Atlante dei partigiani della provincia di Oristano

Il 25 aprile è stato presentato ad Oristano, presso la Sala consiliare del Comune, l’Atlante dei partigiani della provincia di Oristano. Si tratta di una realizzazione comune del Comitato provinciale oristanese dell’ANPI e dell’Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Età contemporanea nella Sardegna centrale, sostenuta e patrocinata dal Comune di Oristano e dalla Segreteria territoriale della CGIL.

Un pieghevole raccoglie i nomi di 108 nomi di combattenti della Resistenza nati in 50 dei 58 comuni della provincia. Per ciascuno vengono inoltre indicati la classe e la formazione di appartenenza, la qualifica partigiana riconosciuta, il nome di battaglia, le decorazioni e le fonti utilizzate. Gli stessi dati vengono riportati in una mappa interattiva consultabile nel sito web dell’ANPI di Oristano oristano.anpi.it , che verrà aggiornata con ulteriori dati e nominativi.

Si tratta della prima ricostruzione sistematica a livello provinciale del contributo offerto dalla Sardegna alla lotta di Resistenza, che si inquadra nel lavoro di ricerca sulla presenza dei meridionali nel partigianato dell’Alta Italia, ed è stata effettuata sulla base di dati provenienti sia dagli studi finora pubblicati (in particolare quelli di Simone Sechi e Dario Porcheddu), sia dalle nuove fonti costituite dalle Banche dati rese disponibili dagli Istituti Storici della Resistenza per il Piemonte, la Toscana, l’Emilia Romagna e, ultimamente, la Liguria. Dall’Atlante esce un quadro articolato della partecipazione del territorio alal lotta partigiana, sotto il profilo sia della distribuzione territoriale (molti sono i partigiani all’estero, soprattutto nelle file della Divisione partigiana italiana Garibaldi in Jugoslavia), sia delle formazioni (con una distribuzione equilibrata che vede una leggera preponderanza garibaldina), sia delle provenienze sociali. In particolare, è da notare la forte presenza, accanto ai moltissimi sbandati, di militari in servizio permanente, in particolare carabinieri e Guardie di Finanza, che rappresentano circa la metà del totale. Spiccano alcune figure di grande rilevanza, come la Medaglia d’Oro Pietro Carboni, sottufficiale della R.Marina nativo di Paulilatino, eroe della Resistenza a Creta; l’antifascista Flavio Busonera, impiccato a Padova il 17 agosto 1944, Medaglia d’Argento della Resistenza;  gli ufficiali del R.Esercito Vincenzo e Mario Ardu, padre e figlio, entrambi partigiani delle Formazioni Mauri piemontesi ed entrambi scomparsi nella lotta; il magistrato Cosimo Orrù, da San Vero Milis, membro del CLN di Busto Arrsizio caduto in Lager; Alfredo Gallistru, da Ruinas, partigiano caduto in Maremma ed anche lui decorato di Medaglia d’Argento alla memoria. E con essi una folla di partigiani, patrioti, collaboratori della Resistenza i cui nomi escono finalmente dall’ombra e vengono restituiti alla memoria ed alla coscienza delle loro comunità

L’iniziativa ha suscitato localmente un interesse che si è concretizzato – e tali erano le speranze di chi l’ha realizzata – nell’invio di numerose indicazioni, integrazioni, correzioni. Essi consentiranno un ampliamento ed un aggiornamento continuo di un prodotto realizzato con criteri di serietà e rigore scientifico, che come tale costituisce un valido strumento di ricerca e approfondimento.