo per le nostre riflessioni sulle specificità e la peculiarità della deportazione femminile.

Intervengono: Raffaele Pellegrino, docente di storia e filosofia e ricercatore Ipsaic – Rosemary Nicassio, attrice

26 gennaio 2016 ore 9.00 – Auditorium Biblioteca Comunale di Adelfia (Bari)