L’anno di Expo
Quella del 2015 è stata l’edizione di EXPO. Per rendere Bookcity più internazionale, fin da subito agli editori è stato chiesto di proporre molti autori stranieri. L’ospite d’onore è stata la cilena Isabel Allende e i paesi di provenienza degli autori sono stati i più svariati: Corea del sud, Croazia, Congo, Hawaii, Stati Uniti e molto altro ancora. Lo speciale di La Repubblica dedicato al festival si intitolava non a caso “Un mondo di scrittori”.
Avvicinarsi sempre di più ai lettori
Un aspetto a cui il presidente dell’edizione 2015 tiene molto è quello del coinvolgimento attivo dei lettori. Secondo Luca Formenton infatti, Bookcity non dev’essere solo una passerella per gli autori né una vetrina per i libri, ma deve lasciare delle tracce nel tempo. Questo significa sia saper creare nuovi lettori, sia prendersi cura di quelli “di sempre”. Per questo tra le novità del 2015 c’è stato il Reader’s Club, un progetto che secondo Formenton “è in grado di seminare esperienze”.
Coinvolgere gli insegnanti
Anche Bookcity per le scuole cerca di “coltivare” giovani lettori. La novità di quest’anno è stata quella di concentrarsi anche sugli insegnanti, con alcuni eventi dedicati solo a loro. Per ringraziarli di quello che Luisa Finocchi chiama un “lavoro enorme e straordinario”, gli sono stati anche riservati dei posti alla serata inaugurale.
Eventi bizzarri
A Bookcity funzionano sempre molto bene quelli che Oliviero Ponte di Pino definisce “eventi bizzarri”. Eccone qualcuno dall’edizione 2015…
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