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Trasforma Milano in una libreria a cielo aperto

Anche se ci sono degli elementi cardine che restano invariati nel tempo, la grafica del festival si rinnova di anno in anno, variando leggermente (anche a seconda del gusto del presidente di turno). La persona che se ne occupa fin dalla prima edizione è Antonio Iodice.

Il simbolo che ha contraddistinto Bookcity fin dalla sua prima edizione è il logo. L’idea dei grafici e di Achille Mauri, il primo presidente, era di creare un’immagine legata ai libri e alla città, per valorizzare Milano come capitale dell’editoria. Il logo quindi rappresenta il Duomo, ricostruito con dorsi di libro.

Il progetto iniziale più ampio era di trasformare Bookcity in un festival itinerante, che si sarebbe svolto anche in altre città (una delle proposte era Napoli). In quel caso il logo sarebbe rimasto riconoscibile, ma si sarebbe adattato di volta in volta ad un monumento diverso.

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Tutte le grafiche di Bookcity si ispirano al mondo dell’editoria. Lo stesso programma nella sua forma richiama un giornale: anziché essere un opuscolo, è stampato su carta riciclata nel formato tipico dei quotidiani. La scelta ha anche un risvolto pratico: con così tanti eventi, un formato maneggevole ed una carta leggera facilitano la consultazione.

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L’insistenza sul libro non ha solo a che vedere con la natura letteraria del festival. L’intento più ampio è di trasformare lo spazio urbano attraverso i materiali pubblicitari e informativi. 12144717_532861940201956_2042159668751566285_n L’idea è di ricoprire i luoghi di libri, per dare l’impressione che la città ne sia invasa. Milano si deve trasformare, anche se per pochi giorni, in una biblioteca a cielo aperto. Per questa ragione la texture grafica, montata sui pannelli pubblicitari, vuole richiamare degli scaffali pieni di libri.

Secondo Antonio Iodice la grafica 2015 è stata la più bella e d’effetto, merito anche del presidente Luca Formenton, che l’ha voluta vivace e colorata. Una delle novità è stata quella di brandizzare un tram di ATM, per ricreare una libreria su ruote che percorresse la città durante tutti i giorni del festival. Il tram, come il logo, unisce uno dei simboli storici di Milano e l’universo libresco e contemporaneo di Bookcity.

Negli anni, oltre al tram, la grafica del festival è stata declinata in molti progetti, a volte mai realizzati e quindi sconosciuti al pubblico. Per Bookcity sono stati progettati diversi oggetti come orologi, borse, magliette, personalizzazioni per auto e molto altro ancora…

La difficoltà è quella di mantenere sempre una grafica uniforme nonostante i luoghi siano tanti. Molti spazi, specialmente quelli periferici, si autogestiscono. Per questo, per limitare gli errori, viene inviato a tutti un layout già pronto da utilizzare per sponsorizzare i singoli eventi. Anche tutti i membri dell’organizzazione ricevono delle linee guida specifiche per qualsiasi aspetto riguardi la grafica.

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