GIORNO DELLA MEMORIA 2017

Il tema della memoria, in particolare la ricerca sull’Olocausto del Lago Maggiore, Costituisce uno dei temi di approfondimento e ricerca curati dall’Istituto “Piero Fornara”.Per questa ragione, eventi legati al tema si svolgono tutto l’anno, (le celebrazioni del 2016 si sono svolte dal 23 settembre all’ 8 ottobre coinvolgendo diversi comuni e sono già previste iniziative fino ad aprile 2017), ma nel mese di gennaio si moltiplicano, anche in seguito alle richieste di scuole ed enti locali.

24 gennaio 2017 Ore 21.00, Antica casa Balsari, Piazza Martiri n° 16, Borgoticino (NO)

Memoria Polacca, con intervento dell’esperta ANNA SZWARC-ZAJAC, che illustrerà lo schema di intervento eliminazionista del Terzo Reich nei territori dell’Est Europeo.

L’iniziativa è sostenuta, oltre che dall’Istituto Fornara, dall’ANPI Sesto calende e dall’Antica Casa Balsari e si inserisce in un più ampio progetto di ricerca che mira a ricostruire e valorizzare la memoria del nostro territorio e i suoi legami con la storia europea.

La locandina della serata: giornata della memoria 2017 borgoticino rev

 

26 gennaio 2017

Ore 17, biblioteca civica Negroni di Novara, presentazione del libro Primo Levi. Io che vi parlo conversazione con Giovanni Tesio. Insieme all’autore intervengono Roberto Cicala e Giovanni Cerutti.

http://www.isrn.it/riprendono-i-giovedi-letterari-primo-levi-e-giovanni-tesio/

 

Come già nel 2015 e nel 2016 sono state organizzate diverse testimonianze di Franco Debenedetti Teglio, che sarà a Turbigo il 26 gennaio alle 21, alla scuola Fornara Ossola di Novara la mattina del 27. La sera del 27 Teglio interverrà in un incontro aperto alla cittadinanza al comune di Malnate (VA) e sarà all’Istituto Geymonat di Tradate (VA) la mattina del 28. A Turbigo sarà anche allestita la mostra curata dal testimone in collaborazione con le biblioteche civiche torinesi e l’amicizia ebraico cristiana di Torino “17 novembre 1938: lo Stato italiano emana le leggi razziali”

Maggiori informazioni sulla testimonianza di Franco Debenedetti Teglio, bambino nascosto e vittima, con la sua famiglia, delle leggi razziali italiane, a questo link CONTINUANO LE TESTIMONIANZE DI FRANCO DEBENEDETTI.

 

Per il 2017 si rinnova il progetto “Promemoria Auschwitz”, che vede al momento una cinquantina di adesioni e per il quale è iniziata la formazione dei partecipanti ( tutte le informazioni sul progetto in questo articolo: http://www.isrn.it/promemoria-auschwitz-2017/). In particolare, i ragazzi coinvolti incontreranno il Direttore Scientifico e la responsabile della sezione didattica per approfondimenti storici e per la preparazione all’incontro con Bogdan Bartnikowski, sopravvissuto ai Lager nazisti, autore di “Auschwitz-Birkenau: l’infanzia dietro il filo spinato” e della Direttrice della Casa editrice del Museum Auschwitz-Birkenau Jedwiga Pinderska-Lech, che saranno a Novara su invito del Lions Club e dell’amministrazione comunale il prossimo 11 gennaio. La formazione preparatoria al viaggio si concluderà a Meina domenica 29 gennaio con la visita alle pietre di inciampo e l’approfondimento curato dal nostro Istituto sulla storia dell’olocausto del Lago Maggiore.

Sono inoltre state organizzate lezioni e incontri di approfondimento con gli studenti delle scuole del territorio di competenza dell’Istituto a cura della sezione didattica, così come continuano le conferenza del progetto La Svastica allo Stadio Curato da Giovanni Cerutti

 

 

 

 

Continua a Meina la mostra sulle leggi razziali italiane

Per tutto il mese di settembre è ancora possibile visitare la mostra “17 novembre 1938 – Lo Stato Italiano emana le leggi razziali”, curata da Franco Debenedetti Teglio, allestita nello spazio lavanderia del Museo Chalet di Villa Faraggiana a Meina.

Nel settembre del 1943 nell’alto novarese erano presenti almeno un centinaio di ebrei appartenenti a tre diverse categorie: ebrei italiani residenti da tempo nelle diverse località; ebrei italiani sfollati da Milano, dalla Lombardia e da Torino a seguito dei bombardamenti e alloggiati nelle seconde case di loro proprietà, in affitto o in albergo; ebrei provenienti dall’estero (sia con cittadinanza italiana che con altro passaporto) e alloggiati soprattutto negli alberghi. Il gruppo più consistente di questi ultimi proveniva da Salonicco dove, nella primavera, era iniziata la deportazione in massa della comunità ebraica, con l’eccezione degli ebrei italiani che, con l’aiuto del Consolato italiano, poterono defluire verso Atene allora occupata dagli italiani.

Poco dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, le forze tedesche occuparono il territorio della provincia di Novara, che allora comprendeva anche l’attuale provincia del VCO. Sul lago la notte dell’11 settembre arrivò il 1º battaglione della Panzer-Division Waffen SS – LSSAH (Leibstandarte Adolf Hitler – Guardia del Corpo Adolf Hitler), che aveva già operato sul fronte dell’Europa orientale. Il comando venne installato all’Hotel Beaurivage di Baveno e vennero occupati i principali centri della costa piemontese del lago e dell’Ossola. Il rastrellamento degli ebrei iniziò a Baveno tra il 13 e il 14 settembre per proseguire nei giorni successivi in altre località. Furono in tutto 9 i comuni sul cui territorio si compì la strage: Arona, Baveno, Bée, Meina, Mergozzo, Novara, Orta, Stresa, Verbania e ad oggi sono 57 le vittime accertate, un numero che gli storici ritengono destinato a salire.

A Meina avvenne l’episodio più noto, ma anche più complesso: sedici ebrei ospiti dell’Hotel Meina vennero prima identificati e trattenuti per alcuni giorni in una stanza e poi, in due notti successive (22 e 23 settembre), uccisi e gettati con zavorre nel lago, ad alcune centinaia di metri di distanza del paese. Alcuni corpi affiorarono dopo il primo giorno e vennero riconosciuti da abitanti del luogo. Il padrone dell’albergo, Alberto Behar e la sua famiglia, di nazionalità turca, anche se ebrei, dopo l’arresto iniziale poterono salvarsi per l’intervento diretto del Console della Turchia, paese allora neutrale.

Le vittime Marco Mosseri, di anni 55; Ester Botton, di anni 52; Giacomo Renato Mosseri, di anni 22; Odette Uziel, di anni 19; Dino Fernandez Diaz, di anni 76; Pierre Fernandez Diaz, di anni 46; Liliana Scialom, di anni 36; Jean Fernandez Diaz, di anni 17; Robert Fernandez Diaz, di anni 13; Blanchette Fernandez Diaz, di anni 12; Raoul Torres, di anni 48; Valerie Nahoum, di anni 49; Vittorio Haim Pompas, di anni 31; Vitale Cori, di anni 26; Lotte Froehlich Mazzucchelli, di anni 38; Daniele Modiano, di anni 51, sono ricordate in una stele posta lungo la Statale del Sempione, in corrispondenza del luogo dove avvennero le uccisioni e in una seconda stele attualmente collocata all’interno del Parco della Fratellanza. Dal 2009 le scuole cittadine sono intitolate ai fratelli Fernandez Diaz. Nel 2015, sull’area dove sorgeva l’Hotel dove i 16 furono arrestati e da cui vennero prelevati per essere uccisi, l’artista tedesco Gunter Demnig ha  completato la posa delle Stolpersteine domenica 30 agosto 2015.

La mostra sulle leggi razziali resterà aperta venerdì, sabato, domenica ore 16/19 per tutto il mese di settembre. L’Istituto Storico della Resistenza Piero Fornara e il Comitato Unico di Garanzia del CNR, come organizzatori e patrocinanti l’iniziativa, hanno programmato incontri e visite guidate sui temi dell’esclusione, del razzismo e della convivenza civile. Sarà inoltre possibile organizzare incontri-testimonianza con Franco Debenedetti Teglio.

Organizzazione Comune di Meina, Istituto Storico della resistenza Piero Fornara, Comunità Riformata Lev Chadash, con il patrocinio del Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato resistenza e Costituzione della regione Piemonte, del Comitato Unico di Garanzia del CNR. L’iniziativa “posa delle pietre di inciampo” ha ottenuto la medaglia del Presidente della Repubblica.

 

Per maggiori informazioni: didattica@isrn.it

https://www.facebook.com/pages/Olocausto-del-lago-maggiore-le-pietre-del-ricordo/341422242719136?ref=hl

 

 

 

 

Posa Stolpersteine Settantaduesimo anniversario Olocausto Lago Maggiore

Continuano domenica 30  agosto 2015 le Celebrazioni per il Settantaduesimo anniversario dell’Olocausto del Lago Maggiore con il seguente programma:

 

Ore 10.30, Sala Consiliare comune di Meina, piazza Carabelli

L’artista Gunter Demnig parlerà del suo progetto e del significato delle Stolpersteine. La conferenza sarà tradotta e accompagnata da alcune proiezioni. Moderatore Giovanni Cerutti, Direttore Scientifico Istituto Storico Piero Fornara e sarà tradotta in consecutiva dal Dott. Stefano Apostolo

 

Ore 11,45

Meina,Piazzale Marconi-Imbarcadero

Posa pubblica delle pietre a cura dell’artista Gunter Demnig. Verranno posate le pietre di tutte le 16 vittime e aggiunta una pietra di spiegazione dell’eccezionalità di questa strage. La posa sarà accompagnata da letture e musiche della memoria a cura di Bruna Vero e Massimo Zanetti. Musiche e testi sono stati scelti dai due artisti in collaborazione con la sezione didattica dell’Istituto Fornara e della Comunità Lev Cadash di Milano facendo emergere il lato locale della vicenda e il lato universale della tragedia della persecuzione e dello sterminio del popolo ebraico nella prima metà del secolo scorso. Alcuni testi, infine, riprendono quelli presenti all’interno della mostra di Franco Debenedetti Teglio allestita al Museo Faraggiana, segnando una continuità fra i diversi eventi organizzati per le celebrazioni.

 

Ore 12,45

Cerimonia religiosa a cura della Comunità Lev Cadash di Milano

 

Per rendere il sito in cui avverrà la posa un vero luogo della memoria, sono stati predisposti dalla sezione didattica dell’Istituto Storico Piero Fornara tre pannelli esplicativi: uno sulle Stolpersteine, uno sulla storia dell’eccidio di Meina e uno sulle iniziative intraprese per la trasmissione della sua memoria a livello locale. I testi dei pannelli sono stati redatti da Elena Mastretta, le traduzioni  in inglese sono di S. Newman, quelle in tedesco di S. Apostolo- D. Syrovy, foto di Giacomo Pisani, Elena Mastretta e Barbara Dapas, che ha curato anche l’impostazione grafica.

“17 novembre 1938: lo Stato italiano emana le leggi razziali”

In occasione del giorno della memoria 2015, l’Istituto storico Piero Fornara, procedendo in una collaborazione avviata nel 2014 con la presentazione della mostra itinerante e della testimonianza  curate da Fanco Debenedetti Teglio, propone dal 13 gennaio all’11 febbraio, in sedi diverse, l’incontro con il testimone e  la visita alla mostra sulle leggi razziali italiane ideata e curata da testimone stesso.

L’esposizione, realizzata in collaborazione con la Provincia di Novara, il comune di Novara, il liceo Classico Carlo Alberto di Novara è curata nell’allestimento da Cynthia Burzi e gode del patrocinio delle biblioteche civiche torinesi, della Comunità Ebraica di Torino, dell’amicizia ebraico-cristiana di Torino

La mostra sarà visitabile il liceo Classico di Novara dal 27 gennaio al 5 febbraio  2015 secondo il seguente orario: 9/17 dal lunedì al venerdi

Giornata della memoria 2015-incontri con testimone

In occasione del giorno della memoria 2015, l’Istituto storico Piero Fornara, procedendo in una collaborazione avviata nel 2014 propone incontri per scuole e cittadini con Franco Debenedetti Teglio.

Franco incontrerà le scuole secondarie di secondo grado di Romentino-Novara il 28 gennaio 2015 dalle 9.30 alle 12.30 presso l’Istituto Paescal di Romentino

Presentazione attività di testimonianza per scuole e pubblico

L’intervento consiste nella narrazione da parte del testimone Franco Debenedetti Teglio della storia della sua famiglia e della sua prima e seconda infanzia vissuta nel terrore sotto le persecuzioni razziali italiane e francesi, con esiti drammatici per una parte dei parenti più vicini (deportazione senza ritorno) e conseguenze gravi anche molti anni dopo la guerra nella sua famiglia diretta.

La testimonianza non solo è molto coinvolgente sotto l’aspetto emozionale e significativa dal punto di vista storico, ma è anche arricchita da brevi messaggi, riflessioni e spunti di confronto con vicende, comportamenti umani e sociali presenti nella nostra attuale realtà culturale e nella nostra vita di tutti i giorni. Il racconto si dipana come una storia raccontata da un ragazzo ai suoi compagni, quindi non vengono riportati gli episodi più violenti e destabilizzanti. Si ricorre spesso all’ironia e a qualche episodio comico per allentare la tensione provocando risate liberatorie in aula.

L’attività di testimonianza è iniziata nel 2005 ed è andata gradualmente sviluppandosi, intensificandosi e arricchendosi di nuovi spunti, documenti e strumenti multimediali grazie all’interazione con gli allievi delle scuole, alla collaborazione degli insegnanti e altro pubblico adulto.

Partendo dalla testimonianza diretta, sviluppata con registro “narrativo-attoriale”, si sono aggiunti molti riferimenti a situazioni ed episodi dell’attualità: genocidi, emarginazioni, la paura dell’altro e l’emersione di nuovi fermenti razzisti in tutta Europa.

Negli interventi scolastici, alla conclusione della testimonianza viene suggerito agli insegnanti un ventaglio di “compiti” individuali o collettivi da proporre agli allievi: racconti, poesie, riflessioni, rendiconti giornalistici, disegni, tabelloni, fumetti, diari, canzoni, concerti, filmati, piccoli spettacoli, brevi sceneggiature e altro. È fornita un’ampia documentazione per lo svolgimento dei lavori che potranno essere inseriti in una mostra “da studente a studente”.

Gli interventi scolastici ad oggi hanno interessato tutte le classi dalla quarta elementare alla quinta superiore. Essi hanno coinvolto finora oltre 20.000 tra studenti e insegnanti italiani, in piccola parte anche francesi, e hanno prodotto alcune migliaia di lavori “di restituzione”.

informazioni: didattica@isrn.it

“17 novembre 1938 – Lo Stato Italiano emana le leggi razziali”

In occasione del giorno della memoria 2015, l’Istituto storico Piero Fornara, procedendo in una collaborazione avviata nel 2014 con la presentazione della mostra itinerante e della testimonianza  curate da Fanco Debenedetti Teglio, propone dal 13 gennaio all’11 febbraio, in sedi diverse, l’incontro con il testimone e  la visita alla mostra sulle leggi razziali italiane ideata e curata da testimone stesso.

L’esposizione, realizzata in collaborazione con il comune di Domodossola, è curata nell’allestimento da Cynthia Burzi e gode del patrocinio delle biblioteche civiche torinesi, della Comunità Ebraica di Torino, dell’amicizia ebraico-cristiana di Torino

La mostra sarà visitabile presso Casa4O, in piazza Fontana 5 a Domodossola fino al 23 gennaio 2015 secondo il seguente orario: 9-12/14-18.

Per Informazioni didattica@isrn.it

Giornata della memoria 2015-incontri con il testimone

In occasione del giorno della memoria 2015, l’Istituto storico Piero Fornara, procedendo in una collaborazione avviata nel 2014 propone incontri per scuole e cittadini con Fanco Debenedetti Teglio.

I primi incontri si svolgeranno a Domodossola il 15 e il 16 gennaio 2015 presso il teatro Galletti, le scuole Locali, la sede di Casa4O.

Presentazione attività di testimonianza per scuole e pubblico

L’intervento consiste nella narrazione da parte del testimone Franco Debenedetti Teglio della storia della sua famiglia e della sua prima e seconda infanzia vissuta nel terrore sotto le persecuzioni razziali italiane e francesi, con esiti drammatici per una parte dei parenti più vicini (deportazione senza ritorno) e conseguenze gravi anche molti anni dopo la guerra nella sua famiglia diretta.

La testimonianza non solo è molto coinvolgente sotto l’aspetto emozionale e significativa dal punto di vista storico, ma è anche arricchita da brevi messaggi, riflessioni e spunti di confronto con vicende, comportamenti umani e sociali presenti nella nostra attuale realtà culturale e nella nostra vita di tutti i giorni. Il racconto si dipana come una storia raccontata da un ragazzo ai suoi compagni, quindi non vengono riportati gli episodi più violenti e destabilizzanti. Si ricorre spesso all’ironia e a qualche episodio comico per allentare la tensione provocando risate liberatorie in aula.

L’attività di testimonianza è iniziata nel 2005 ed è andata gradualmente sviluppandosi, intensificandosi e arricchendosi di nuovi spunti, documenti e strumenti multimediali grazie all’interazione con gli allievi delle scuole, alla collaborazione degli insegnanti e altro pubblico adulto.

Partendo dalla testimonianza diretta, sviluppata con registro “narrativo-attoriale”, si sono aggiunti molti riferimenti a situazioni ed episodi dell’attualità: genocidi, emarginazioni, la paura dell’altro e l’emersione di nuovi fermenti razzisti in tutta Europa.

Negli interventi scolastici, alla conclusione della testimonianza viene suggerito agli insegnanti un ventaglio di “compiti” individuali o collettivi da proporre agli allievi: racconti, poesie, riflessioni, rendiconti giornalistici, disegni, tabelloni, fumetti, diari, canzoni, concerti, filmati, piccoli spettacoli, brevi sceneggiature e altro. È fornita un’ampia documentazione per lo svolgimento dei lavori che potranno essere inseriti in una mostra “da studente a studente”.

Gli interventi scolastici ad oggi hanno interessato tutte le classi dalla quarta elementare alla quinta superiore. Essi hanno coinvolto finora oltre 20.000 tra studenti e insegnanti italiani, in piccola parte anche francesi, e hanno prodotto alcune migliaia di lavori “di restituzione”.

informazioni: didattica@isrn.it

Giornata della Memoria 2015-incontri con testimone

In occasione del giorno della memoria 2015, l’Istituto storico Piero Fornara, procedendo in una collaborazione avviata nel 2014 propone incontri per scuole e cittadini con Franco Debenedetti Teglio.

Franco incontrerà le scuole secondarie di secondo grado di Novara e Provincia il 27 gennaio 2015 dalle 11 alle 14 presso il Liceo Classico Carlo Alberto di Novara il pubblico di Domodossola presso Casa4O alle 16.00 del 16 gennaio 2015. La sua testimonianza sarà introdotta da una riflessione sulle leggi razziali a cura di Giovanni Cerutti, direttore scientifico dell’Istituto Piero Fornara.

Presentazione attività di testimonianza per scuole e pubblico

L’intervento consiste nella narrazione da parte del testimone Franco Debenedetti Teglio della storia della sua famiglia e della sua prima e seconda infanzia vissuta nel terrore sotto le persecuzioni razziali italiane e francesi, con esiti drammatici per una parte dei parenti più vicini (deportazione senza ritorno) e conseguenze gravi anche molti anni dopo la guerra nella sua famiglia diretta.

La testimonianza non solo è molto coinvolgente sotto l’aspetto emozionale e significativa dal punto di vista storico, ma è anche arricchita da brevi messaggi, riflessioni e spunti di confronto con vicende, comportamenti umani e sociali presenti nella nostra attuale realtà culturale e nella nostra vita di tutti i giorni. Il racconto si dipana come una storia raccontata da un ragazzo ai suoi compagni, quindi non vengono riportati gli episodi più violenti e destabilizzanti. Si ricorre spesso all’ironia e a qualche episodio comico per allentare la tensione provocando risate liberatorie in aula.

L’attività di testimonianza è iniziata nel 2005 ed è andata gradualmente sviluppandosi, intensificandosi e arricchendosi di nuovi spunti, documenti e strumenti multimediali grazie all’interazione con gli allievi delle scuole, alla collaborazione degli insegnanti e altro pubblico adulto.

Partendo dalla testimonianza diretta, sviluppata con registro “narrativo-attoriale”, si sono aggiunti molti riferimenti a situazioni ed episodi dell’attualità: genocidi, emarginazioni, la paura dell’altro e l’emersione di nuovi fermenti razzisti in tutta Europa.

Negli interventi scolastici, alla conclusione della testimonianza viene suggerito agli insegnanti un ventaglio di “compiti” individuali o collettivi da proporre agli allievi: racconti, poesie, riflessioni, rendiconti giornalistici, disegni, tabelloni, fumetti, diari, canzoni, concerti, filmati, piccoli spettacoli, brevi sceneggiature e altro. È fornita un’ampia documentazione per lo svolgimento dei lavori che potranno essere inseriti in una mostra “da studente a studente”.

Gli interventi scolastici ad oggi hanno interessato tutte le classi dalla quarta elementare alla quinta superiore. Essi hanno coinvolto finora oltre 20.000 tra studenti e insegnanti italiani, in piccola parte anche francesi, e hanno prodotto alcune migliaia di lavori “di restituzione”.

informazioni: didattica@isrn.it