Giacomo Ronzitti eletto nuovo Presidente dell’ILSREC – Raimondo Ricci assume la Presidenza onoraria

Il comitato direttivo dell’Istituto Ligure per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea, nel prendere atto delle dimissioni del Senatore Raimondo Ricci da Presidente dell’Istituto gli ha rivolto un caloroso e sincero ringraziamento per la lunga opera svolta alla guida dell’ILSREC e ha eletto alla unanimità Giacomo Ronzitti nuovo presidente dell’Istituto.
Nella stessa seduta Raimondo Ricci è stato eletto Presidente onorario, mentre sono stati confermati vice-presidenti Giancarlo Piombino e Giovanni Battista Varnier

Giacomo Ronzitti già Presidente del Consiglio Regionale Ligure, nominato lo scorso anno
dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano “Grande Ufficiale al merito della Repubblica”,
è stato nel 2004 l’estensore ed primo firmatario della legge regionale sui “Valori della Resistenza e dei principi della costituzione repubblicana”.
Tra varie iniziative svolte anche in collaborazione con l’Istituto si ricordano le pubblicazioni “La rinascita del Parlamento: dalla liberazione alla Costituzione”
e le memorie del generale Günther Meinhold e dell’operaio Remo Scappini, firmatari dell’atto di resa delle truppe germaniche al CLN ligure.
Sua inoltre è stata la proposta di istituzionalizzare i viaggi della memoria e il “pellegrinaggio degli studenti ai lager nazisti”.
Convinto europeista ha promosso la “cittadinanza europea” quale nuova frontiere della democrazia, in particolare attraverso corsi di studio tra gli allievi delle secondarie superiori e la pubblicazione e diffusione nelle scuole della “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”.

Nel corso della stessa seduta il comitato direttivo dell’Istituto, su proposta del neo Presidente Ronzitti, ha approvato un ordine del giorno di solidarietà al Capo dello Stato in relazione alle polemiche di questi giorni inerenti la presunta trattativa “Stato-mafia” degli anni 93’-94’.
Al Presidente Napolitano sono stati rinnovati i sentimenti di piena fiducia e gratitudine per il suo esemplare rigore morale e istituzionale che ne fanno un garante imparziale dei principi costituzionali e un solido punto di riferimento democratico,
in uno dei momenti più difficili dal dopoguerra ad oggi.