Migrazioni. La chance della diversità. Una nuova pubblicazione dell’Isral

Mobilità, pluralità, meticciato. E, ancora, accoglienza, corridoi umanitari, rimesse, cooperazione, odi latenti e nuovi scenari. Quando si parla di migranti, ci si schiera sempre ideologicamente e pochissimo o niente si cerca di comprendere. Intanto, si deve iniziare dalle domande più importanti, e a ben vedere le più semplici: cosa spinge i migranti a partire? Quali effetti producono le migrazioni su chi resta? Quali sono le ricadute sulle popolazioni autoctone dei paesi ospitanti? che poi è il tema che, egoisticamente,  ci interessa di più.  Bisogna considerare molteplici fattori, dalla storia del colonialismo alle sue conseguenze  economiche e politiche, alle crisi climatiche e  alle strategie da attuare: insomma è in gioco il futuro del nostro mondo. Quali soluzioni allora? Alcune ipotesi sono state fatte: l’apertura di canali legali di ingresso anche ai migranti economici, in modo da disincentivare gli sbarchi; la gestione del fenomeno a livello europeo; l’accelerazione delle pratiche di riconoscimento di asilo; l’investimento in politiche accelerate e mirate di integrazione linguistica e culturale, e di formazione professionale e orientamento al lavoro a uso anche degli autoctoni.

Il libro Migrazioni. La chance della diversità a cura di Bruno Barba e Mariano Santaniello, quarto volume della collana  Attraversare il tempo,  è il risultato di un’iniziativa culturale e formativa che l’Isral – Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi” – ha inteso mettere in campo durante la primavera del 2019 chiamando alcuni dei più autorevoli esperti del fenomeno migratorio, evidentemente intrecciato a quello del razzismo e della conoscenza delle varie differenti culture, convinti che un approccio multidisciplinare sia l’unico in grado di fornire le giuste risposte a problematiche così complesse.
Una riflessione sulla contemporaneità e sul tempo presente, un momento di approfondimento aperto, colto, trasversale e divulgativo che va alla ricerca di una possibile comprensione di fenomeni complessi e articolati.

La pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura.

 

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