Presentazione volume «L’eresia dei magnacucchi sessant’anni dopo»

 

                                        

 

Presentazione volume

L’eresia dei “Magnacucchi” sessant’anni dopo

a cura di Learco Andalò

 

 

Mercoledì 17 settembre 2012 – ore 17.30

Libreria all’Arco – via Emila S. Stefano, 3/D – Reggio Emilia

 

 

Interventi di:

Learco Andalò - curatore del volume e già membro del Comitato Centrale USI

Roberto Marcuccio - saggista e autore di uno dei contributi pubblicati nel libro

Alessandro Carri - già segretario della Federazione PCI di Reggio Emilia e testimone delle vicende esaminate.

Coordina:

Mirco Carrattieri - Presidente Istoreco

 

 

 

Il volume contiene gli atti del convegno “L’eresia dei ‘Magnacucchi’ sessant’anni dopo” (Bologna, 30 settembre-1 ottobre 2011) promosso da Luigi Pedrazzi, Giuseppe Cucchi e Learco Andalò, corredati da alcuni documenti esposti nella mostra “L’eresia dei ‘Magnacucchi’ 1951-1957” (Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, 27 settembre-15 ottobre 2011).
I contributi inseriti nel volume prendono in esame, sotto vari aspetti, la vicenda dei parlamentari reggiani Valdo Magnani e Aldo Cucchi (spregiativamente soprannominati “Magnacucchi”), usciti dal PCI nel gennaio 1951 criticandone la supina adesione alla politica estera dell’URSS, e il movimento denominato Unione Socialista Indipendente (USI) cui diedero vita fra il 1951 e il 1957.
Dai saggi pubblicati emergono vicende poco note, ma importanti, della storia politica e culturale dell’Italia degli anni ’50 del Novecento. Basti ricordare la violenta campagna del PCI contro Magnani e Cucchi e la passione politica con cui i due parlamentari, e altre personalità di diversa provenienza che si unirono a loro, si dedicarono a diffondere le loro posizioni e a costituire il movimento dei socialisti indipendenti, che porterà un decisivo contributo alla sconfitta del progetto di “legge truffa”, voluto dalla DC e dai partiti centristi alle elezioni politiche del 7 giugno 1953.
La parabola del movimento creato da Magnani e Cucchi si esaurì con la confluenza di molti esponenti nei partiti della sinistra. Emerge però da questa singolare esperienza politica e culturale, uno sforzo di testimoniare valori e progetti che anticiperanno alcune posizioni che la sinistra italiana farà sue con fatica molti anni più tardi, come l’unità tra le forze socialiste, l’indipendenza e la dignità della nazione, la democrazia interna ai partiti, la ricerca di una “via italiana” al socialismo, l’autonomia e l’unità delle forze sindacali.