Presentazione volume edito dall’IFSML di Udine “La Slovenia durante la seconda guerra mondiale”

Lunedì 11 marzo 2013 presso la Sala Conferenze della Fondazione CRUP di Udine (via Manin 15), con inizio alle ore 17.00, sarà presentato il volume edito dall’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione di Udine (n.31 della Collana Studi e Documenti“La Slovenia durante la seconda guerra mondiale” di Zdenko Cepic, Damijan Guštin, Nevenka Troha. L’opera sarà presentata dalla dott.ssa Monica Rebeschini dell’università del Litorale-Capodistria. Saranno presenti gli Autori.

In Slovenia la seconda guerra mondiale ebbe inizio il 6 aprile 1941 con l’aggressione della Germania e dell’Italia alla Jugoslavia. Dopo la disfatta dell’esercito jugoslavo la Slovenia venne divisa e spartita tra i quattro stati occupanti: Germania, Italia, Ungheria e, per una parte minore, lo Stato indipendente Croato. Il regime di occupazione fu caratterizzato dai più diversi atti di violenza esercitati nei confronti della popolazione (uccisioni, arresti, internamenti, espulsioni) con lo scopo di annientare gli sloveni come popolo e come nazione. La risposta fu la nascita di un movimento di resistenza organizzato e condotto dal Fronte di liberazione del popolo sloveno, l’Osvobodilna Fronta. Ad esso aderirono organizzazioni che si richiamavano a tutti gli orientamenti politici e sociali, fra le quali divenne forza trainante e determinante il Partito comunista. Tra gli obiettivi e i programmi della lotta di liberazione ci fu anche la realizzazione di profondi cambiamenti nel campo sociale e nella gestione del potere statale. Oltre alle forze di occupazione e a quelle della resistenza, fu presente nella guerra in Slovenia una terza componente, quella dei domobranci, collaborazionisti delle forze occupanti contro il movimento di liberazione. Nel maggio del 1945, terminato il conflitto, il potere politico venne assunto dal Fronte di Liberazione, che dappertutto vide come forza egemone il partito comunista.

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