Ilsreco, Giorno del Ricordo 2022: il confine orientale tra storia e memoria

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Per celebrare il Giorno del Ricordo, Ilsreco (Istituto lodigiano per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea) e Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) promuovono venerdì 11 febbraio, alle 21.00, un evento in diretta streaming sul tema Il confine orientale tra storia e memoria; sarà possibile seguire l’evento sulla pagina Facebook Ilsreco-Lodi oppure vederlo, e rivederlo, anche in giorni e tempi successivi.

Come noto, la legge istitutiva del Giorno del Ricordo − n. 92 del 30 marzo 2004 − assegna a questa ricorrenza del calendario civile nazionale il compito di «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». Nello spirito del dettato legislativo, Laura Coci (presidente Ilsreco) e Ivano Mariconti (vicepresidente Ilsreco e delegato Aned) proporranno una riflessione sulla storia del confine orientale italiano, ripercorrendone le vicende a partire dall’aggressività del fascismo di frontiera, dall’incendio del Narodni Dom (la Casa della cultura slovena di Trieste), dalla feroce occupazione italiana dei territori jugoslavi e dall’internamento della popolazione civile autoctona; per giungere, poi, alla tragedia delle foibe istriane (autunno 1943) e giuliane (primavera 1945) che colpisce la comunità italiana, all’abbandono da parte di questa delle città di Zara, Fiume, Pola e dell’Istria che i trattati di pace assegnano alla Jugoslavia, all’arrivo e all’accoglienza in Italia dei profughi in centri di raccolta, spesso in condizioni di estremo disagio.

Concluderà l’evento la testimonianza di Luigi Bologna, secondogenito di Mario e Giuseppina Lugnani, esuli da Isola d’Istria e giunti a Lodi con il primo figlio, Silvio, nel dicembre 1953.

«Le stragi, le violenze, le sofferenze patite dagli esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati non possono essere dimenticate, sminuite o rimosse. − ammoniva il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del Giorno del Ricordo 2018 − Esse fanno parte, a pieno titolo, della storia nazionale e ne rappresentano un capitolo incancellabile, che ci ammonisce sui gravissimi rischi del nazionalismo estremo, dell’odio etnico, della violenza ideologica eretta a sistema».