The politics of the military loss in the contemporary Europe

Il seminario è l’occasione per un bilancio dei primi risultati della ricerca internazionale che coinvolge sei paesi (Danimarca, Estonia, Germania, Italia e Svezia e il Regno Unito) e che confluiranno nella pubblicazione di un’opera a più voci. Il seminario affronta il tema della reazione delle opinioni pubbliche alle morti di soldati occidentali nelle operazioni militari internazionali condotte in Afghanistan.

L’incontro si svolge presso la sede dell’Istoreto (via del Carmine, 13 – Torino)

Seminario e ricerca

La politica delle morti militari nell’Europa contemporanea

Nell’ambito di questa ricerca triennale (2015-2017), Monica Quirico, ricercatrice Istoreto che  si occupa del caso italiano, presenta le seguenti iniziative:

– Mercoledì 9 marzo; Istituto di Storia contemporanea, Södertörn University (Huddinge, Stoccolma); ora: 13-16. Insieme a Yulia Gradskova (Södertörn University), incontro con i  Testimoni privilegiati sul movimento di solidarietà al popolo cileno in Svezia.

– Mercoledì 9 marzo; Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma; ore 18-20.  Proiezione straordinaria diUmanità, film muto del 1919 della regista Elvira Giallanella (35 min), seguita dall’intervento di Monica Quirico su Donne e pace: dalle guerre mondiali alle guerre umanitarie

– Giovedì 10 marzo; Istituto di Storia contemporanea, Södertörn University (Huddinge, Stoccolma); ora: 13-15. Monica Quirico presenta la sua ricerca sul tema: Tra buon soldato e mater dolorosa: guerra, genere e nazione nella storia d’Italia. Dal Risorgimento all’Afghanistan.

Progetto di ricerca

Bambini del mondo/diritti negati. Rassegna cinematografica

Dal 31 maggio al 28 giugno,partendo dalla mostra dei disegni di Tomas Geve “Qui non ci sono bambini” (allestita al Museo Diffuso della Resistenza di Torino),  l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza  propone alcuni film da varie cinematografie del mondo che fissano lo sguardo sulle storie drammatiche di un’ infanzia abbandonata, conculcata, drammaticamente lasciata a se stessa. Quei bambini sono irrimediabilmente perduti o possono essere ancora una forza propulsiva per cambiare questo nostro mondo?

 

PROGRAMMA

  • 31 maggio ore 20 Ladro di bambini di Gianni Amelio, 1992

Si comincia con un film di Gianni Amelio, che sempre ha dedicato una sensibile, particolare attenzione ai bisogni emotivie di affetto dell’infanzia, spesso non capiti e schiacciati dagli adulti. Il film è del 1992, vincitore di molti importanti premi (premio speciale della giuria al Festival di Cannes). E’ una sorta di road movie attraverso l’Italia, da Milano in Sicilia. Un giovane, inesperto carabiniere, lasciato solo dal suo compagno che approfitta della missione apparentemente facile per imboscarsi, deve accompagnare in Istituto due fratellini: una ragazzina undicenne perché fatta prostituire della madre e il bambino, più piccolo, malato di asma. Il viaggio, con i suoi imprevisti è l’occasione perché fra i tre il rapporto da conflittuale e ostile diventi complice e affettuoso, fino al finale con la inevitabile separazione: i due bambini davanti all’Istituto in cui dovranno rientrare e il carabiniere addormentato in macchina, ma che dovrà ritornare in caserma a ricevere la punizione che lo aspetta, per non avere eseguito alla lettera gli ordini. Per tutti e tre però il viaggio è stata un’occasione straordinariadi crescita e di maturazione.

  • 2 giugno ore 16.00  Pasta nera di Alessandro Piva, 2011, 60′

E’ un film documentario, costruito con interviste e immagini di repertorio dagli Archivi Luce in cui si racconta una vicenda del tutto dimenticata. Tra il 1945 e il 1952 più di 70.000 bambini dei più miseri paesi del Meridione, che vivevano in condizioni di assoluto sottosviluppo e di fame, per iniziativa dell’UDI (Unione Donne Italiane) lasciarono i loro paese per essere ospitati da famiglie del centro nord che potevano assicurare loro una sopravvivenza decorosa. Nel primo dopoguerra, tra macerie e lutti, ferite sanguinose lasciate dai cinque anni di conflitto, ma con un’indomabile voglia di cominciare a ricostruire, un grande esempio di solidarietà civile e nazionale.

  • 7 giugno ore 20  Nous, Les enfants du XX siecle (Noi i bambini del XX secolo) di Vitalii Kanevskij. 1993, 85′

Un dodocumentario d’ inchiesta sulla realtà dei ragazzi abbandonati nella Russia post comunista. Il regista si identifica completamente con loro e li segue nelle strade di Pietroburgo fino agli Istituti di correzione. Vita, finzione, memoria e sentimenti si intrecciano, culminando nel momento dell’incontro in carcere con Pavel Nazarov, protagonista dei due film precedenti del regista che racconta la sua vita e i crimini che ha commesso.

  • 14 giugno, ore 20  Ali Zaoua di Nabil Ayouch, 1999, 90′

Il piccolo Ali e i suoi fedeli amici, Kwita, Omar e Boubker, vivono ai margini della metropoli marocchina di Casablanca dove si affrontano le bande rivali dei bambini di strada. Ali sogna di navigare come un vero marinaio e raggiungere un’isola felice, ma non è facile sottrarsi alle leggi della strada. Al grido “la vita è una merda” la banda dello spietato Dib li attacca e per Ali, colpito in pieno volto da una pietra, non c’è speranza. I suoi compagni, impauriti e disorientati, devono trovare la forza di reagire. La breve vita di Ali dev’essere coronata da un funerale degno di un principe.

  • 21 giugno ore 20    Persepolis di Marjane Satrapi, 2007, 95′

Un film d’animazione basato sul fumetto omonimo. La bambina Marjane vive nell’Iran dello Scià in una famiglia borghese che sogna l’avvento della democrazia e la caduta di Rheza Palhevi. Ma le cose andranno diversamente, Dopo un primo momento in cui vengono liberati i prigionieri politici, tra cui lo zio di Marjane, la rivoluzione islamica diventa sempre più dura e persecutoria e lo zio viene di nuovo arrestato e condannato a morte. Temendo per la vita della figlia i genitori la mandano a studiare a Vienna, dove però andrà incontro a molte delusioni. Ritorna in Iran ma le cose sono ulteriormente e gravemente peggioratee la vita è impossibile. Marjane riparte per Parigi per andare incontro a un definitivo esilio.

  • 28 giugno ore 20   Cose di questo mondo di Michael Winterbottom, 2002, 88′

Finiti in campo profughi a Peshawar, per sfuggire alla guerra e alla devastazione del loro paese, l’Afghanistan, due ragazzi, con l’aiuto dei parenti tentano un viaggio clandestino per raggiungere Londra. L’odissea, nascosti in un tir in condizioni disperate e disumane, passa attraverso vari paesi, l’Iran, la Turchia, l’Italia, la Francia. Uno solo dei due riuscirà a raggiungere la meta agognata. Orso d’oro al Festival di Berlino 2003

Per tutti i film sono previste presentazioni

Sala proiezioni del Museo Diffuso della Resistenza, corso Valdocco 4/a, Torino