Passeggiata in città dedicata all’Architettura Razionalista

La Società di Studi Astesi di Asti in collaborazione con l’Israt organizzano una passeggiata in città alla scoperta di esempi di Architettura Razionalista degli Anni Venti, Trenta e Quaranta del Novecento, con la guida di Mario Renosio.

Notte degli Archivi: apertura straordinaria dell’Archivio della Fondazione Memoria della Deportazione e presentazione podcast_Archivissima 23

La Fondazione Memoria della Deportazione aderisce all’edizione di Archivissima 2023, il Festival degli Archivi, dedicata al tema Carnet de voyage, proponendo il podcast “Una casa a cui tornare” basato sul diario e sui documenti personali di Paolo Brivio, lavoratore coatto internato in Germania nel 1944, ascoltabile sul sito di Archivissima dal 9 giugno.

Archivissima, il Festival degli Archivi è il primo festival italiano dedicato alla promozione e valorizzazione degli archivi storici, grazie a una contaminazione di linguaggi e format: podcast, live, mostre, spettacoli teatrali, talk, masterclass. Il festival, ideato e sostenuto da Promemoria e organizzato dall’associazione culturale Archivissima, si terrà a Torino dall’8 all’11 giugno 2023 e sarà arricchito dalla programmazione di Archivissima EXTRA: quattro giorni per scoprire, raccontare, approfondire i patrimoni culturali, le collezioni, la storia degli archivi.

All’interno del lungo week end degli archivi torinesi è prevista una serata speciale, il 9 giugno, per celebrare la Notte degli Archivi, patrocinata dall’ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana, e la concomitante Giornata Internazionale degli Archivi che coinvolgerà gli archivi di tutta Italia.

Notte degli Archivi 9 giugno 2023

La Fondazione Memoria della Deportazione parteciperà all’iniziativa lasciando aperte le porte del suo Archivio in via Dogana 3, Milano (fermata Duomo) il 9 giugno dalle 18.30 alle 20.00

Nel corso dell’iniziativa sarà condiviso e illustrato il patrimonio documentario e le tante memorie custodite nell’Archivio della Fondazione. Tra queste, sarà presentata la storia di Paolo Brivio, deportato come lavoratore coatto in Germania durante la Seconda guerra mondiale: attraverso le carte ricevute recentemente in dono dalla sua famiglia, sarà ripercorso il suo viaggio di prigionia, le sofferenze patite, la speranza di tornare a casa. Dal suo diario e dai suoi documenti personali è stato tratto il podcast “Una casa a cui tornare”.

Interverranno Floriana Maris, presidente Fondazione Memoria della Deportazione; Vanessa Matta, archivista interna della Fondazione; Sonia Gliera, archivista professionista, già collaboratrice esterna della Fondazione per il riordino dei Fondi conservati; Andrea Gio, testo e produzione audio podcast. Per maggiori informazioni clicca qui.

Prenotazione obbligatoria scrivendo ad archivio@fondazionememoria.it

L’iniziativa fa parte del calendario di Archivissima, il Festival degli Archivi. 8 — 11 giugno 2023 #archivissima23 #lanottedegliarchivi #carnetdevoyage

Tra le pagine del tempo

Un nuovo “tesoro” della biblioteca Israt. Inaugurazione del Fondo bibliografico Generale Cosimo Maggio in collaborazione con il Comune di Asti-Assessorato alla Cultura. Asti, Ridotto del Teatro Alfieri

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L’uso didattico degli archivi locali: il centro di documentazione Primo Visentin “Masaccio” – Riese Pio X

Corso di Formazione
Per docenti di scuola primaria e secondaria

L’uso didattico degli archivi locali: il centro di documentazione Primo Visentin “Masaccio” – Riese Pio X
Sede: Scuola Media Giorgione, Castelfranco Veneto

Lunedì 13 marzo 2023 ore 16:15-18:00
Livio Vanzetto
Masaccio: storiografia e memoria

Mercoledì 22 marzo 2023 ore 16:15-18:00
Maria de Santi, Silvia Gallo
Primo Visentin: una passione per l’arte

Lunedì 27 marzo 2023 ore 16:15-18:00
Archivio “Masaccio” di Riese Pio X:
La didattica in archivio

Martedì 4 aprile 2023 ore 16:15-18:00
Primo Visentin: costruzione di alcuni percorsi didattici

Per iscrizioni e informazioni: didattica@istresco.org
In collaborazione con il Comune di Riese Pio X

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Seminario. Antifascismo, Resistenza e Deportazione: quale memoria per il futuro? La storia e gli archivi tra conservazione e valorizzazione

Milano, 28 aprile 2022, ore 15.00-17.30. Presso la sala conferenze della Fondazione Memoria della Deportazione (via Dogana 3, Milano) si terrà un seminario su Antifascismo, Resistenza e Deportazione: quale memoria per il futuro? La storia e gli archivi tra conservazione e valorizzazione. Segue all’incontro tenuto online il 13 dicembre 2021 sulle consistenze archivistiche relative all’emigrazione antifascista.

Il programma

Coordina

Massimo Castoldi (Fondazione Memoria della Deportazione)

Saluti

Floriana Maris (Fondazione Memoria della Deportazione)

Sara Zanisi (Istituto nazionale Ferruccio Parri)

Interventi di

Paola Carucci (Istituto nazionale Ferruccio Parri)

Gli archivi della Resistenza  tra conservazione e ricerca

Annalisa Rossi (Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia)

Gli archivi resistenti: perimetro e prospettive della tutela fra azione amministrativa e sviluppo strategico

Laura Brazzo (Fondazione CDEC, Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) e Raffaele Deluca (Conservatorio di Cuneo)

Archivi e musica perseguitata

Monica Di Barbora (Fondazione ISEC, Istituto per la Storia dell’Età Contemporanea)

Vedere il passato. Le fonti fotografiche per la storia dell’antifascismo, della resistenza e della deportazione. Alcune riflessioni

Fiorella Imprenti (FIAP, Federazione Italiana Associazioni Partigiane)

Archivi famigliari e approccio di genere. Il caso dell’archivio di Bianca e Adele Ceva

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Per maggiori informazioni

02/87383240

segreteria@fondazionememoria.it

L’incontro è stato organizzato da Massimo Castoldi (Fondazione Memoria della Deportazione), Roberta Cairoli e Francesco Scomazzon (Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta”, Como) con la collaborazione di Istituto Nazionale Ferruccio Parri e Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia.

La locandina

Convegno. Gli archivi dell’emigrazione antifascista

Milano, 13 dicembre 2021 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 si terrà online sulla pagina Facebook della Fondazione Memoria della Deportazione l’incontro sul tema

Gli archivi dell’emigrazione antifascista

(L’immagine sulla locandina proviene da ASTi, fondo Christian Schiefer, Profughi italiani passano la rete nei pressi di Stabio, 1943).

 

Locandina Convegno 13dic2021

 

 

con il seguente programma:

9:00-11:00 Coordina Massimo Castoldi (Fondazione Memoria della Deportazione, Milano)

9:00-9:30 SALUTI

Floriana Maris (Fondazione Memoria della Deportazione, Milano)

Raffaella Castagnola-Rossini (Divisione della cultura e degli studi universitari del Canton Ticino)

9:30-10:00 INTRODUZIONE

Alberto Cavaglion (Università degli Studi di Firenze)

Decontaminare le memorie del Novecento

10:00-10:20

Elisa Signori (Università degli Studi di Pavia)

Le identità multiple dell’antifascismo e le sue tracce documentarie: carte personali, archivi istituzionali, fonti ministeriali e poliziesche

10:20-10:40

Sonia Castro (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana, Locarno)

Le fonti epistolari dell’esilio antifascista: l’archivio Egidio Reale e il carteggio con Guglielmo Canevascini

10:40-11.00

Francesca Mariani Arcobello (Fondazione Pellegrini-Canevascini, Bellinzona)

Voci dell’antifascismo: l’interesse degli archivi della Fondazione Pellegrini-Canevascini per lo studio dell’emigrazione antifascista

11:00-11:20 Pausa

11:20-13:00 Coordina Francesco Scomazzon (Istituto di Storia Contemporanea “Pier Amato Perretta”, Como)

11:20-11:40

Toni Ricciardi (Université de Genève)

L’emigrazione antifascista in Svizzera nei fondi del Sozialarchiv di Zurigo

11:40-12:00

Fabrizio Panzera (Archivio di Stato del Canton Ticino, Bellinzona)

Il fondo e la banca dati Rifugiati 1943-1945 dell’Archivio di Stato del Cantone Ticino

12:00-12.20

Natalia Cangi (Archivio Diaristico Nazionale, Pieve Santo Stefano)

La memoria e le sue tracce. La “casa” svizzera di Gualtiero Morpurgo e Lea Ottolenghi

12.20-13:00

Discussione e chiusura dei lavori

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alberto Cavaglion

Università degli Studi di Firenze

Decontaminare le memorie del Novecento

Come mai negli ultimi vent’anni il razzismo e l’intolleranza sono aumentati a dismisura proprio nei Paesi in cui le politiche della memoria sono state implementate con maggior vigore?
Dobbiamo riconoscere il fallimento di quelle politiche, come fanno alcuni autori che scrivono libri «contro» quella Memoria? Non sarebbe più saggio individuare gli errori del passato e infine proporre qualche concreta via di uscita? Nella relazione ci si sofferma su uno dei concetti ormai più inattuali e logorati dall’uso: i “Luoghi della memoria”. Soprattutto quelli «minori», purtroppo diffusi, teatro di violenze di massa anche nella storia recente. Cosa fare di questi paesaggi? «Comprendere» un luogo flagellato dalla violenza, dall’isolamento, dalla riduzione dell’uomo a cosa, richiede l’intervento di quella che si potrebbe chiamare, alla maniera di Georges Perec, «memoria obliqua». Al fine di individuare nuovi strumenti e imboccare un percorso di rigenerazione. Da qui nasce l’idea di Decontaminare le memorie. Un manifesto del «quarto paesaggio», che restituisca ai luoghi della memoria quella funzione riparatrice che talvolta riesce alla letteratura, quando non è solo testimonianza.

 Elisa Signori

Università degli Studi di Pavia

Le identità multiple dell’antifascismo e le sue tracce documentarie: carte personali, archivi istituzionali, fonti ministeriali e poliziesche. 

Come in un prisma dalle molte facce, la storia dell’antifascismo nelle sue diverse dimensioni – italiana e internazionale, politica e culturale, soggettiva e antropologica, militante e non – è ricostruibile a partire da fonti documentarie create da attori diversi per finalità diverse. Ripensare l’antifascismo significa anche interrogarsi sulla strutturale “tirannia” delle singole tipologie di fonti nei confronti di tale esperienza storica, svincolandola dall’esclusivo antagonismo col fascismo, recuperandone la complessità e ricchezza.

Sonia Castro

Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana, Locarno

Le fonti epistolari dell’esilio antifascista: l’archivio Egidio Reale e il carteggio con Gugliemo Canevascini

La relazione ha per oggetto una riflessione sul potenziale euristico delle fonti epistolari in relazione allo studio dell’esilio antifascista, sulla base di un’esperienza di ricerca dedicata alla biografia intellettuale e politica di Egidio Reale e della successiva pubblicazione del carteggio intercorso con il leader socialista ticinese Guglielmo Canevascini. L’archivio Egidio Reale, depositato presso l’Archivio Centrale dello Stato in Roma, si compone infatti prevalentemente di lettere inviate all’esule nell’arco di un trentennio. Attraverso la ricostruzione dei carteggi è dunque possibile delineare la fitta trama di relazioni che gli esuli italiani avviarono durante l’esilio antifascista con personalità europee di spicco, impegnate nella comune lotta in favore degli ideali democratici.

Tra i più assidui corrispondenti italiani possiamo citare Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi, ma anche Luigi Einaudi, Ignazio Silone, Adriano Olivetti, lo studioso svizzero William Rappard, gli spagnoli Manuel Azaña, Cipriano de Rivas Cherif e il capo dei servizi segreti americani in Svizzera, l’Office of Strategic Service, Allen Welsh Dulles. L’epistolario Reale-Canevascini, estendosi ben oltre la caduta del fascismo, consente inoltre di seguire le relazioni politiche, di amicizia e collaborazione intercorse tra i due uomini politici, travalicando le cesure storiografiche tradizionali e mettendo in evidenza fenomeni di continuità o discontinuità nelle relazioni tra la Svizzera e l’Italia, dal fascismo al secondo dopoguerra.

Francesca Mariani Arcobello

Fondazione Pellegrini-Canevascini, Bellinzona

Voci dell’antifascismo: l’interesse degli archivi della Fondazione Pellegrini-Canevascini per lo studio dell’emigrazione antifascista

L’intervento si strutturerà in due parti. Nella prima verrà proposta una rapida panoramica dei fondi archivistici della Fondazione Pellegrini Canevascini che conservano documenti interessanti per lo studio dell’emigrazione antifascista in Ticino e in Svizzera. Nella seconda verranno poi presentati i dossier di alcuni rifugiati politici e razziali custoditi in particolare nell’archivio di Francesco Nino Borella (1883-1963).

Esponente di rilievo del Partito socialista ticinese, in cui fu per lungo tempo il solo avvocato, e Consigliere nazionale, Borella prestò assistenza legale a diversi esuli in fuga dalle persecuzioni del fascismo italiano o del nazismo tedesco. Attraverso queste carte si cercherà quindi di ridare voce a oppositori e vittime dei fascismi europei, giunti per vie diverse nel Ticino degli anni Trenta e Quaranta.

Toni Ricciardi

Université de Genève

L’emigrazione antifascista in Svizzera nei fondi del Sozialarchiv di Zurigo

L’antifascismo in Svizzera costruì le forme embrionali dell’associazionismo italiano in migrazione che si svilupparono in maniera capillare in tutta la Confederazione a partire dal secondo dopoguerra. Zurigo, insieme a Ginevra, rappresentò uno dei centri nevralgici di questa esperienza. Infatti, le prime Colonie Libere Italiane videro la luce proprio a Ginevra (1925) e a Zurigo (1930), grazie a un gruppo di antifascisti (tra cui, Reale, Chiostergi, Schiavetti, Medri).

Il loro operato trovò un contesto favorevole grazie alla storica presenza di socialisti e anarchici. Inoltre, il ristorante Cooperativo di Zurigo, la Scuola Libera di Zurigo e l’associazione Mansarda agevolarono il percorso di costruzione della rete antifascista in Svizzera e del suo successivo sviluppo. La rete crebbe in maniera capillare nel paese, tanto che all’indomani dell’8 settembre italiano, nel novembre dello stesso anno, ad Olten, fu fondata la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera. Il Sozialarchiv di Zurigo rappresenta indubbiamente l’archivio che raccoglie documenti di varia natura, essenziali per la ricostruzione di questo percorso.

Fabrizio Panzera

Archivio di Stato del Canton Ticino, Bellinzona

Il fondo e la banca dati Rifugiati 1943-1945 dell’Archivio di Stato del Cantone Ticino

Il fondo Rifugiati 1943-45 raccoglie gli incarti personali dei rifugiati accolti nel Ticino tra il settembre 1943 e l’aprile 1945. Esso contiene le informazioni principali di 13.596 espatriati, per la maggior parte italiani: non si tratta soltanto di rifugiati civili; anche se questi rappresentano la maggior parte, vi si trovano tuttavia anche incarti di contrabbandieri, passatori e rifugiati, in prevalenza militari, in fuga dai campi d’internamento svizzeri.

Prendendo ad esempio quanto fatto nel 2000 dall’Archivio cantonale di Ginevra, è stata realizzata anche all’Archivio di Stato del Canton Ticino, grazie ai finanziamenti del FNRS e del Cantone, la banca dati del fondo Internati 1943-45, contenente 14.508 record (un dossier personale può riferirsi a più nominativi). I campi informatici presi in considerazione informano su quattro realtà ben precise: i dati personali di ogni rifugiato; il momento dell’espatrio; le condizioni e le vicende del soggiorno in terra ticinese; gli altri fondi archivistici utilizzati per completare i dati presenti negli incarti personali dei rifugiati. Una particolare attenzione è data alla biografia sommaria di ogni rifugiato, che consente di ricostruirne a grandi linee la storia personale.

Natalia Cangi

Archivio Diaristico Nazionale, Pieve Santo Stefano

La memoria e le sue tracce. La “casa” svizzera di Gualtiero Morpurgo e Lea Ottolenghi

R-DAY 1 Prima giornata di apertura dell’archivio storico Officine Reggiane

Sabato 13 ottobre 2018

Polo Archivistico, Chiostri di San Domenico

ore 10.00 – visita guidata alla scoperta del vasto patrimonio in corso di recupero dell’Archivio Officine Reggiane con Massimo Storchi e Michele Bellelli.

ore 12.00 – apertura al pubblico del servizio di consultazione delle cartelle del personale.

Presentazione del nuovo sito ufficiale dell’Archivio e apertura della campagna Art Bonus.

 

Spazio Gerra

ore 17.oo – performance e informazione scientifica si alternano per far rivivere i materiali d’archivio, in particolare le oltre 22.000 cartelle del personale, di cui è appena stata completata la catalogazione.

Intervengono Massimo Preite, rappresentante della European Route of Industrial Heritage, Giorgio Bigatti, docente di Storia dell’Economia alla Bocconi, Mick McKigney, consulente delle città di Leeds e Wakefield sui temi della valorizzazione del patrimonio industriale; Lucrezia Lo Bianco, regista. Conduce Massimiliano Panarari, giornalista e saggista.

Scarica il programma con tutte le info!

Isrec-Savona. Mostra ’68 e dintorni (25 aprile -1º maggio)

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L‘ISREC di Savona, in occasione dell’evento “25 Aprile R-Esiste” 2018, organizza un’esposizione con materiali che richiamano le attività didattiche svolte con le scuole e le ricorrenze che si celebrano quest’anno. In particolare:

68 e dintorni

Mostra realizzata da

Giosiana  CARRARA

Fortezza del Priamar di Savona – Palazzo del Commissario

dal 25 aprile al Primo maggio 2018

(h. 15.00 – 18.00)

Il percorso si articola in 2 sezione: nella prima, tramite una serie di tabelloni, si contestualizza storicamente il movimento studentesco a partire dalle rivolte nei campus universitari degli Stati Uniti contro la guerra in Vietnam e le discriminazioni razziali e, nella seconda, si rievoca la memoria del “lungo Sessantotto” con materiali provenienti da archivi savonesi.

Workshop EHRI. La Fondazione Memoria della Deportazione presenta il proprio Archivio all’European Holocaust Research Infrastructure Project

A Milano, martedì 7 marzo 2017 presso il Memoriale della Shoah si terrà un workshop organizzato dalla Fondazione CDEC sul tema delle Collezioni d’archivio sulla Shoah negli archivi italiani: valutazione e misure per l’integrazione nel portale EHRI: il primo organizzato in Italia.

La Fondazione Memoria Deportazione presenterà il proprio Archivio con un contributo di Massimo Castoldi e di Rocco Marzulli.

L’incontro si svolgerà dalle 10 alla 17 con la partecipazione di Veerle Vanden Daelen, Kazerne Dossin (presentazione del progetto EHRI); Micaela Procaccia, Ministero dei Beni Ambientali Culturali e del Turismo (MIBACT) – Direzione Generale Archivi; Stefano Vitali, Istituto Centrale degli Archivi  (ICAR); Lucilla Garofalo, Archivio Centrale dello Stato (ACS); Filippo Vignato, Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito (SME); Giselle Levy, Unione delle Comunità ebraiche Italiane – Centro Bibliografico “Tullia Zevi” (UCEI); Silvia Haia Antonucci, Archivio della Comunità ebraica di Roma (ASCER); Chiara Pilocane, Archivio U. Terracini, Jewish Comm.  Torino; Gadi Luzzatto Voghera, Archivio Comunità ebraica di Venezia; Massimo Castoldi – Rocco Marzulli, Fondazione Memoria della Deportazione.

Notizie sul progetto 

The workshop is organized by the CDEC Foundation within the framework of EHRI – European Holocaust Research Infrastructure Project (https://ehri-project.eu/about-ehri) supported by the European Commission.

Launched in 2010, the EHRI Project is dedicated to opening up collections related to Holocaust history within a web-based environment with the purpose of generating a creative exchange of knowledge and views between professionals in various subfields of Holocaust research and documentation. One of the main purposes of the EHRI project is to overcome “the wide dispersal of the archival source material across Europe and beyond, and the concomitant fragmentation of Holocaust historiography”.

The Holocaust related collections in Italy, as in many other European countries, are scattered among multiple and different institutions – public and private, Jewish and non-Jewish. Furthermore, some of them, especially those from large and non-Jewish institutions, are already less known or even “hidden” to scholars, archivists and the public in general.  In this sense, a typical example  comes from the Italian State Archives (Archivi di Stato Italiani) that holds a vast number of documents about the persecution of Jews  but they are not always put on display evidently through the available descriptions.

EHRI’s aim is to provide a virtual place where information can be found regarding those materials.

Workshop del 7 marzo

With this workshop we would like to start a gradual work aimed at the coming to light of Holocaust related material held by Italian Institutions and to disperse this knowledge as wide as possible to all those interested in the matter.
The EHRI web portal is the medium through which this making of evidence is  possible and where connections between Italian documentation and that coming from other countries, can be realized.

The CDEC Foundation, as Italian representative in the EHRI Project Consortium, is engaged in this effort. Its final aim is to valorize the archival material held by the Italian Institutions; to facilitate and foster the integration and the sharing of information about the Holocaust archival material in Italy; more generally, to contribute to a wider and integrated knowledge of the documents available for the study of the Holocaust.

The workshop in Milan is the first event organized by the EHRI Project in Italy.
Archivists from some Italian public and private, Jewish and non-Jewish Collection Holder Institutions have been invited to discuss about contents, state of the archival descriptions, possibilities and technical measures for integrating the descriptions into the EHRI portal.

La giornata

PROGRAM – DRAFT

10.00 Welcome Breakfast

10.15 Opening and presentation of EHRI Project (Veerle Vanden Daelen, Kazerne Dossin)

10.45 Micaela Procaccia, Ministero dei Beni Ambientali Culturali e del Turismo (MIBACT) – Direzione Generale Archivi

11.15 Stefano Vitali, Istituto Centrale degli Archivi  (ICAR)

11.45 Lucilla Garofalo, Archivio Centrale dello Stato (ACS)

12.15 Filippo Vignato, Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito (SME)

12.45-13.00 Closing of the morning session

13.00 – 14.00 Light Lunch.
Tour of the Memoriale della Shoah

 Afternoon session

14.00 Giselle Levy, Unione delle Comunità ebraiche Italiane – Centro Bibliografico “Tullia Zevi” (UCEI)

14.30 Silvia Haia Antonucci, Archivio della Comunità ebraica di Roma (ASCER)

15.00 Chiara Pilocane, Archivio U. Terracini, Jewish Comm.  Torino

15.30 Coffeè break

15.45 Gadi Luzzatto Voghera, Archivio Comunità ebraica di Venezia

16.15 Massimo Castoldi – Rocco Marzulli, Fondazione Memoria della Deportazione

16.45 – 17.00 Conclusions

CONTACTS:

Laura Brazzo, CDEC Foundation (laurabrazzo@cdec.it)
Veerle Vanden Daelen, Kaserne Dossin (Veerle.VandenDaelen@kazernedossin.eu)

Giacimenti audiovisivi del Polo del ‘900. Un mondo da scoprire

La giornata di studio prevede alla mattina le relazioni degli archivisti sul recupero del patrimonio audiovisivo del Polo del ‘900. Al temine proiezione di un montaggio di frammenti video-sonori per illustrare i fondi e esemplificare il lavoro. Nel pomeriggio segue la discussione sulle prospettive di implementazione, sviluppo, trasformazione tecnologica degli archivi audiovisivi.

Torino, Museo Diffuso, corso Valdocco 4/a

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