Giorno della Memoria 2024. Incontro dedicato alla deportazione di operai e antifascisti nei campi di sterminio nazisti

Mercoledì 24 Gennaio – “Quei ragazzi del 43-44”
ore 21-   Cam Verro, via Verro 87, Milano

Locandina- Quei ragazzi del 43-44

In occasione del Giorno della Memoria e dell’ 80° anniversario del 1944 proponiamo l’incontro dedicato alla deportazione di operai e antifascisti nei campi di sterminio nazisti con la testimonianza di parenti dei deportati. Per la Fondazione parteciperà la presidente Floriana Maris.  
L’iniziativa è organizzata da Anpi Vigentina, Cgil Milano, Fondazione Memoria della Deportazione, Comune di Milano, con il patrocinio del Municipio 5.  

Passeggiata Resistente

Domenica 3 dicembre si svolgerà a Calosso – Bricco Crevacuore (AT) una Passeggiata Resistente in ricordo del Partigiano “Barbarossa”  Corrado Bianco.

A fine percorso incontro con Carlo Pestelli, Cantautore e scrittore, autore del volume “Bella Ciao”. L’evento è organizzato da Anpi Comitato provinciale di Asti Sezione di Costigliole “Attilio Prunotto – Attila”, Associazione Costigliole Cultura e Israt:

Con il Patrocinio del Comune di Calosso e in collaborazione con la Pro Loco di Calosso l’Associazione Amici di Calosso  _locandina_passeggiata-resistente_calosso_03-12-2023_

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Portami Via festival 2023-Chi ha sete venga”

“Tutto inizia da un’idea, quella di abbracciare le istanze contenute nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile in particolare l’obbiettivo n. 16: “Pace, giustizia e istituzioni forti”, riteniamo che “soltanto in una società pacifica, libera e con istituzioni democratiche solide si possono raggiungere traguardi di giustizia sociale, diritti umani, civili e inclusione che sono già alla base dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana”. Con la direzione artistica di Massimo Zamboni prende il via la seconda edizione del “Portami via festival” 2023. 

Con l’ANPI Sezione di Canelli (AT), ISRAT e varie associazioni del territorio. Per saperne di più: https://www.portamiviafestival.com/

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E allora le foibe?

Istresco, Auser Museum Project e Anpi vi invitano:

Venerdì 12 maggio 2023, ore 20:45
presso l’Aula Guido Facchin, Palazzo Attività Ricreative
Viale Caccianiga, n.77, Maserada sul Piave

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“E allora le foibe?”

con:
Eric Gobetti, storico
Chiara Scinni, presidente Istresco
Antonella Lorenzoni, Anpi prov. Treviso

Ingresso libero

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A proposito delle dichiarazioni di Roberto Fiore al cimitero Maggiore di Lodi. Ristabilire la verità storica

Il «Cittadino» di lunedì 1° maggio scorso, alla p. 3, riporta (tra virgolette, dunque si presuppone testuali) le parole del leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, in occasione della commemorazione di Sergio Ramelli al cimitero Maggiore di Lodi. Leggiamo dunque che, quando nel 1975 Ramelli fu ucciso, «le strade e le scuole di Milano erano dominate militarmente dall’ultrasinistra. Abbiamo avuto scontri feroci, ma la guerra civile strisciante di quegli anni fu provocata da settori torbidi dello Stato». Queste dichiarazioni non possono essere accettate acriticamente.

Fermo restando il ripudio di ogni forma di violenza, per ristabilire la verità storica è necessario ricordare che negli anni Settanta – per la precisione dal 1969, anno della strage di piazza Fontana, al 1980, anno della strage della stazione di Bologna – il numero di militanti di sinistra morti per mano di militanti di destra in scontri e pestaggi fu circa tre volte il numero di militanti di destra morti per mano di militanti di sinistra. Non può dirsi, allora, che «le strade e le scuole di Milano erano dominate militarmente dall’ultrasinistra».

Per quanto riguarda «i settori torbidi dello Stato» e le stragi di matrice fascista (oltre duecento morti nello stesso arco temporale) è sufficiente fare riferimento alle motivazioni della sentenza della Corte d’Assise di Bologna che ha condannato Paolo Bellini all’ergastolo, motivazioni rese note il 5 aprile scorso. Sono stati riconosciuti come mandanti, organizzatori e finanziatori della strage di Bologna (2 agosto 1980, 85 morti e oltre 200 feriti) quattro uomini: i vertici della loggia P2 Licio Gelli e Umberto Ortolani, l’ex capo dell’Ufficio Affari riservati del ministero dell’Interno Federico Umberto D’Amato e l’ex senatore del MSI-DN (Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale) Mario Tedeschi, morti da anni; come esecutori materiali, gli appartenenti all’organizzazione della destra eversiva NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari) Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini (condannati in via definitiva), Gilberto Cavallini (primo grado) e il “quinto uomo” Paolo Bellini, allora militante di Avanguardia Nazionale, altra organizzazione della destra eversiva. È dunque con la destra estrema che si allearono i «settori torbidi dello Stato».

Ilsreco – Istituto lodigiano per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea

“Non vivevo sulla luna”

Un granaio della memoria che ha preso la forma di un monologo ideato, scritto e interpretato da Marco Gobetti sulla straordinaria figura di don Josè Domingo Molas, sacerdote salesiano che, giovanissimo, ha visto i disastri della guerra del Chaco in Paraguay dove era cappellano militare e in età matura, nominato rettore della chiesetta di Maria Ausiliatrice al Colle Don Bosco diventerà un punto di riferimento della Resistenza del Nord Astigiano (https://drive.google.com/file/d/1H1tjSieq0cxYrylmyXb3jkNTHCZAgFbm/view).

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“Il diario di Eo”

Il nuovo spazio “Eo Arte” dedicato ai giovani artisti emergenti, si riempirà delle parole di Eo Baussano, antifascista e deportato astigiano a Mauthausen. Il suo diario, scritto nel 1946, è una delle rare memorie della deportazione scritte a pochi mesi di distanza dalla terribile tragedia del Lager. Ne discuteranno Carlo Lisa, curatore dell’edizione del Diario di Eo Baussano, primo volume edito dall’Israt nel 1986, Maurizia Giavelli, vice presidente Anpi di Asti, e Nicoletta Fasano, direttrice Israt.

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“Non vivevo sulla luna”

Un granaio della memoria che ha preso la forma di un monologo ideato, scritto e interpretato da Marco Gobetti sulla straordinaria figura di don Josè Domingo Molas, sacerdote salesiano che, giovanissimo, ha visto i disastri della guerra del Chaco in Paraguay dove era cappellano militare e in età matura, nominato rettore della chiesetta di Maria Ausiliatrice al Colle Don Bosco diventerà un punto di riferimento della Resistenza del Nord Astigiano (https://drive.google.com/file/d/1H1tjSieq0cxYrylmyXb3jkNTHCZAgFbm/view).

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Resistere il collina: la Valle Belbo

Il Comune e l’Unitre di Incisa Scapaccino (At) organizzano l’incontro con Mario Renosio dal titolo Resistere in collina: la Valle Belbo dal fascismo alla Liberazione

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“Primo e gli altri…”: gli ebrei e la Resistenza

Il Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi “Primo Levi”, l’I.C. di San Damiano d’Asti, l’Associazione “Franco Casetta”, il Museo “Arti e Mestieri di Cisterna”, l’Israt e la Casa della Memoria di Vinchio organizzano una tavola rotonda con Fabio Levi (Centro Internazionale di Studi “Primo Levi), Mario Renosio e Nicoletta Fasano (Israt) sul tema del ruolo degli ebrei nell’antifascismo e nella Resistenza in Piemonte.

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