Le fonti della Resistenza. Cinema, letteratura e storia. Ciclo di incontri

Nel quadro delle celebrazioni del 70° anniversario della Lotta di Liberazione, l’Isbrec ha organizzato il ciclo di incontri “Le fonti della Resistenza. Cinema, letteratura e storia. Ciclo di incontri”. I tre appuntamenti si sono svolti secondo la seguente cadenza.

lunedì 31 marzo 2014, ore 16.30

Mirco Melanco (Università di Padova)

Memoria resistente. Il cinema come strumento per leggere la Resistenza

Analisi del punto di vista del cinema di fronte al tema della Resistenza. Si è parlato del cinema come fonte storica e come strumento a sostegno della didattica e delle funzioni che legano le immagini cinematografiche alla memoria di periodi storici particolari, qual è Resistenza. Sono state presentate, proiettate e analizzate immagini tratte da film di finzione, da documenti filmici dell’Istituto Luce e da documentari successivi agli eventi bellici.

lunedì 7 aprile 2014, ore 16,30

Francesco Piero Franchi (Isbrec)

L’assedio e il ritorno: narrazioni della Resistenza nella letteratura italiana

“Dodici libri armati”: indagine sulla letteratura della Guerra Civile italiana (1943-1945) per comprendere, attraverso composizioni intenzionalmente letterarie – che sono nello stesso tempo fonti documentarie –, le motivazioni delle scelte individuali di partigiani e fascisti nella Repubblica di Salò e nella Resistenza: Pavese, Vittorini, Calvino, Fenoglio, Bolla, Campi, Ruinas, Mazzantini, Monti.

lunedì 14 aprile 2014, ore 16,30

Franca Cosmai (archivista)

L’incontro intendeva offrire innanzi tutto un rapido excursus sulle stagioni storiografiche della Resistenza (con particolare riferimento alla realtà veneta), cui ha fatto seguito una descrizione dei fondi archivistici e delle principali tipologie documentali conservati dall’Isbrec, utili a ricostruire la storia della Resistenza nel bellunese e in particolare delle soggettività individuali e collettive, proponendo anche possibili percorsi didattici, segnalando ulteriore documentazione relativa alla Resistenza bellunese conservata presso altri istituti culturali e di edizioni di fonti utili alla costruzione di percorsi didattici spendibili in ambito scolastico.

Gli incontri, pur aperti a tutta la cittadinanza, erano pensati come corso di aggiornamento indirizzato a docenti di ogni ordine e grado della provincia di Belluno.