Didattica. Incontro tra studenti su Charlotte Delbo

Milano, sabato 19 gennaio 2019, ore 10.30. Presso la Fondazione Memoria della Deportazione, laboratorio didattico con incontro tra gli studenti del Liceo Lussana di Bergamo e gli studenti del Liceo Laura Bassi di Bologna sul tema Charlotte Delbo, Una memoria mille voci.

Il progetto

Il laboratorio è una tappa di un progetto didattico coordinato dalla Fondazione Memoria della Deportazione e dall’ISREC (Istituto bergamasco per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea) di Bergamo, che si propone di presentare a Bologna nei prossimi mesi la mostra Charlotte Delbo. Una memoria mille voci ed è collegata a una serie di altre iniziative, comprensive di alcuni viaggi di istruzione ad Auschwitz e in altri campi di sterminio.

Vi hanno aderito l’Assemblea Regionale Emilia Romagna e l’Istituto Parri di Bologna, oltre a vari Istituti scolastici.

Come ha dichiarato Elisabetta Ruffini, curatrice della mostra, Charlotte Delbo “ci racconta le storie delle 230 deportate che sono partite con lei per Auschwitz, di queste solo 49 si salvarono;  ci fa scoprire storie di donne che fanno i conti con la deportazione e che poco hanno a che vedere con le immagini simbolo del deportato che noi tutti conosciamo. Fino ad allora le deportate erano vite senza attributi e finivano col coincidere con i deportati uomini, senza differenze. Delbo inizia dalle differenze e, primariamente, dal corpo che ne sta all’origine. Per fare un esempio, la Vittoria Nenni – figlia di Pietro Nenni, internata ad Auschwitz, dove muore, il 15 luglio 1943 – del  ritratto di Renato Guttuso, riprodotto nel 1988 sulla tessera del Psi, è molto diversa dalla Vivà di cui parla Charlotte Delbo, essendole stata amica e avendo conosciuto insieme a lei l’esperienza del lager”.

Il laboratorio

Gli studenti del Liceo Lussana, che già in precedenza hanno fatto da guide e illustrato la mostra, consegneranno la loro esperienza didattica e di guide agli studenti bolognesi del Liceo Laura Bassi, mediante una serie di lavori di gruppo, coordinati da Elisabetta Ruffini e da Massimo Castoldi, oltre che dai loro insegnanti.