Contro gli ebrei. Storie di persecuzioni in Friuli Venezia Giulia (1938-1945). Laboratorio sulle fonti

Contro gli ebrei. Storie di persecuzioni in Friuli Venezia Giulia (1938-1945). Laboratorio sulle fonti

Giovedì 15 febbraio 2018, dalle ore 11.00 alle ore 13.00, presso il Liceo Scientifico “N. Copernico”,  si svolgerà il Laboratorio sulle fonti: Contro gli ebrei. Storie di persecuzioni in Friuli Venezia Giulia (1938-1945)

Il laboratorio, che coinvolge  venti ragazzi delle classi quarte, sarà coordinato dallo storico Fabio Verardo dottore di ricerca in Studi storici presso l’Università di Trento, collaboratore ai progetti di ricerca dell’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione e dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia.

Obiettivo del laboratorio è analizzare il tema della persecuzione ebraica con particolare attenzione alla realtà del Friuli Venezia Giulia negli anni compresi tra la proclamazione delle leggi razziali e la fine del Secondo conflitto mondiale.

Attraverso l’utilizzo di documenti originali e materiali d’archivio verranno trattati principalmente questi temi:                                                                                                 - le politiche e le pratiche antisemite fasciste e naziste; arresto, depredazione, deportazione ed eliminazione                                                                                             - la partecipazione e il ruolo rivestito dagli italiani nella persecuzione e nell’aiuto agli ebrei;                                                                                                                                   - la punizione dei crimini legati all’antisemitismo nel dopoguerra.

Verrà analizzato il procedimento giudiziario celebrato dalla Corte d’Assise Straordinaria di Trieste a carico di una donna accusata di aver collaborato con i tedeschi e di aver denunciato alle SS la presenza di quattro donne ebree in un appartamento del centro della città giuliana nel marzo 1944. A seguito della denuncia le donne vennero arrestate e deportate ad Auschwitz: solo la più giovane fece ritorno. L’analisi degli atti processuali apre uno spaccato sulla società del tempo, sul collaborazionismo, sulla persecuzione antisemita e su forme di resistenza civile.

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