1968 I prodromi culturali dell’indignazione

1968 I prodromi culturali dell’indignazione

Proiezione di immagini e filmati

Interventi di Simone Campanozzi, Giacomo Guidetti

Letture di Marco Pagani

Venerdì 14 dicembre, ore 17.30

Spazio Scopricoop, Via Arona 15/A – primo piano, Milano

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Corso di formazione per docenti. Cittadinanza, Costituzione e storia della Repubblica. “Anni Sessanta del Novecento. Un decennio di speranze”.

Martedì 11 aprile 2017, dalle 15.30 alle 17.30, presso il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine, in via Planis 25, si svolgerà il decimo (e ultimo) incontro del Corso di aggiornamento per i docenti della Scuola secondaria di primo e secondo grado della regione Friuli Venezia Giulia Anni Sessanta del Novecento. Un decennio di speranze relativamente all’ambito tematico Cittadinanza, Costituzione e storia della Repubblica.

Interverranno:

  • Marco Plesnicar archivista e ricercatore sul tema La riforma liturgica e l’attuazione del Concilio Vaticano II: una lettura storica.
  • Enrico Bacchetti direttore dell’Istituto storico bellunese della Resistenza e dell’Età contemporanea sul tema Interessi economici e problemi di sicurezza: il caso Vajont (Studio di caso).

Il corso è stato ideato e organizzato dall’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia (Trieste) e dall’Istituto friulano per la storia del movimento di Liberazione (Udine). Il corso fa parte dell’attività formativa promossa dall’Istituto nazionale “Ferruccio Parri”. Rete degli Istituti storici della Resistenza e dell’Età contemporanea (Insmli- Milano).

Il corso ha il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine. Collaborano alla realizzazione del corso: l’Ufficio Scolastico regionale del FVG; la Società filosofica italiana – sezione Friuli Venezia Giulia; l’Istituto “Livio Saranz” di Trieste; il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine; il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine.

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Corso di formazione per docenti. Cittadinanza, Costituzione e storia della Repubblica. “Anni Sessanta del Novecento. Un decennio di speranze”.

Martedì 4 aprile 2017, dalle 15.30 alle 17.30 presso il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine, in via Planis 25, si svolgerà il nono incontro del Corso di aggiornamento per i docenti della Scuola secondaria di primo e secondo grado della regione Friuli Venezia Giulia Anni Sessanta del Novecento. Un decennio di speranze relativamente all’ambito tematico Cittadinanza, Costituzione e storia della Repubblica.

Interverrà:

  • Giampaolo Borghello dell’Università di Udine tema Fare memoria: “Cercando il ’68″. (Laboratorio didattico).

Il corso è stato ideato e organizzato dall’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia (Trieste) e dall’Istituto friulano per la storia del movimento di Liberazione (Udine). Il corso fa parte dell’attività formativa promossa dall’Istituto nazionale “Ferruccio Parri”. Rete degli Istituti storici della Resistenza e dell’Età contemporanea (Insmli- Milano).

Il corso ha il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine. Collaborano alla realizzazione del corso: l’Ufficio Scolastico regionale del FVG; la Società filosofica italiana – sezione Friuli Venezia Giulia; l’Istituto “Livio Saranz” di Trieste; il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine; il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine.

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Corso di formazione per docenti. Cittadinanza, Costituzione e storia della Repubblica. “Anni Sessanta del Novecento. Un decennio di speranze”.

Martedì 28 marzo 2017, dalle 15.00 alle 18.00 presso il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine, in via Planis 25, si svolgerà l’ottavo incontro del Corso di aggiornamento per i docenti della Scuola secondaria di primo e secondo grado della regione Friuli Venezia Giulia Anni Sessanta del Novecento. Un decennio di speranze relativamente all’ambito tematico Cittadinanza, Costituzione e storia della Repubblica.

Interverrà:

  • Benedetto Parisi regista del Centro Espressioni Cinematografiche di Udine sul tema Raccontare gli anni Sessanta attraverso il cinema (Laboratorio didattico).

Il corso è stato ideato e organizzato dall’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia (Trieste) e dall’Istituto friulano per la storia del movimento di Liberazione (Udine). Il corso fa parte dell’attività formativa promossa dall’Istituto nazionale “Ferruccio Parri”. Rete degli Istituti storici della Resistenza e dell’Età contemporanea (Insmli- Milano).

Il corso ha il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine. Collaborano alla realizzazione del corso: l’Ufficio Scolastico regionale del FVG; la Società filosofica italiana – sezione Friuli Venezia Giulia; l’Istituto “Livio Saranz” di Trieste; il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine; il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine.

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Corso di formazione per docenti. Cittadinanza, Costituzione e storia della Repubblica. “Anni Sessanta del Novecento. Un decennio di speranze”.

Martedì 21 marzo 2017, dalle 15.30 alle 18.30 presso il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine, in via Planis 25, si svolgerà il settimo incontro del Corso di aggiornamento per i docenti della Scuola secondaria di primo e secondo grado della regione Friuli Venezia Giulia Anni Sessanta del Novecento. Un decennio di speranze relativamente all’ambito tematico Cittadinanza, Costituzione e storia della Repubblica.

Interverrà:

  • Mario Brandolin critico e operatore teatrale sul tema La nuova scena teatrale.

Il corso è stato ideato e organizzato dall’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia (Trieste) e dall’Istituto friulano per la storia del movimento di Liberazione (Udine). Il corso fa parte dell’attività formativa promossa dall’Istituto nazionale “Ferruccio Parri”. Rete degli Istituti storici della Resistenza e dell’Età contemporanea (Insmli- Milano).

Il corso ha il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine. Collaborano alla realizzazione del corso: l’Ufficio Scolastico regionale del FVG; la Società filosofica italiana – sezione Friuli Venezia Giulia; l’Istituto “Livio Saranz” di Trieste; il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine; il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine.

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Corso di formazione per docenti. Cittadinanza, Costituzione e storia della Repubblica. “Anni Sessanta del Novecento. Un decennio di speranze”.

Martedì 14 marzo 2017, dalle 15.00 alle 18.00 presso il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine, in via Planis 25, si svolgerà il sesto incontro del Corso di aggiornamento per i docenti della Scuola secondaria di primo e secondo grado della regione Friuli Venezia Giulia Anni Sessanta del Novecento. Un decennio di speranze relativamente all’ambito tematico Cittadinanza, Costituzione e storia della Repubblica.

Interverrà:

  • Il prof. Cesare Grazioli dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia sul tema 1958-1968. Dieci anni di storia italiana nelle canzoni (Studio di caso).

Il corso è stato ideato e organizzato dall’Istituto regionale per la storia del movimento di Liberazione nel Friuli Venezia Giulia (Trieste) e dall’Istituto friulano per la storia del movimento di Liberazione (Udine). Il corso fa parte dell’attività formativa promossa dall’Istituto nazionale “Ferruccio Parri”. Rete degli Istituti storici della Resistenza e dell’Età contemporanea (Insmli- Milano).

Il corso ha il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine. Collaborano alla realizzazione del corso: l’Ufficio Scolastico regionale del FVG; la Società filosofica italiana – sezione Friuli Venezia Giulia; l’Istituto “Livio Saranz” di Trieste; il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine; il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine.

MILLENOVECENTO65. Trentatreesima rassegna di cinema e storia

                                    L’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza ripropone ancora una volta una selezione di film usciti in Italia nello stesso anno (in questo caso si tratta del 1965), come sempre muovendo dalla convinzione che un insieme di opere coeve possa restituire, riflettendole ed elaborandole, linee di tendenza, tensioni e reazioni sociali e culturali dell’epoca che le esprime.

La rassegna si svilupperà nel corso di tre giorni, il 3, il 4 e il 5 dicembre, al cinema Massimo 3, proponendo nove film. Fra gli autori dei film in rassegna troviamo i nomi importanti di Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini, Carlo Lizzani, Valerio Zurlini, Antonio Pietrangeli, Alberto Lattuada, Ermanno Olmi, Federico Fellini, e quello di un esordiente nel 1965, Marco Bellocchio.

L’Italia del 1965, a cui quei film erano più immediatamente destinati, è un contesto nel quale il ‘boom’ è ormai decisamente alle spalle e sono politicamente prevalse politiche restrittive sui redditi con il conseguente rallentamento di investimenti e produzione e la lievitazione della disoccupazione (oltre che della piaga della fuga dei capitali all’estero). I prezzi tuttavia salgono in un paese oramai culturalmente sprovincializzato (e, soprattutto nel mondo giovanile, ‘americanizzato’): la curva dei consumi, soprattutto di beni non durevoli, per cui il paese è ancora poco attrezzato, si mantiene infatti in alto. Su tutto aleggia il dramma in crescendo dell’intervento degli Stati Uniti nella guerra in Vietnam. A delineare l’orizzonte internazionale che farà da contesto all’incendio del non lontano 1968, va richiamata inoltre per il 1965 la scelta di Ernesto Che Guevara di lasciare il ministero dell’industria a Cuba per impegnarsi personalmente nella costituzione di un fronte di guerriglia in Bolivia, mentre a novembre in Cina si fanno i primi passi di quella “rivoluzione culturale” maoista, idolatrata, anche in Occidente, contrastata, poi esecrata, ma non ancora equilibratamente soppesata in tutta la sua storica, indubbia rilevanza.

Il cinema, in drastico calo di produzione (dai 218 film dell’anno precedente si passa ai 144 del 1965) registra i confusi fermenti, i sussulti sotterranei di un epoca in movimento oltre gli orizzonti del ‘miracolo’ economico.

Dei nove film in rassegna due forse più di tutti ci sembrano rappresentativi: Comizi d’amore di Pier Paolo Pasolini, uno straordinario film inchiesta che esplora non tanto e non solo i costumi sessuali degli italiani ma soprattutto i loro radicati e inconfessati tabù, e I pugni in tasca del giovane Marco Bellocchio, diventato ben presto un vero e proprio cult per i tocchi di crudele verità con cui affronta il tema del disfacimento della famiglia borghese tradizionale. Ma anche il ritratto di ragazza che Pietrangeli disegna con estrema sensibilità in Io la conoscevo bene scopre nella tensione fra essere (in primo luogo donna) e apparire la chiave di volta di nuove forme di sfruttamento, di inautenticità e di desolazione. Si può accostare a quello anticipatore di Pietrangeli il ritratto sempre femminile che propone Fellini in Giulietta degli spiriti, in cui è in qualche modo in causa il tema della (non facile) sopravvivenza al crollo dei mondi convenzionali, mentre La Celestina P…R… di Lizzani è più che altro una divertente occasione per celebrare la ricomparsa sugli schermi, dopo anni e anni, della diva del Ventennio Assia Noris. Visconti rilegge nell’intento di attualizzarlo l’archetipo della tragedia in Vaghe stelle dell’Orsa e Lattuada il Machiavelli della Mandragola con in mente la pochade e (per fortuna) Totò nel cast. Al comportamento dei militari italiani nelle aree d’occupazione nel corso della Seconda guerra mondiale rivolge con netti accenti critici la sua attenzione Valerio Zurlini in Le soldatesse (intervenendo a suo modo sul luogo comune di lungo corso degli “italiani brava gente”), mentre Olmi si prefigge in E venne un uomo un ritratto del grande papa del Concilio appena scomparso, Giovanni XXIII, sperimentando formule espressive che gli evitino i grandi rischi della messa in scena nel caso della rievocazione di personaggi storici.