Libere. Le parole delle partigiane

con Ottavia Piccolo

lunedì 8 aprile, ore 18
La Tenda, viale Molza – angolo viale Monte Kosica, Modena

Lunedì 8 aprile alle 18 al teatro La Tenda di Modena (viale Molza – angolo viale Monte Kosica) si svolgerà il reading teatrale con Ottavia Piccolo Libere. Le parole delle partigiane, con testi selezionati da Caterina Liotti e Natascia Corsini, Centro documentazione donna di Modena.

L’iniziativa è a ingresso libero e nasce dalla collaborazione tra Cgil di Modena, Anpi di Modena, Centro documentazione donna, Istituto storico di Modena, teatro La Tenda e il Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena e con il patrocinio del Comune di Castelfranco Emilia.

Verso la libertà. Da contadini a partigiani

Una biciclettata a Bastiglia con visita al Museo della civiltà contadina

Domenica 14 aprile
Ritrovo alle ore 14 presso l’Istituto storico di Modena

L’antico mulino e le vie d’acqua, la semina, la trebbiatura, la viticoltura e l’allevamento. La vita e il paesaggio dei contadini che si sono battuti per i diritti e la Liberazione.

Saranno questi e altri i temi che ci condurranno da Modena a Bastiglia in bicicletta domenica 14 aprile.

Ci troveremo presso l’Istituto storico di Modena (viale Ciro Menotti 137) alle 14, con partenza alle 14.15. Percorreremo insieme la pista ciclabile che collega il capoluogo con Bastiglia e arriveremo al Museo della civiltà contadina, dove Claudio Silingardi (Istituto storico di Modena) curerà una visita guidata intrecciando gli elementi fondanti della cultura contadina del primo Novecento alle prese di coscienza e all’impegno politico e resistenziale che ha contraddistinto questa pianura.

Al termine, per chi vorrà, sarà possibile festeggiare insieme a “I cortili emiliani” con musica, canti e interventi resistenti e, dalle 18.30, partecipare all’apericena a prezzo popolare nel giardino del Museo.

La biciclettata è adatta a tutte e tutti e si svolgerà in sicurezza.

È necessario iscriversi scrivendo a segreteria@istitutostorico.com.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Comune di Bastigla e Anpi sezione di Bastiglia-Bomporto-Ravarino.

A forza di essere vento

La persecuzione di rom e sinti nell’Italia fascista

Lunedì 18 marzo, ore 20.45
Sala convegni del Municipio, Prignano sulla Secchia

Sull’area in cui oggi sorge il municipio di Prignano sulla Secchia, tra il 1940 e il 1943 era attivo un campo di concentramento in cui furono internati 79 cittadini italiani Sinti, accusati di possedere il ’gene dell’asocialità’ e di essere quindi pericolosi per la società.

Proprio qui, lunedì 18 marzo sarà presentato il libro di Chiara Nencioni A forza di essere vento. La persecuzione di rom e sinti nell’Italia fascista (Edizioni ETS 2024).

«Ci mandavano a morire, ci mettevano su questi vagoni senza mangiare, senza bere, e questi rom andavano allegri, chi prendeva la fisarmonica, chi il violino, chi la chitarra e cantavano. Dicevano “Ci mandano a lavorare”, invece dove li mandavano? Auschwitz!».
Cosa sappiamo del Porrajmos (o Samudaripen), la persecuzione di sinti e rom perpetrata anche nel nostro Paese? Molto poco, troppo poco. Mandati a morire nei lager del Terzo Reich dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, uccisi in Croazia dai collaborazionisti Ustaša o espulsi dal confine orientale in Italia, rinchiusi in campi di concentramento lungo tutta la penisola, questa era la sorte degli “zingari”.
A forza di essere vento – scrive Luca Bravi nella prefazione – «ha il merito indiscusso di aver dato in stampa le parole che testimoni diretti della persecuzione fascista, sinti e rom, avevano affidato a interviste e ad un’oralità che rischiava d’andar perduta. Ne scaturisce una voce di comunità, come di frequente succede quando si tratta di queste popolazioni, che chiede essenzialmente di essere ascoltata».
Si tratta di una storia “dal basso” che ripercorre i tanti rivoli di una vicenda negletta, la cui ricostruzione non è soltanto un indispensabile esercizio di memoria, ma serve a riflettere sul presente di un popolo ancora oggi guardato con sospetto e pregiudizi.

Dialogheranno con l’autrice Chiara Nencioni (Università di Pisa e Istituto storico toscano della Resistenza), Luca Bravi (Università di Firenze), che ha curato la prefazione del libro, e Noell Maggini, attivista sinto, che ne ha scritto la postfazione.

Quando (anche qui) cadevano le bombe 1944-1945: le incursioni alleate su Modena

La guerra aerea è un tratto distintivo della Seconda guerra mondiale. Dopo l’8 settembre 1943, anche a Modena, infrastrutture e industrie diventano l’obiettivo primario delle azioni belliche degli Alleati, impegnati nella lotta al nazifascismo. Questi episodi hanno un impatto devastante sulla popolazione e le loro conseguenze persistono a lungo nella memoria individuale e collettiva.

A ottant’anni dal primo grosso bombardamento sulla città, il 14 febbraio, prenderà il via il progetto Quando (anche qui) cadevano le bombe. 1944-1945: le incursioni alleate su Modena, organizzato dal Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena, con Istituto storico di Modena, Centro documentazione donna e PopHistory.

La rassegna di iniziative sarà l’occasione per conoscere diversi aspetti della storia di Modena e riflettere sulle trasformazioni della guerra nel Novecento e sulle terribili conseguenze sulla popolazione.

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Dal 14 febbraio al 10 marzo sarà visitabile presso l’ex Albergo diurno (piazza Mazzini, Modena) la video-installazione immersiva Quando (anche qui) cadevano le bombe; essa ha lo scopo di contestualizzare i bombardamenti che nel 1944-1945 colpiscono anche Modena raccontando come l’Italia sia passata da nazione bombardatrice (in Africa, Francia, Inghilterra) a vittima di bombardamenti da parte degli Alleati.
L’installazione è costruita unicamente attraverso fonti primarie (filmati, fotografie, manifesti e notizie audio) che il team di storici ha selezionato, analizzato e montato per ottenere una narrazione tanto coinvolgente quanto ricca di complessità.

La video-installazione sarà inaugurata mercoledì 14 febbraio alle 17.30 e sarà poi visitabile nei seguenti orari:
da martedì a venerdì 9.30-13 e 15-19
sabato, domenica e festivi 9.30-19.

L’ingresso è libero e gratuito.

Per le classi delle scuole secondarie sono previste visite guidate alla città e all’installazione a cura di PopHistory. Per info e iscrizioni scrivere a pophistory.ph@gmail.com.

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Alle 15 e alle 17 di ogni giorno di apertura sarà possibile vivere l’esperienza di un rifugio antiaereo durante un boombardamento. I partecipanti entreranno nel “rifugio” (lo stesso albergo diurno era stato adibito a tale scopo durante la guerra) e, grazie alla simulazione, avranno modo di rivivere i sentimenti e le percezioni della popolazione modenese dell’epoca, condividendo la paura e il senso di precarietà che incombeva sulle loro esistenze.

L’ingresso è libero e gratuito. Durante la simulazione la sala dell’ex Albergo diurno non sarà accessibile ad altri visitatori.

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In corrispondenza di alcuni luoghi della città significativi per il tema dei bombardamenti, dal 14 febbraio al 18 aprile saranno allestite delle installazioni che racconteranno come la città si è organizzata nell’emergenza, quali luoghi sono stati colpiti e con quali difficoltà si svolgeva la vita quotidiana dei modenesi. Tutti i luoghi individuati saranno collocati su un’enorme mappa consultabile sulla pavimentazione di piazza Mazzini, in formato cartaceo tascabile e in formato digitale con approfondimenti.

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Poichè la pervasività del fenomeno dei bombardamenti sulla nostra città è facilmente indagabile anche attraverso il paesaggio urbano, a fianco della mappa e dell’installazione in città, saranno proposti alla cittadinanza due trekking urbani.

Il primo, intitolato Modena sotto le bombe, è in programma per sabato 24 febbraio alle ore 15, con partenza da largo Porta Sant’Agostino, davanti a Palazzo dei Musei. Sarà l’occasione per scoprire come i modenesi hanno affrontato questa situazione di emergenza, le direttive imposte dalle istituzioni e alcuni dei luoghi maggiormente colpiti. Al termine sarà possibile vivere l’esperienza del rifugio antiaereo durante un bombardamento nella simulazione allestita presso l’ex Albergo diurno e visitare la video-installazione.

Il secondo trekking si svolgerà domenica 12 maggio alle 15 e avrà come tema 13 maggio 1944: “una città costernata”. Prevederà infatti un focus sull’incursione aerea che il 13 maggio di ottant’anni fa colpì in modo massiccio il centro storico cittadino provocando più di un centinaio di vittime e lasciando diverse centinaia di persone senza una casa.
Entrambi gli appuntamenti sono gratuiti, per info e prenotazioni occorre scrivere a segreteria@istitutostorico.com.

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Venerdì 1° marzo alle 17, alla sala Truffaut (via degli Adelardi 4, Modena) si terrà il seminario Guerre dal cielo. I bombardamenti sulle città nel Novecento, presieduto da Carlo Altini (Università di Modena e Reggio Emilia). Dopo i saluti di Gianpietro Cavazza (vicesindaco di Modena) e l’introduzione di Metella Montanari (Istituto storico di Modena), interverranno:
Costantino Di Sante (Università del Molise), I bombardamenti sulle popolazioni nella Seconda guerra mondiale. Da Modena all’Europa
Pier Paolo Portinaro (Università di Torino), Le trasformazioni della guerra dopo il 1945. Tra teoria e prassi
Barbara Henry (Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa), Diritti umani e disumanizzazione del nemico in età contemporanea

Giorno del Ricordo 2024

Venerdì 23 febbraio, ore 21
Auditorium – via Campi 41/B, San Felice sul Panaro

Proiezione del docufilm
La città vuota – Pola 1947
Il suo esodo e la sua storia
di Giulia Musso ed Enrico Miletto (2017)

Introduzione di Claudio Silingardi, Istituto storico di Modena

Iniziativa promossa dal Comune di San Felice sul Panaro in collaborazione con Istituto storico di Modena

Giorno del Ricordo 2024

Martedì 13 febbraio, ore 10
Sala convegni del Municipio – Prignano sulla Secchia

Il confine orientale italiano, storia di un confine mobile

Lezione a cura di Giulia Ricci, Istituto storico di Modena

Iniziativa promossa dal Comune di Prignano sulla Secchia in collaborazione con Istituto storico di Modena

Giorno del Ricordo 2024

Sabato 10 febbraio, ore 17.30
BLA, via Silvio Pellico 9-11 – Fiorano modenese

Il rogo nel porto di Boris Pahor

Letture a cura di Simone Maretti
Note storiche a cura di Francesca Negri, Istituto storico di Modena

Iniziativa promossa dal Comune di Fiorano modenese in collaborazione con Istituto storico di Modena

Giorno del Ricordo 2024

Venerdì 9 febbraio, ore 20.45
Biblioteca G. Pederiali – Finale Emilia

Proiezione del docufilm
La città vuota – Pola 1947
Il suo esodo e la sua storia
di Giulia Musso ed Enrico Miletto (2017)

Saluti di Franco Malagoli, presidente dell’Anpi sez. di Finale Emilia
Intervento di Giulia Ricci, Istituto storico di Modena

Iniziativa promossa dal Comune di Finale Emilia in collaborazione con Anpi sez. di Finale Emilia, Istituto storico di Modena e MAF – Multiarea finalese

Giorno del Ricordo 2024

Mercoledì 7 febbraio, ore 21
Castello di Formigine – piazza Calcagnini 1, Formigine

Accogliere gli esuli
I centri di raccolta profughi e l’esodo giuliano dalmata

Conferenza pubblica a cura di Enrico Miletto, Università di Torino
Introduzione di Francesca Negri, Istituto storico di Modena

Iniziativa promossa dal Comune di Formigine in collaborazione con Istituto storico di Modena Diretta streaming sul canale You Tube del Comune di Formigine

Giorno del Ricordo 2024

Mercoledì 7 febbraio, ore 18
Galleria Europa, piazza Grande – Modena

Arrivare da lontano
L’esodo giuliano dalmata e i centri di raccolta profughi in Italia

Conferenza pubblica a cura di Enrico Miletto, Università di Torino
Introduzione di Francesca Negri, Istituto storico di Modena

Iniziativa in collaborazione con Istituto storico di Modena, Europe direct Modena e Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena