Elenco eventi e notizie

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Eventi e news dell'Istituto nell’anno 2008


  • 28/10/2008, ore 21:00 - Bim, Biblioteca Comunale, via Emilia 80 – Imola

    Partire, ritornare. In viaggio con Tahar Ben Jelloun

    Proiezione del documentario di Francesco Conversano e Nenè Grignaffini sull’universo degli emigrati magrebini dal luogo di origine all’Europa che spesso rappresenta il sogno di una vita possibile. Alla proiezione saranno presenti i registi.


  • 21/10/2008, ore 21:00 - Bim, Biblioteca Comunale, via Emilia 80 – Imola

    Dallo Zolfo al carbone

    Proiezione del documentario di Luca Vullo sull’emigrazione siciliana degli anni Quaranta verso il Nord Europa. Alla proiezione sarà presente il regista.


  • 12/10/2008, ore 10:00 - Palazzo Gandolfi – Via dei Mille, 26 – Imola

    La Brigata Maiella. Un itinerario della liberazione dall’Abruzzo a Bologna.

    Inaugurazione della mostra fotografica con la presidenza dell’Assessore alla Cultura Valter Galavotti. Dibattito sulla Brigata Maiella con i seguenti relatori: Dott.ssa Miria Ciarma (Direttore Archivio di Stato di Chieti); Dott.ssa Stefania Di Primio (curatrice inventario della Brg. Maiella); Guido Di Cosmo (Presidente Ass. Brg. Maiella e Regionale Anpi); Mario Di Salvo (Presidente Ass. Culturale Smemoranda – Sulmona).
    Presentazione del libro I ragazzi della Maiella. Le operazioni della Brigata sul fronte romagnolo (1944-1945) di Marco Serena (Bacchilega Editore 2005). Sarà presente l’autore.
    Ingresso libero – La mostra resterà aperta dal 12 al 26 ottobre, nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 9,30 alle 12,30.
    Le visite collettive si prenotano allo 054224422.


  • 8/9/2008, ore 20:30 - Giardino di Palazzo Gandolfi – Via dei Mille, 26 – Imola

    Sette giorni al giudizio

    Protagonista è un signore anziano, chiuso in un ospizio. La sua è una vita monotona: colazione, pranzo, cena… la radio con le sue canzoni anni ’60, qualche partita a carte… l’attesa di giornate che non finiscono mai. Ma un giorno arriva una lettera: "all’attenzione di Aurelio Berti", così riporta la busta.
    La lettera, realmente esista, fu inviata nel 1967 a tutti i sopravvissuti della Strage di Marzabotto per invitarli a votare in merito alla richiesta di grazia dell’ex Maggiore delle SS Walter Reder.
    Anche Aurelio Berti deve prendere una decisione. Si sente costretto a pensare, a far riaffiorare i ricordi, il passato. Ed è difficile il passato d’Aurelio, soprattutto di quegli anni, quelli della seconda guerra mondiale. Ma si ricorda tutto di quei giorni lì, come se fosse stato ieri. Ha solo sette giorni per prendere la sua decisione. Sette giorni di dolore, rabbia, frustrazione. Ma ad Aurelio non basta il dover prendere una decisione, per la prima volta nella sua vita sente il bisogno di parlare, di raccontare come sono andate le cose, di fare sentire la sua voce.
    La sua voce. In che modo farla sentire?
    Sul tavolo c’è un registratore.
    Aurelio sospira, preme Rec e finalmente inizia a parlare, e si rivolge direttamente all’ex Maggiore Walter Reder, gli pone delle domande, quelle stesse domande che per 25 anni hanno continuato a pulsargli nella testa, senza mai trovare una risposta.
    Testo e regia Giulia D’amico, con Lorenzo Ansaloni.


  • 24/4/2008, ore 21:00 - La Palazzina, via Quaini, 14 Imola

    Doc in Tour – Liberazione

    Proiezione del documentario "Dalla resistenza ai diritti le donne si narrano" di Nicola Nannavecchia (Italia, 2007, 50’).
    Cinque interviste ad altrettante donne di Reggio Emilia, protagoniste e testimoni di una parte importante di storia politica e sociale italiana del ’900, dagli anni del fascismo e della Resistenza, agli ultimi decenni del secolo, focalizzando l’attenzione in particolare sul ruolo di genere della donna.
    Le interviste sono state condotte dalle studentesse di un istituto magistrale di Reggio Emilia, nell’ambito di un ampio progetto, teso a creare un ponte generazionale con le donne e gli uomini di domani, perchè queste esperienze non vadano disperse. Sarà presente il regista.
    In collaborazione con la CGIL, la Commissione Pari Opportunità, il Centro Imolese Documentazione Resistenza Antifscista e Università Aperta.


  • 19/4/2008, ore 17:30 - Sala delle Stagioni, via Emilia, 25 Imola

    Inter arma non semper Musae silent. Quando parlano le armi, le muse non sempre tacciono.

    Relatore Wojciech Narebski. Professore di petrologia e geochimica, socio dell’Accademia Polacca delle Scienze e Lettere. Autore di più di 150 pubblicazioni scientifiche riguardanti la storia delle scienze geologiche e la storia del 2° Corpo d’Armata Polacco ed i suoi combattimenti in Italia nel 1944-45. Nel 1941 arrestato dalla NKVD per attività patriottica clandestina, è stato imprigionato per sei mesi e deportato in Unione Sovietica. Una volta liberato dopo l’attacco tedesco all’Unione Sovietica ha raggiunto da volontario le Forze Armate Polacche in Oriente, poi trasformate in 2° Corpo Polacco. Ha partecipato alla campagna d’Italia da Montecassino a Bologna come soldato della 22a Compagnia Rifornimenti di Artiglieria famosa per la sua mascotte – l’roso Wojtek. Dopo la guerra, ha proseguito gli studi presso il liceo polacco in Italia. Tornato in Polonia nel 1947 si è laureato inchimica all’Università Copernicana di Torun. Dottore e professore dell’Università Jagellonica a Cracovia e poi impiegato nel Museo della Terra dell’Accademia Polacca delle Scienze.
    Commendatore ed Ufficiale dell’Ordine Polonia Restituta, cavaliere Ufficiale della Croce al Merito della Repubblica Italiana, conferitagli dal Presidente della Repubblica Ciampi nel 2005, decorato con molte medaglie e croci militari polacche e britanniche.


  • 13/3/2008, ore 20:45 - Sala della Banca Popolare dell’Emilia Romagna – Imola, v.le Rivalta, 22

    Alla svolta degli anni ’50: eretici a sinistra e il caso dei Magnacucchi. Una vicenda dimenticata?

    Terzo e ultimo appuntamento per la serie di incontri "Storie scomode del Novecento italiano".
    Uno era Valdo Magnani e l’altro Aldo Cucchi. Partigiani decorati, deputati comunisti, vennero esplsi dal loro Partito per averne criticato la dipendenza dall’Unione Sovietica. Era il 1951. Furono oggetto di una campagna denigratoria e irridente, e indicati alle masse popolari come i "Magnacucchi". Quale Italia ci racconta questo "episodio"?
    Ne parlano Fulvio Cammarano, ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Bologna, Learco Andalò, testimone del periodo, introduce Oreste Andalò, autore di una recente ricerca sull’argomento.


  • 6/3/2008, ore 20:45 - Sala della Banca Popolare dell’Emilia Romagna – Imola, v.le Rivalta, 22

    Il Ventennio fascista: regime e ricerca del consenso tra giovani e masse popolari

    Secondo appuntamento con la serie di incontri "Storie scomode del Novecento italiano. Tre incontri con giornalisti e storici.
    Quale fu l’incidenza del fascismo sulle idee e il sentire degli italiani? Perchè si riempivano le piazze, e quale era il livello di adesione reale tra la gente? Preliminare ad ogni risposta, l’indagine sul tipo di "politica" e di iniziative che il regime attuò nei confronti dei giovani, soprattutto dell’é lite universitaria, e verso le masse popolari.
    Ne parlano Luca La Rovere, docente di Storia Contemporanea all’Università di Perugia, Stefano Cavazza, docente di Storia Contemporanea all’Università di Bologna, introduce Giuliana Zanelli.


  • 28/2/2008, ore 20:45 - Sala della Banca Popolare dell’Emilia Romagna – Imola, v.le Rivalta, 22

    1943-47 I venti mesi della Repubblica di Salò e il dopoguerra in Emilia Romagna

    Storie scomode del Novecento italiano. Tre incontri con giornalisti e storici.
    Il primo appuntamento riguarda la guerra di liberazione e il dopoguerra.
    Quel che accadde nella nostra regione tra l’8 settembre del 1943 e il 25 aprile del 1945 fu una guerra civile? E quale relazione con i fatti di sangue nei mesi del dopoguerra? E’ possibile oggi fare un bilancio di quei giorni o agiscono ancora tabù e strumentalizzazioni?
    Introduce Massimiliano Boschi, intevento di Nazario Sauro Onofri, autore del libro "Il triangolo rosso. La guerra di liberazione e la sconfitta del fascismo (1943-1947)"

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