Cinque incontri per riflettere partendo da Aldo Moro

ALDO MORO. UN EDUCATORE, UN POLITICO, UN UOMO LIBERO

Abbiamo bisogno di creare luoghi e momenti di riflessione, di studio e di confronto. Luoghi e momenti, che non devono rispondere ad esigenze immediate né si propongano obiettivi politici specifici e particolari. Abbiamo bisogno di luoghi e momenti in cui sia possibile dedicare tempo ed energie per andare in profondità, accrescere il tasso
della nostra conoscenza, dare spessore alle questioni essenziali della nostra vita democratica, che ancora oggi ci interpellano.
Per questo Agorà sociale, insieme ad altre istituzioni culturali, ha voluto dar vita ad un percorso di cultura politica, che abbia proprio queste caratteristiche. Al centro di questo percorso c’è la figura di Aldo Moro, una figura decisiva per comprendere il processo di costruzione e di sviluppo della democrazia italiana. A quarant’anni dal suo rapimento e dal suo assassinio, vogliamo liberare Moro dal “caso Moro” e restituirlo alla storia politica e civile del nostro paese.
Ripercorrendo l’itinerario culturale e politico di Aldo Moro, è possibile recuperare il senso profondo di uno specifico “metodo politico”: comprensione dei fenomeni sociali e sforzo di adeguare gli strumenti della politica per trovare risposte efficaci alle domande emergenti. Non con la coercizione, ma con il libero consenso delle forze in campo.

Ripercorrendo l’itinerario culturale e politico di Aldo Moro, è possibile recuperare il senso profondo di uno specifico “metodo politico”: comprensione dei fenomeni sociali e sforzo di adeguare gli strumenti della politica per trovare risposte efficaci alle domande emergenti. Non con la coercizione, ma con il libero consenso delle forze in campo.
Aldo Moro è figlio della tradizione del cattolicesimo democratico e ha vissuto fino in fondo la laicità della responsabilità politica, coniugandola con una profonda ispirazione religiosa. In un momento in cui, anche nel nostro paese, le diverse espressioni religiose esprimono una loro rilevanza pubblica, l’esperienza di Aldo Moro diventa emblematica di una sintesi virtuosa e feconda tra fede religiosa e responsabilità politica, senza che la fede si trasformi in un’arma da usare contro il diverso, ma sia una ispirazione capace di promuovere la nonviolenza e la fraternità.

(Augusto Ferrari – Regione Piemonte)

PROMOTORE: Agora Sociale
PARTNER: Istituto Storico della Resistenza Novara, Centro Studi Flamigli, Istituto Don Sturzo, Casa Bossi
COLLABORAZIONE CON Comune di Novara e Università del Piemonte Orientale

Prossimi incontri

SABATO 1° DICEMBRE – ORE 10.00

Biblioteca Negroni Novara

LA COLLOCAZIONE INTERNAZIONALE DELL’ITALIA
Nominato sottosegretario agli affari esteri del ministro Carlo Sforza nel quinto governo De Gasperi, Moro
visse da protagonista la delicata fase della reintegrazione dell’Italia nel sistema internazionale, da cui si
era auto-esclusa con la sciagurata politica estera del fascismo.
Relatore Guido Formigoni professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università Iulm di Milano

SABATO 15 DICEMBRE – ORE 10.30
UN BILANCIO. COSA RIMANE DELLA LEZIONE DI ALDO MORO?
Tavola rotonda con:
Francesco Traniello professore emerito presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Torino.
Nicola Antonetti professore di Storia delle dottrine politiche presso il corso di laurea di Scienze politiche
dell’Università di Parma e presidente dell’Istituto Luigi Sturzo di Roma.
Giovanni Ceci insegna Storia dell’Europa contemporanea presso l’Università degli studi Roma Tre.
PROMOTORE: Agora Sociale
PARTNER: Istituto Storico della Resistenza Novara, Centro Studi Flamigli, Istituto Don Sturzo, Casa Bossi
COLLABORAZIONE CON Comune di Novara e Università del Piemonte Orientale

Per ulteriori informazioni: agorasociale.novara@gmail.com