Presentazione del volume “Fascismo e Antifascismo” di Alberto De Bernardi

Il 21 febbraio, a Genova nella sala del Consiglio Metropolitano di Palazzo Doria Spinola, alle ore 17.00, l’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea  “Raimondo Ricci”, con il patrocinio della Città Metropolitana di Genova, ha promosso e organizzato la presentazione del volume di Alberto De Bernardi, Fascismo e Antifascismo. Storia, memoria e culture politiche (Donzelli, 2018). Alla presenza dell’autore, ne discuteranno il direttore di “Storia e memoria” Carlo Rognoni, l’europarlamentare Sergio Cofferati e lo storico Luca Borzani.

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il libro

“Vi è oggi un uso semplificato e banalizzato, ma fortemente evocativo della storia, come chiave per capire i processi politici in corso, facendo perno sulla categoria di fascismo/antifascismo, dotata di una sua prepotente ricorsività e di una forza simbolica ineguagliabile; anzi di una costante attualità, perché in quella coppia di opposti si riassume tutta la lotta politica dell’Italia novecentesca fino ad oggi. Dietro questa forza però si nascondono molte debolezze: se ogni avversario di oggi non è altro che la reincarnazione di quello del passato, quale strategia si mette in campo per sconfiggerlo?”.

La vittoria elettorale della destra populista il 4 marzo 2018 ha sortito, tra gli altri, l’effetto di reintrodurre prepotentemente nel dibattito pubblico la parola “fascismo”, attribuendole una nuova attualità come esito possibile della crisi politica italiana e facendo riemergere, soprattutto nella sinistra, la chiamata alle armi sotto la bandiera dell’antifascismo. La contrapposizione fascismo/antifascismo, come non accadeva dagli anni di Tangentopoli, ha riassunto i caratteri di una chiave di lettura per il tempo presente, capace di proiettarsi anche in una dimensione europea. La forza di questo paradigma si traduce in una sovraesposizione dell’uso pubblico della storia, con costanti riferimenti alla Resistenza, alla crisi del 1920-1922, al duce, al razzismo, al neofascismo. La storia torna a essere – come in altre fasi critiche della vicenda repubblicana – uno strumento di lotta politica, con tutto il carico che questo comporta in termini di semplificazioni, strumentalizzazioni, rimozioni e a volte mistificazioni, che rischiano di inficiare la comprensione della realtà. Scopo di questo libro è fare chiarezza cercando di diradare la nebulosa di incrostazioni ideologiche e di false concettualizzazioni che innervano l’uso della storia nel dibattito pubblico e nella lotta politica. Torna no essenziali, a questo fine, i risultati più maturi della ricerca storica, che in questi ultimi anni ha elaborato nuove conoscenze e griglie interpretative del fascismo e dell’antifascismo, in grado di contrastare i forti rischi insiti in quel paradigma. Alberto De Bernardi ricostruisce l’itinerario storico nel quale questa coppia di opposti ha dominato la vita politica e civile dell’Italia, assumendo di volta in volta connotazioni e significati assai diversi. Si parte dalle origini, tra il 1920 e il 1924, in cui le due parole entrano nel lessico della politica italiana ed europea; si prosegue con gli anni trenta, l’epoca dell’egemonia del fascismo in Europa e della sconfitta dell’antifascismo; si passa poi agli anni tra il 1943 e il 1948 con il collasso del fascismo e la nascita della Repubblica fondata sulla Resistenza e sulla Costituzione antifascista; si ricostruisce lo scontro tra fascismo e antifascismo negli anni del terrorismo e dell’“attacco al cuore dello Stato”; per arrivare infine alla crisi della prima Repubblica, da cui prende le mosse una lunga fase dominata dal “post”, tra cui anche il post-fascismo e il post-antifascismo, alla ricerca irrisolta di una nuova identità repubblicana. Alla fine del percorso, il lettore avrà acquisito una preziosa “cassetta degli attrezzi”, utilissima per leggere il presente fuori dagli stereotipi, dai riflessi condizionati, dalle retoriche.

l’autore

Alberto De Bernardi è professore di Storia contemporanea all’Università di Bologna. È presidente di Refat, Rete internazionale per lo studio dei fascismi, autoritarismi, totalitarismi e transizioni democratiche. Tra le sue pubblicazioni recenti: Da mondiale a globale. Storia del XX secolo (B. Mondadori, 2008); Storia dell’Italia unita (con L. Ganapini, Garzanti, 2010); Un paese in bilico. L’Italia degli ultimi trent’anni (Laterza, 2014).

Giorno della Memoria 2019 – “Segrete” XI Edizione

 

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Giovedì 24 gennaio, nelle antiche prigioni della Torre Grimaldina di Palazzo Ducale, alle ore 18.00, sarà inaugurata la XI edizione di Segrete. Tracce di Memoria Alleanza di artisti in memoria della Shoah, rassegna di arte contemporanea ideata e curata da Virginia Monteverde, organizzata da Art Commission in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e ILSREC “R.Ricci”  e in occasione del Giorno della memoria.

All’incontro interverranno Serena Bertolucci, direttore di Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, il presidente ILSREC “R. Ricci” Giacomo Ronzitti, Alessandra Jarach, membro del direttivo del Memoriale della Shoah di Milano, la studiosa e giornalista Donatella Alfonso, il critico d’arte Stefano Bigazzi.

La rassegna di respiro internazionale ospiterà nelle antiche celle di Palazzo Ducale installazioni site-specific degli artisti, dando vita a una mostra di forte impatto emozionale. A proporre le proprie riflessioni sul tema della Memoria saranno gli artisti: Davide Coltro, Carla Iacono, Fukushi Ito, Ilaria Margutti, Fried Rosenstock, Joseph Sassoon Semah

Diversi gli eventi organizzati nei quindici giorni della rassegna: performance teatrale, incontri-dibattiti, proiezioni di docufilm, reading poetici e la speciale sezione “Progetto Giovani”dedicato alle scuole.

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“Giorno della Memoria” 2019 – “La Resistenza degli internati militari italiani”, conferenza di Chiara Dogliotti

Giovedì 7 febbraio, presso il Circolo Unificato dell’Esercito, alle ore 17.00, si terrà  la conferenza La Resistenza degli internati militari italiani. L’incontro è organizzato dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci” in collaborazione con Aned-sezione di Genova, nell’ambito dell’iniziative del Giorno della memoria 2019. Dopo i saluti del presidente ILSREC “R. Ricci” Giacomo Ronzitti e del presidente Aned di Genova Gilberto Salmoni, interverrà Chiara Dogliotti, membro del Comitato scientifico ILSREC “R. Ricci” e ricercatrice dell’Università di Pisa.

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Dopo un lungo periodo di oblio, dalla metà degli anni Ottanta la politica e la storiografia hanno cominciato a guardare con interesse alla storia degli Internati militari italiani (Imi) nei lager tedeschi. Numerosi e accurati lavori scientifici hanno ricostruito in modo esaustivo la vicenda dei militari catturati dai tedeschi che scelsero di non arruolarsi, pagando un altissimo prezzo, una vicenda che non solo costituisce un’interessante cartina al tornasole dei rapporti tra la Germania e il suo “alleato occupato” italiano, ma anche un importante capitolo del più vasto movimento di resistenza civile al nazifascismo. In occasione del Giorno della Memoria 2019 l’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci” presenta una ricerca inedita sui caduti liguri nei lager tedeschi, condotta da Chiara Dogliotti.

Programma

“Giorno della Memoria” 2019 – In ricordo di Vincenzo Lastrina e Francesco Zoppoli

Martedì 5 febbraio, nella Sala consiliare di Palazzo Doria Spinola, alle ore 17.00, si terrà l’incontro in ricordo di Vincenzo Lastrina e Francesco Zoppoli. All’iniziativa, promossa dalla Prefettura di Genova in collaborazione con l’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci”, interverranno, per i saluti, il prefetto di Genova Fiamma Spena, l’assessore comunale Arianna Viscogliosi, l’assessore regionale Ilaria Cavo e il presidente ILSREC “R. Ricci” Giacomo Ronzitti e, per la prolusione, Chiara Dogliotti, ricercatrice del Dipartimento Civiltà e forme del Sapere dell’Università di Pisa e membro del Comitato scientifico ILSREC “R. Ricci”.

Seguirà la cerimonia di consegna delle Medaglie al Merito civile alla Memoria ai familiari di Vincenzo Lastrina e Francesco Zoppoli da parte del prefetto Fiamma Spena.

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VINCENZO LASTRINA  

Nato a Melilli (Siracusa) il 16 febbraio 1915, morto a Melk il 15 maggio 1945, Vice Prefetto. Figlio di agricoltori, laureato in Giurisprudenza all’Università di Roma, dopo l’incarico di vice pretore in Sardegna, nel luglio del 1940 inizia la carriera nell’amministrazione dell’Interno. Presta servizio nelle prefetture di Bari, Trieste e Vicenza e nel 1942 diventa segretario di Gabinetto a Genova. Dopo la caduta di Mussolini, il funzionario entra in contatto con un dirigente del locale Partito comunista. Disponendo delle direttive riservate dei nazifascisti, Lastrina riesce a scongiurare molti rastrellamenti, ad evitare centinaia di arresti, a sabotare i provvedimenti del governo di Salò, a fornire importanti notizie al Cln e, prima del suo arresto, preziose informazioni agli alleati. Scoperto col suo fidato collaboratore Franco Zoppoli, il vice prefetto di Genova, il 29 settembre 1944, dopo essere stato condotto alla Casa dello studente, viene sottoposto dalle Ss del maggiore Engel a durissimi interrogatori. Rinchiuso poi nel carcere di Marassi, Lastrina, il 22 ottobre, viene trasferito al campo di concentramento di Bolzano. Un mese dopo viene tradotto a Mauthausen. Quando gli alleati liberano i sopravvissuti del lager, vi trovano Lastrina ridotto in fin di vita. Inutile è il suo ricovero in un’infermeria a Melk.

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FRANCESCO ZOPPOLI

Nato a Cerreto Sannita (BE),  il 3 agosto, 1915, morto a Caracas il 3 aprile del 2005, Funzionario statale. Dipendente della Prefettura di Genova, conosce la violenza tedesca quando, arrestato dalle Ss,  subisce le sevizie e le torture presso la Casa dello studente. Il 29 settembre 1944  viene portato al campo nazista di Mauthausen e resta prigioniero dei tedeschi fino al 26 giugno1945.Convinto antifascista, combatte per la libertà della patria. Dal 6 febbraio 1943 all’8 settembre 1943 partecipa  a varie operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo. Dal 1° ottobre 1943 al 28 settembre 1944 prende parte alle operazioni nel territorio metropolitano con la formazione partigiana Missione Zucca.. Per tali motivi gli vengono riconosciute due Croci di guerra al Valor militare. Il 15 giugno 1945  riceve  un “certificato di apprezzamento” per l’aiuto prestato all’esercito degli Stati Uniti d’America nella lotta di Liberazione d’Italia e, il 18 maggio di 1946, gli viene conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Portofino per i suoi meriti patriottici.Nel 2012 riceve post mortem la Medaglia d’onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti, che viene consegnata a sua figlia, Laura Zoppoli.

Programma

La Storia in Piazza 2018

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Rivoluzioni – IX edizione
12 – 15 aprile 2018

A cura di Luciano Canfora e Franco Cardini

Ora che è trascorso un secolo dall’ottobre russo e un quarto di secolo dall’epilogo della vicenda apertasi nel 1917, una considerazione si impone: è da ben più che un secolo che si replica la stessa “rivoluzione”; ciò che cambia è il lessico, conforme alle singole epoche. Ciò che rende inevitabile la replica, il rinnovarsi del tentativo, è che tutte le rivoluzioni prima o poi si snaturano o, meglio, divengono altro. I superficiali dicono “le rivoluzioni falliscono”. Lo dicono anche i dogmatici, i quali, in genere, ignorano il peso della storia. Orbene, proprio il fatto che esse, comunque, sia pure in diversa veste e con parole nuove, tornino a riproporsi, ne dimostra la necessità. La posta in gioco è, da sempre, l’uguaglianza: da Erodoto, e forse da ben prima, in poi. Quale che sia la durezza delle rivoluzioni, l’ineguaglianza risorge e, sempre daccapo, provoca repulsa e disgusto. Repulsa in alcuni; rabbiosa difesa dei propri privilegi in altri.
Non è di ieri né di ieri l’altro, bensì del 1791, la formulazione a inverare la quale il conflitto ogni volta si riaccende: “Gli uomini nascono E RESTANO uguali” (Preambolo della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo). Chi ben rifletta, comprende che tutto si gioca su quelle due parole “e restano”. Giacché, una volta scritte, quelle parole diventano un programma, un impegno, una parola d’ordine. E proprio mentre vengono disattese, vengono tuttavia puntigliosamente riproposte. Di modo che, quando risulta evidente che ci si è allontanati dalle premesse e dalle promesse delle rivoluzioni precedenti, ecco che sono mature le condizioni perché venga a esistenza una nuova scossa. Non è un andirivieni insensato, bensì il movimento perenne, forse destinato a non chiudersi mai, della storia umana.

Luciano Canfora

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scarica il programma per scuole e famiglie

Per altre informazioni, consulta il sito www.lastoriainpiazza.it

Resistenza, Repubblica, Costituzione – 2 giugno ILSREC

Il 1° giugno, a Genova nella Sala consiliare di Palazzo Doria Spinola, alle ore 17.00,  si terrà l’iniziativa Resistenza, Repubblica, Costituzione, organizzata dall’ILSREC con il patrocinio della Prefettura e  della Città metropolitana di Genova, in occasione delle celebrazioni del 2 giugno.

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Alla giornata di studio, presieduta da Giacomo Ronzitti, presidente ILSREC, interverranno il prefetto Fiamma Spena e la consigliera delegata della Città metropolitana di Genova Laura Repetto per gli indirizzi di saluto, lo storico Antonio Gibelli (I frutti preziosi della Resistenza) e il presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida (Il dibattito all’Assemblea costituente) per le relazioni inerenti i concetti di Resistenza, Repubblica e Costituzione.

Programma 1°giugno

Atlante delle stragi: presentazione a Santa Margherita Ligure

atlantestragi_fotositoIl 21 aprile, a Santa Margherita Ligure (Genova) nel Salone degli Stucchi di Villa Durazzo alle ore 10.30, si terrà la presentazione dell’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia. La giornata costituisce un’occasione di riflessione sul lavoro di ricerca condotto in Liguria e si rivolge con un taglio didattico-divulgativo al mondo delle scuole.

L’iniziativa è stata promossa dall’Assessorato ai Servizi bibliotecari e alla Pubblica istruzione del Comune di Santa Margherita Ligure, in collaborazione con la sezione Anpi “Silvio Berto Solimano” di Santa Margherita Ligure-Portofino e l’ILSREC, con il patrocinio della Citta metropolitana di Genova e del Comune di Portofino. Dopo gli indirizzi di saluto della consigliera metropolitana Laura Repetto, dell’assessore del Comune di Santa Margherita Ligure Beatrice Tassara, del presidente della sezione Anpi Maria Grazia Barbagelata, interverrà la ricercatrice dell’Università di Pisa e coordinatrice del progetto per l’area ligure Chiara Dogliotti, con la relazione dal titolo Le stragi nazifasciste in Liguria. A seguire Maria Marchetti leggerà lettere e testimonianze su Luigi Rocca, martire dell’eccidio del Turchino.

L’intervento conclusivo sarà tenuto dal presidente ILSREC Giacomo Ronzitti.

Saranno presenti i ricercatori ILSREC Francesco Caorsi e Alessio Parisi.

 

Programma

Presentazione della Banca dati del partigianato ligure ILSREC

Mercoledì 19 aprile, a Genova nel  Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi alle ore 17.00, si terrà la presentazione della Banca dati del partigianato ligure. La giornata di studio è promossa dall’ILSREC, con il contributo di Compagnia di San Paolo e Coop Liguria, la partecipazione degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Imperia, Savona, Spezia, delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e il patrocinio del Comune di Genova.

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Al convegno, presieduto dal direttore scientifico ILSREC Maria Elisabetta Tonizzi e introdotto dal coordinatore scientifico ILSREC Paolo Battifora,  dopo gli indirizzi di saluto del sindaco Marco Doria, del presidente dell’Anpi provinciale di Genova Massimo Bisca, del membro del Comitato di gestione della Compagnia di San Paolo Roberto Timossi, del presidente di Coop Liguria Francesco Berardini e del segretario della Camera del lavoro genovese Ivano Bosco, interverranno i ricercatori ILSREC Francesco Caorsi  (La banca dati del partigianato ligure. Genesi e sviluppo del progetto) e Alessio Parisi (Da Piazza Vittoria all’Archivio centrale dello Stato. Storia del fondo Ricompart).

La relazione conclusiva sarà tenuta dal presidente ILSREC Giacomo Ronzitti.

 

Dal 18 aprile la Banca dati del partigianato ligure sarà on line e consultabile dal sito www.ilsrec.it  Al momento sono state inserite 10.526 schede  corrispondenti alle lettere “A” “B” “C”. I primi risultati del lavoro, coordinato dai ricercatori ILSREC Francesco Caorsi e Alessio Parisi, con la collaborazione di volontari, tirocinanti e del personale dell’Istituto, e realizzato in tutte le sue fasi grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, saranno presentati nell’ambito del convegno.

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La Banca dati del partigianato ligure, progetto di ricerca avviato nel 2016, permetterà di individuare tutti coloro, che a vario titolo, hanno partecipato alla lotta di Liberazione nel territorio ligure e che hanno ricevuto l’accertamento della qualifica partigiana. Le informazioni presenti in ogni singolo record concorrono a tracciare delle brevi biografie, evidenziando il legame tra le singole esperienze, il territorio e la Storia in cui esse hanno preso vita. Il progetto è aperto e chiunque voglia contribuire al suo completamento con testimonianze, carte, archivi familiari, potrà farlo scrivendo alla casella di posta partigianato.ligure@ilsrec.it

 Programma

La Storia in piazza 2017 Imperi

Dal 6 al 9 aprile a Genova si terrà a Palazzo Ducale l’ottava edizione di La Storia in piazza, festival gratuito di storia, organizzato da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Comune di Genova, Regione Liguria, Università di Genova, ILSREC e Centro Primo Levi e curato dallo storico inglese Donald Sassoon, allievo di Eric J. Hobsbawm e professore emerito di Storia europea comparata all’Università Queen Mary di Londra.

L’edizione 2017, in quattro giorni di lezioni magistrali, conferenze, mostre, concerti, spettacoli e iniziative didattiche rivolte al mondo delle scuole, sarà dedicata al tema degli imperi, da quelli più antichi (impero cinese, persiano, di Alessandro Magno, romano, mongolo, ottomano) a quelli contemporanei, connotati dalla “trasversalità” e dall’assenza di un territorio definito.

Che cosa si intende con il termine impero? Generalmente si ritiene che debba essere un territorio esteso, governato da un centro e costituito da diverse etnie e culture. Ma si definiscono imperi anche quelli nati in seguito alle espansioni coloniali a partire dal XVII secolo e gli stati multi-nazionali della fine del XIX secolo, come quello Austro-Ungarico o Zarista. Lo stesso termine impero si può estendere al dominio finanziario della Repubblica di Genova o al predominio della Repubblica di Venezia nel Mediterraneo orientale; così come alle grandi supremazie mercantili delle Compagnie delle Indie olandesi, inglesi e francesi. Infine, il termine viene utilizzato abitualmente come metafora dei poteri economici trans-nazionali moderni, come ad esempio quello del petrolio, della comunicazione o del sistema finanziario.

 www.lastoriainpiazza.it

Programma Lastoriainpiazza2017.pdf

 

Assemblea generale dei soci e rinnovo organi direttivi ILSREC

 

Si è svolta, mercoledì 5 aprile a Genova, nella Sala Lignea della Biblioteca Civica Berio, l’assemblea generale dei soci dell’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.

Il presidente Giacomo Ronzitti ha illustrato le attività di ricerca, didattica, formazione e di divulgazione che l’Istituto ha svolto nel quadriennio 2012-2016, in collaborazione con le istituzioni, quali l’Università degli studi di Genova, l’Ufficio scolastico regionale per la Liguria, altre associazioni culturali e sociali del territorio, e con la Regione Liguria, Comune di Genova, Città Metropolitana di Genova, che ha consentito di costruire importanti sinergie e allargare il raggio di azione dell’Istituto.

Approvato il bilancio, si è proceduto alla elezione dei nuovi organismi direttivi.

All’unanimità Giacomo Ronzitti è stato rieletto come presidente dell’ ILSREC.

Giancarlo Piombino, presidente onorario;

Giovanni Battista Varnier, vice presidente;

Maria Elisabetta Tonizzi, direttore del Comitato scientifico;

Paolo Battifora, coordinatore del Comitato scientifico;

Andrea Burlando, tesoriere;

Augusto Roletti, segretario generale;

Carlo Rognoni, direttore di “Storia e memoria”;

Guido Levi, condirettore di “Storia e memoria”;

Alberto Ghio, presidente del Collegio dei Revisori contabili.

Sono state conferite tessere onorarie a Fernanda ContriMiryam Kraus.

Il presidente Ronzitti ha presentato le linee di programma che l’Istituto seguirà nel suo mandato. Confermata l’identità di ente di promozione sociale come da statuto, l’Istituto avvierà un progetto scientifico incentrato sul secondo dopoguerra italiano, periodo considerato cruciale per comprendere le logiche del presente, che verrà analizzato nei suoi snodi fondamentali, in un rapporto di interdipendenza tra dimensione nazionale e internazionale e secondo un criterio di analisi interdisciplinare. L ’altro grande tema, già affrontato negli scorsi anni dai diversi cicli di conferenze, lezioni magistrali e corsi di aggiornamento e sempre al centro delle proposte didattiche, formative e divulgative dell’ILSREC, sarà l’Europa, sotto diversi aspetti e prospettive.

Per quanto riguarda i progetti editoriali, con il rilancio del semestrale “Storia e memoria”, rivista culturale che ha assunto dalla sua fondazione (1992) a oggi, sempre maggior rilievo e prestigio, l’ILSREC varerà un periodico on line, diretto da Carlo Rognoni, che intende proporsi come nuovo strumento di dibattito e confronto sui grandi temi di attualità.

In allegato il documento con l’elenco dei membri degli organi direttivi dell’Istituto.