1945-1945 dalla Grande guerra al 25 aprile_ inaugurazione del ciclo di incontri

 

Giovedì 23 ottobre 2014, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, si è inaugurato il ciclo di conferenze 1915-1945:dalla Grande guerra al 25 aprile. Nel centenario della Prima guerra mondiale e nel settantesimo della Liberazione organizzato dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, con il patrocinio della Regione Liguria, del Comune di Genova e della Provincia di Genova, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche della Scuola di Scienze sociali dell’Università di Genova e con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria. La rassegna, presentata da Giacomo Ronzitti, presidente dell’ILSREC, è stata aperta dalla lezione magistrale di Antonio Gibelli, intitolata La Grande Cesura. La Prima guerra mondiale e le trasformazioni delle mentalità, e dallo spettacolo teatrale Storia di Tönle, adattamento dell’omonimo romanzo di Mario Rigoni Stern, diretto e realizzato dal Teatro Ipotesi di Pino Petruzzelli.

Foto S. Gibellini

Foto S. Gibellini

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Punto di partenza del ciclo di incontri dell’ILSREC è la Grande guerra, ineludibile evento per chi voglia comprendere la storia del Novecento. La Prima guerra mondiale non ha, infatti, solo una straordinaria importanza per le evidenti implicazioni politico-militari-territoriali ma anche perché costituisce una radicale cesura con il “mondo di ieri”, per citare Stefan Zweig, essendosi rivelata un vero e proprio spartiacque tra il “prima” e il “dopo”. Nulla, dopo i massacri che insanguinarono il continente, sarebbe stato come prima: dalla caduta di secolari imperi alla nascita di nuovi stati, dal panorama dei partiti politici alle dinamiche sociali e psicologiche, tutto nel giro di pochi anni sarebbe radicalmente mutato. Fu infatti nelle trincee della Grande guerra, nelle carneficine di Verdun e della Somme, che iniziò quel processo di disumanizzazione e assuefazione alla violenza che avrebbe avuto un ruolo preminente, nei primi anni del dopoguerra, nel favorire una deriva, sempre più inarrestabile, della lotta politica nel segno della brutalità e della sopraffazione fisica dell’avversario.

L’iniziativa dell’ILSREC si inserisce nell’ambito di un progetto di ricerca, divulgazione, didattica e di educazione alla cittadinanza che in questi anni ha interessato la società civile e il mondo della scuola genovese. Il centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale e il settantesimo anniversario della Liberazione offrono lo spunto per una appropriata riflessione su alcuni snodi fondamentali della storia italiana della prima metà del Novecento, la cui comprensione costituisce un elemento imprescindibile per la formazione delle coscienze dei cittadini italiani del XXI secolo.

Foto S. Gibellini

Foto S. Gibellini

Tönle Bintarn per sopravvivere, è costretto al contrabbando del tabacco. Sorpreso da un finanziere, riesce a scappare ma ferisce la guardia. Ricercato, è costretto alla fuga e, per continuare ad assicurare il cibo alla famiglia,  si trasforma in venditore di stampe e, per valichi e sentieri, attraversa l’impero di Francesco Giuseppe. Anni dopo, la Storia con la “S” maiuscola concederà un’amnistia e Tönle potrà fare ritorno nella sua casa al margine del bosco. Ma ancora una volta la grande Storia travolgerà tutto con l’arrivo della Prima guerra mondiale. Nemmeno il ciliegio sul tetto della casa saprà resistere allo schianto delle bombe, quel ciliegio selvaggio nato da un nocciolo seminato lassù da un tordo sassello che l’aveva espulso in volo. La favola di Tönle porterà il protagonista a ingaggiare una personale e solitaria battaglia contro la guerra in cui la posta in gioco è la sopravvivenza della civiltà contadina (presentazione di Storia di Tönle  e note di regia di Pino Petruzzelli, http://www.teatroipotesi.org/spettacolo_12.html)

 

scarica il programma dell’iniziativa Ilsrec 2014-2015