“Filmare la storia” nona edizione: le opere vincitrici e le premiazioni

Nel lontano 1970, agli albori dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Paolo Gobetti organizzò il corso Come la cinepresa documenta la storia, per formare giovani storici e insegnanti di storia a utilizzare con competenza la grande forza dell’immagine in movimento nel documentare e raccontare gli eventi storici.

Sono passati molti anni, Paolo Gobetti è scomparso da più di 15 anni: per ricordarlo per ricordare qualla sua straordinaria capacità di animare i giovani e di incitarli a usare la cinepresa e a conoscere a fondo, spassionatamente, senza retorica e senza pregiudizi, quello che le immagini sanno dire e raccontano, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, fondato, animato e fatto crescere da Paolo, ha intitolato a lui quattro premi del concorso Filmare la storia: i premi per le elementari, le medie, le medie superiori e il premio cortometraggi.

Oltre ai premi “Paolo Gobetti” il concorso assegna anche il premio per la miglior opera sulla Resistenza, attribuito da un giuria dell’Anpi della provincia di Torino, il premio “Città di Torino” e il premio “Regione Piemonte”.

Il concorso di video realizzati dalle scuole è giunto quest’anno alla sua nona edizione e ha visto più di 90 scuole partecipanti da tutta Italia. A proposito di provenienza, ci fa piacere rilevare che in questa occasione un’opera è stata iscritta al concorso dal liceo classico italiano della lontana Asmara: una novità che ci induce a pensare non solo a particolari sollecitazioni alla partecipazione da inviarsi per la prossima edizione alle numerose scuole italiane all’estero, ma anche a una possibile estensione del concorso alle scuole di altri paesi, a cominciare da alcuni dell’Unione europea e da alcuni di quelli da cui provengono gli immigrati in Italia, nuovi o futuri nostri concittadini.

 

Le opere premiate spaziano tematicamente dai valori dell’unificazione italiana (Unita comunque, premio “Paolo Gobetti” elementari) alle vicende della Seconda guerra mondiale in Abruzzo ( La guerra della gente comune, premio “Paolo Gobetti” superiori), dall’impatto delle leggi razziali in Italia (La stella di Sara, premio “Paolo Gobetti” medie) al dramma degli Internati militari (Primavera di bellezza, I.M.I. Una storia dimenticata, premio “25 aprile”), dalla singola scuola che racconta la sua storia (C’era una volta, premio “Città di Torino”) alla lavagna che racconta il Novecento (Alla scoperta del ’900, premio “Paolo Gobetti” cortometraggi), arrivando anche a toccare semidimenticate esperienze giovanili di lotta nella Torino degli anni Settanta (Disoccupate le strade dai sogni, premio “Regione Piemonte”).

Dal punto di vista espressivo, nella rosa di premi tutti i generi principali sono rappresentati: la ‘finzione’ (tre opere), il documentario (due) e l’animazione (altre due). I vincitori provengono da varie parti d’Italia, Torino e Piemonte, Emilia, Abruzzo, a cui, con le menzioni speciali (ben cinque) volute dalle giurie, si aggiungono il Veneto e Asmara.

Le premiazioni delle opere vincitrici e la consegna delle menzioni speciali avverranno giovedì 10 maggio dalle ore 15 nella sala proiezioni del Museo Diffuso della Resistenza con una cerimonia pubblica a cui parteciperanno con le giurie e la direzione del concorso l’assessore all’Istruzione della Provincia Umberto D’Ottavio, la consigliera del Consiglio della Provincia di Torino Caterina Romeo, l’Assessore all’Istruzione della Città di Torino Maria Grazia Pellerino e un rappresentante del Miur – Ufficio scolastico regionale del Piemonte.

Seguirà la proiezione delle opere vincitrici che verrà replicata venerdì 11 aprile dalle ore 16 nella stessa sala.