Presentazione del libro “La mafia come metodo” di Nicola Tranfaglia

ISREBO, LANDIS, PARRI E CEDOST

Lunedì 20 maggio alle ore 17.00 presso l’Aula Refettorio in Via Sant’Isaia 20 verrà presentato il libro di Nicola Tranfaglia “La mafia come metodo”, Milano, Mondadori, 2012.

Ne discutono con l’autore:

Stefania Pellegrini

Ettore Borghesan

Modera l’incontro Andrea Marchi, Presidente ISREBO

Locandina Tranfaglia 20 maggio

 

Visita Guidata al Museo della Resistenza di Bologna

25 aprile 2013

In occasione della Festa della Liberazione 2013 la referente della sezione didattica di Isrebo (Agnese Portincasa) ha tenuto una visita guidata sulla Resistenza a Bologna per i visitatori del Museo (gruppi di adulti e bambini). Particolare rilievo è stato dato proprio alla presenza di un pubblico eterogeneo.

 

Ne valeva la pena. Il testamento di Vinka e altre storie partigiane

Nel corso del 2012 Anpi San Donato di Bologna, in collaborazione con ISREBO, ha promosso la realizzazione di videointerviste volte a raccogliere le testimonianze di quattro fra gli ultimi partigiani e partigiani residenti nel quartiere (Corinna Tassinari, Arrigo Cantelli, Giuseppe Ricci e Vinka Kitarovic) i quali, in modo diverso, hanno contribuito alla liberazione del nostro Paese. I loro racconti testimoniano l’avvento del fascismo, l’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale, l’occupazione della Jugoslavia, lo sbando dell’esercito italiano dopo l’8 settembre 1943 e la difficile scelta di lottare per la libertà e schierarsi contro il totalitarismo.
Le interviste, raccolte dalla storica dell’Università di Bologna Roberta Mira, sono state realizzate da Martino Lombezzi e Stefano De Felici.
Sabato 20 aprile 2013 alcuni stralci saranno presentati intervellati da letture. La serata è dedicata a Vinka Kitarovic, Membro della 7a brigata GAP di Bologna e Presidente Anpi San Donato, mancata lo scorso dicembre all’età di 86 anni.
La serata è dedicata a lei.

Lezioni sul Documentario “Bologna la nera”

A partire dal documentario di Alessandro Cavazza “Bologna la nera”  (50 minuti) prodotto con il contributo di Isrebo e la collaborazione di molti dei suoi studiosi, è nato un laboratorio didattico sulla Bologna negli anni Venti e Trenta. Bologna negli anni Venti è stata una delle culle del fascismo: qui i socialisti avevano il controllo del territorio, di una parte dell’economia e della politica. Qui, a Bologna, più violenta e organizzata è stata la reazione di quel mondo che non si riconosceva nel modello socialista. Bologna, come l’Emilia Romagna, ha espresso alcuni dei più influenti dirigenti del fascismo, qui sono state sperimentate formule organizzative e di ricerca del consenso che poi sono divenute tipiche del regime mussoliniano. Il documentario ripercorre la storia di Bologna dalla fine della grande guerra alla vigilia del secondo conflitto mondiale, attraverso la figura di Leandro Arpinati: il braccio destro di Mussolini. Ras incontrastato di Bologna, abile stratega della violenza politica, organizzatore infaticabile, innovatore ed infine nemico del Duce. Raccontare la sua storia significa raccontare la parabola del fascismo bolognese dallo squadrismo al regime.

L’obiettivo del laboratorio è propri quello di offrire una lettura dell’avvento del fascismo a partire dal territorio. La Bologna del fascismo appare inedita ai ragazzi, così come inedita è la riflessione sull’importanza che lo sport bolognese (Littoriale, il Bologna Calcio) ebbe per la propaganda del regime.

Il percorso laboratoriale consta di due fasi distinte di due ore ciascuna. Nella prima ogni classe visiona il documentario con opportune chiavi di lettura che vengono fornite dall’operatore didattico (Agnese Portincasa, ISREBO) prima della proiezione. Nella seconda è richiesta una restituzione precisa. A partire dalla creazione di una linea del tempo che permetta ai ragazzi di visualizzare gli eventi più importanti del periodo, la classe viene divisa in piccoli gruppi ai quali viene sottoposto un questionario. Ogni gruppo leggerà agli altri le proprie risposte per avviare un momento di condivisione e di approfondimento del tema storico.