Moni Ovadia e le rEsistenze contemporanee. Incontro del pacifista con gli studenti calabresi

Mette l’uomo al centro dell’umano Moni Ovadia: Bisogna guardare all’aspetto umano e porlo in primo piano. Dobbiamo con tutte le nostre forze aiutare il popolo ucraino, provvedere a tutti i suoi bisogni. Però io non credo che le armi siano la soluzione, prolungheranno la guerra”. Tra i più noti pacifisti ribadisce che L’universale umano produce le differenze e gli uomini ritrovano la loro specificità nell’universalità: è questo meraviglioso equilibrio di particolarismo e universalismo, che dovrebbe essere la cultura della nostra umanità”.  loc-moni-ovadiaAbbastanza per un incontro che segnerà gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Cittanova, Oppido Mamertina, Reggio Calabria, Soverato (CZ), Taurianova, concludendo le iniziative dell’Istituto “U. Arcuri” e del Laboratorio Regionale per la Didattica della Storia dedicate alla Festa della Liberazione programma. Parole contro la guerra intonate da uno dei più grandi nomi del teatro e dell’impegno politico-culturale in Italia nell’ultimo mezzo secolo. Attore e autore milanese di origine ebraica, cantore della cultura khassidica, ramo della cultura ebraica est-europea sopravvissuto alla Shoah, Ovadia è al centro del dibattito culturale di questi giorni sulla guerra. Le rEsistenze contemporanee locandina saranno al centro del dialogo con gli studenti calabresi, occasione di confronto su alcuni aspetti della nostra storia recente e di riflessione sui pericoli che incombono sulla società contemporanea. L’appuntamento è per le ore 10:30 del 28 Aprile, online, e sarà coordinato da Nuccia Guerrisi.