Sentimenti in gioco di Maria Antonietta Selvaggio

 EVENTI  -
Libreria  Feltrinelli di Caserta

Corso Trieste 154-156, tel. 0823-279090

Venerdì
15 giugno 2012, ore 17,30

presentazione del volume di Maria Antonietta Selvaggio

Sentimenti in gioco. Testimonianze del mondo studentesco

Incontreranno l’autrice

 Felicita De Negri, assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Caserta

 Ida Alborino, docente e critico letterario  

coordinerà  Felicio Corvese, presidente del Centro Studi “Francesco Daniele

 Da tempo i giovani sono oggetto di ricerca.
Si parla e si scrive di loro da molteplici luoghi – letterari, mediatici,
scientifici –contribuendo spesso a creare stereotipi che finiscono per
etichettare frettolosamente atteggiamenti e comportamenti non ancora delineati
con chiarezza. In questa ricerca studenti e studentesse, residenti in tre
diverse città – Roma, Napoli e Salerno – parlano di sé più da soggetti che da
oggetti d’indagine. Dalle lunghe interviste in profondità emergono un mondo
emotivo e un immaginario sentimentale e valoriale, che non corrispondono al
paradigma di un vivere e di un sentire improntati al consumo immediato delle
esperienze sullo sfondo di una realtà “liquida”.

 

Maria Antonietta
Selvaggio
è ricercatrice di
Sociologia presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università
degli Studi di Salerno: si occupa in particolare di

identità, memoria e
cittadinanza. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni, tra le quali Cosmocittadinanaza versus cosmocrazia. Figure della cittadinanza democratica nella

società
globalizzata in Globalizzazione e cittadinanze
(a cura con N. Ammaturo) CEIM 2006; Mettersi in gioco: relazioni e
orientamenti
in Il consumo culturale dei giovani.

Una ricerca a
Napoli e a Salerno
(a cura di N. Ammaturo),
2008; Il diritto
difficile. La cittadinanza delle donne e i limiti della democrazia
(a cura), 2009. Perla ESA dirige con

A. Mussari la collana Progetto memoria, nella quale ha pubblicato Da scugnizzi a marinaretti. L’esperienza della Nave Asilo
“Caracciolo”.