1914-1918: musica dalla prigionia

Tra le iniziative sulla Grande Guerra a Bibbiano

 

 

Martedì 17 settembre – ore 21

Teatro Metropolis – Bibbiano

 

 

Opere eseguite da:

Silvia Felisetti – soprano

Luca Bodini – tenore

Ensemble strumentale Musica e Grande Guerra

 

 

Con il concerto «Musica dalla prigionia» sarà possibile ascoltare musiche originali scritte e cantate nei lager austroungarici e tedeschi in cui furono deportati i prigionieri italiani. Opere che provengono, quindi, dai campi dei soldati, come Mauthausen in Austria, da campi di deportazione civile, come Katzenau sempre in Austria, dai lager tedeschi che ospitarono in prima istanza i prigionieri di Caporetto, come Rastatt, e infine dai campi per ufficiali come Cellelager. A Cellelager si trovavano intellettuali, artisti e scrittori come Carlo Emilio Gadda, Guido Sironi, Bonaventura Tecchi, Ugo Betti, Alberto Casella.

Verranno eseguiti inoltre brani vocali provenienti dai campi della Galizia e della Siberia in cui furono rinchiusi i trentini che avevano combattuto con l’esercito austroungarico.

I canti popolari si intrecciano con canzoni elaborate dai prigionieri stessi e con opere “colte”, scritte da musicisti presenti nei lager. La funzione dei canti era quella di condividere emotivamente la situazione tragica della sopravvivenza e di alimentare la speranza del ritorno. Da essi traspaiono spesso accenti forti contro i carcerieri e il nemico e, contemporaneamente, la consapevolezza e l’amarezza dell’abbandono da parte dello Stato Italiano.

Di un certo rilievo, musicale e non solo, sono le composizioni del capitano Giuseppe Denti, musicista e maestro di scuola, prigioniero a Cellelager. Alcuni brani vocali ebbero la funzione di salvare la propria identità in un contesto alienante. Significativa fu la scelta di musicare testi di poeti italiani come Graf e D’Annunzio che, metaforicamente, facevano riferimento ad una condizione di oppressione e costrizione.
Lo “scherzo melodrammatico” La signorina del Lager, per soprano, tenore, pianoforte e archi è nato nel lager dalla collaborazione dello scrittore pratese Alberto Casella, scrittore e sceneggiatore di fama, con i musicisti Alceo Rosini (valente violino solista e spalla dell’orchestra del campo di Celle) e Giuseppe Denti. L’opera, in un atto, fu rappresentata integralmente una sola volta nel 1918. La prima parte (di stile ottocentesco) è stata scritta dal Denti, mentre la musica della seconda parte è stata creata dal Rosini, il quale si esprime con uno stile novecentesco più vicino a Puccini.
Il concerto prevede anche una scelta di letture da diari, memoriali e epistolari.

 

 

Programma

Angelo Bertoli -  Il canzoniere di Mauthausen marcia (Mauthausen 1916)
Angelo Bertoli – Pensando a te valzer (Mauthausen 1916)
Fernando Carotti – La sveglia al campo marcia (Mauthausen 1916)
Anonimo popolare – Caro padre abbiam fatto ritorno (canto dei soldati italiani ritornati dal lager austriaci e tedeschi)
Anonimo popolare – L’addio del gefangene (canti di prigionia dei soldati italiani, sull’aria de L’addio del bersagliere)
Anonimo popolare – E viva Tabor e la Boemia (canto dei trentini e giuliani trasferiti in Boemia e Moravia)
Giacomo Sartori, Romano Joris – La canzone di Katzenau (canto dei trentini e giuliani politici nel lager austriaco presso Linz)
Anonimo popolare -  Sui monti Scarpazi (canto dei trentini e giuliani, combattenti sui Carpazi per l’esercito austriaco)
Anonimo popolare – Siam prigionieri (canto dei trentini e giuliani, combattenti per l’esercito austriaco, catturati dai russi in Galizia e deportati in Siberia)
Giuseppe Denti Valzer in mi minore per archi e pf.
(dal taccuino di prigionia di Rastatt, 13 nov. 1917)
Giuseppe Denti -  Rose soavi rose romanza [testo di A. Graf] (dal taccuino di prigionia di Rastatt, novembre 1917)
Giuseppe Denti – Vas spirituale romanza [testo di G. D’Annunzio] (dal taccuino di prigionia di Rastatt, 13 nov. 1917)
Giuseppe Denti, Alceo Rosini, Alberto Casella – La signorina del lager. Scherzo melodrammatico in un atto. Cellelager, 1918 (revisione e strumentazione di Matteo Falloni)
Angelo Ruozi Incerti, Ottorino Bertolini, Giuseppe Denti – I Culinari (coro dei Gefangenen a Cellelager su musiche della “Vedova allegra” di Léhar)

 

 

 

Ingresso libero

 

 

 
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