“Dove va l’Europa?”- presentazione della rivista “Storia e memoria”

Martedì 26 marzo, nel salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi alle ore 17.00, si terrà la presentazione del numero di “Storia e memoria” intitolato Dove va l’Europa?.

All’iniziativa, organizzata dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci” nell’ambito del progetto Memoria storica, cittadinanza, innovazione civica, dopo la presentazione del presidente dell’Istituto Giacomo Ronzitti e del direttore della rivista Carlo Rognoni, interverranno:

Marco Bucci, sindaco di Genova

Roberta Pinotti, senatrice della Repubblica

Angelica Radicchi, presidente della Gioventù federalista europea di Genova

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria.

Concluderà l’incontro il già sindaco di Milano Giuliano Pisapia.

Per l’occasione, nello stesso salone di Palazzo Tursi dalle ore 9.00 alle ore 19.00, verrà allestita la mostra Costituzione, cittadinanza europea, patto di convivenza e storia del presente. L’esposizione, curata da Giosiana Carrara, sintetizza un lavoro didattico svolto da docenti e studenti con l’obiettivo di indagare la natura del patto civile che regola la vita civile, politica, sociale ed economica dell’Italia e dell’Unione europea.

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Nella ricorrenza del 62° anniversario dei trattati di Roma, il 25 marzo, uscirà il nuovo numero di “Storia e memoria”, semestrale ILSREC “R. Ricci”.

Nel rispetto dei propri impegni statutari e in stretto collegamento con il progetto sulla “cittadinanza europea” rivolto al mondo della scuola e dell’Università, la dirigenza dell’Istituto e, di rimando, la direzione di “Storia e memoria” ha voluto dedicare i primi fascicoli dell’annata 2019 all’80° dell’emanazione delle leggi razziali da parte del regime fascista e all’Europa di oggi.

In questa direzione, la creazione di un’ Europa “libera e unita” risulta il naturale e coerente sviluppo dei valori che animarono la Resistenza, e, nel contempo, come ha scritto il presidente Ronzitti, costituisce “la risposta più lungimirante che le classi dirigenti dei sei paesi fondatori seppero dare dopo due terribili conflitti e la tragedia delle persecuzioni della Shoah”, e oggi l’“unica vera prospettiva di una democrazia sovranazionale” che possa garantire un futuro di pace.

Introdotto dal messaggio di saluto del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, il fascicolo si articola in interventi di Romano ProdiGiuliano AmatoSandro GoziGiovanni TotiEmma BoninoAlessandro CavalliFranco PrausselloRoberta PinottiSergio CofferatiDaniela PredaGiovanni Maria Flick, Silvia GiuliniGuido LeviArianna Viscogliosi. Corredato da una sezione iconografica, è chiuso dalla lectio magistralis del presidente della Bce Mario Draghi (Scuola superiore Sant’Anna, Pisa, 15 dicembre 2018) e dal discorso di insediamento alla Presidenza del primo Parlamento europeo di Simone Veil (Strasburgo, 18 luglio 1979).

Programma 

Presentazione del volume “Fascismo e Antifascismo” di Alberto De Bernardi

Il 21 febbraio, a Genova nella sala del Consiglio Metropolitano di Palazzo Doria Spinola, alle ore 17.00, l’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea  “Raimondo Ricci”, con il patrocinio della Città Metropolitana di Genova, ha promosso e organizzato la presentazione del volume di Alberto De Bernardi, Fascismo e Antifascismo. Storia, memoria e culture politiche (Donzelli, 2018). Alla presenza dell’autore, ne discuteranno il direttore di “Storia e memoria” Carlo Rognoni, l’europarlamentare Sergio Cofferati e lo storico Luca Borzani.

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il libro

“Vi è oggi un uso semplificato e banalizzato, ma fortemente evocativo della storia, come chiave per capire i processi politici in corso, facendo perno sulla categoria di fascismo/antifascismo, dotata di una sua prepotente ricorsività e di una forza simbolica ineguagliabile; anzi di una costante attualità, perché in quella coppia di opposti si riassume tutta la lotta politica dell’Italia novecentesca fino ad oggi. Dietro questa forza però si nascondono molte debolezze: se ogni avversario di oggi non è altro che la reincarnazione di quello del passato, quale strategia si mette in campo per sconfiggerlo?”.

La vittoria elettorale della destra populista il 4 marzo 2018 ha sortito, tra gli altri, l’effetto di reintrodurre prepotentemente nel dibattito pubblico la parola “fascismo”, attribuendole una nuova attualità come esito possibile della crisi politica italiana e facendo riemergere, soprattutto nella sinistra, la chiamata alle armi sotto la bandiera dell’antifascismo. La contrapposizione fascismo/antifascismo, come non accadeva dagli anni di Tangentopoli, ha riassunto i caratteri di una chiave di lettura per il tempo presente, capace di proiettarsi anche in una dimensione europea. La forza di questo paradigma si traduce in una sovraesposizione dell’uso pubblico della storia, con costanti riferimenti alla Resistenza, alla crisi del 1920-1922, al duce, al razzismo, al neofascismo. La storia torna a essere – come in altre fasi critiche della vicenda repubblicana – uno strumento di lotta politica, con tutto il carico che questo comporta in termini di semplificazioni, strumentalizzazioni, rimozioni e a volte mistificazioni, che rischiano di inficiare la comprensione della realtà. Scopo di questo libro è fare chiarezza cercando di diradare la nebulosa di incrostazioni ideologiche e di false concettualizzazioni che innervano l’uso della storia nel dibattito pubblico e nella lotta politica. Torna no essenziali, a questo fine, i risultati più maturi della ricerca storica, che in questi ultimi anni ha elaborato nuove conoscenze e griglie interpretative del fascismo e dell’antifascismo, in grado di contrastare i forti rischi insiti in quel paradigma. Alberto De Bernardi ricostruisce l’itinerario storico nel quale questa coppia di opposti ha dominato la vita politica e civile dell’Italia, assumendo di volta in volta connotazioni e significati assai diversi. Si parte dalle origini, tra il 1920 e il 1924, in cui le due parole entrano nel lessico della politica italiana ed europea; si prosegue con gli anni trenta, l’epoca dell’egemonia del fascismo in Europa e della sconfitta dell’antifascismo; si passa poi agli anni tra il 1943 e il 1948 con il collasso del fascismo e la nascita della Repubblica fondata sulla Resistenza e sulla Costituzione antifascista; si ricostruisce lo scontro tra fascismo e antifascismo negli anni del terrorismo e dell’“attacco al cuore dello Stato”; per arrivare infine alla crisi della prima Repubblica, da cui prende le mosse una lunga fase dominata dal “post”, tra cui anche il post-fascismo e il post-antifascismo, alla ricerca irrisolta di una nuova identità repubblicana. Alla fine del percorso, il lettore avrà acquisito una preziosa “cassetta degli attrezzi”, utilissima per leggere il presente fuori dagli stereotipi, dai riflessi condizionati, dalle retoriche.

l’autore

Alberto De Bernardi è professore di Storia contemporanea all’Università di Bologna. È presidente di Refat, Rete internazionale per lo studio dei fascismi, autoritarismi, totalitarismi e transizioni democratiche. Tra le sue pubblicazioni recenti: Da mondiale a globale. Storia del XX secolo (B. Mondadori, 2008); Storia dell’Italia unita (con L. Ganapini, Garzanti, 2010); Un paese in bilico. L’Italia degli ultimi trent’anni (Laterza, 2014).