Presso la Biblioteca “Monticone” di Canelli, ne discuterà con il giornalista Fulvio Gatti, Mario Renosio, già direttore Israt e Vice Presidente dell’Anpi provinciale di Asti
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Esodo / Esodi. Ricerca, letteratura, comunicazione
Nell’ambito delle iniziative del Giorno del Ricordo 2019, sono presentati tre lavori che rappresentano altrettante chiavi d’entrata nel tema delle profuganze e, più in particolare, nella conoscenza dell’esodo giuliano dalmata, i cui primi contingenti giunsero a Torino settantadue anni fa. Si tratta di uno studio storiografico a più voci, di un volume di racconti della scrittrice polense Nelida Milani e di un graphic novel sull’esodo da Pola.
A presentarli, Patrizia Audenino (Università degli Studi di Milano), Enrico Miletto (Istoreto), Manfredi Toraldo (scuola di Comics)
Saluto istituzionale di Nino Boeti, Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte
Saluti di Antonio Vatta, Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Alessandro Bollo, Polo del 900
Coordina: Luciano Boccalatte (Direttore Istoreto)
I lavori presentati sono:
Una narrazione a lungo mancata Della diaspora giuliano-dalmata e degli altri esodi del Novecento alla luce del tempo presente, a cura di Riccardo Marchis, Seb 27, Torino 2019
La raccolta di racconti Lo spiraglio, di Nelida Milani Besa Editrice, Nardò 2017
Il graphic novel Anime in transito, ispirato alle vicende dell’esodo da Pola
Presso la Sala conferenze di Palazzo San Celso
Una narrazione a lungo mancata. Gli esodi del Novecento. In occasione del Giorno del Ricordo dell’esodo istriano, fiumano, dalmata
Il seminario è particolarmente rivolto al mondo scuola, a cui la legge istitutiva del Giorno del Ricordo assegna importanti compiti nell’opera di memoria e di conoscenza delle tragiche vicende delle foibe, dell’esodo e “della più complessa vicenda del confine orientale”.
Tra le ragioni di questa nuova occasione di confronto e di studio la convinzione degli organizzatori che l’esodo giuliano dalmata non costituisca, infatti, solo una proposta per rammemorare – doverosamente – la smemorata storia italiana sulle ragioni degli esuli, a lungo dimenticati ed emarginati, ma anche per affacciare nei curricula della scuola temi che attraversano l’intero secolo passato e mostrano con rinnovato vigore nel nuovo millennio la loro persistenza.
Analizzare il caso giuliano dalmata nel quadro dei grandi spostamenti di popolazione, che segnarono la fine della seconda guerra mondiale, risulta particolarmente utile per illustrare pagine della storia europea lasciate ai margini della conoscenza e dei libri di testo dei vari paesi coinvolti in tali fenomeni.
Il seminario si svolge a Torino presso il Liceo Massimo D’Azeglio, via Parini 8. Interventi di Guido Crainz, Università di Teramo, Stefano Gallo, Istituto di studi sulle società del Mediterraneo – Cnr, Enrico Miletto, Istoreto, Marcello Flores, Direttore scientifico Istituto nazionale Ferruccio Parri
Saluto istituzionale del Consiglio Regionale del Piemonte; Sergio Michelangelo Blazina, Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte; Antonio Vatta, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Coordina e Introduce Claudio Dellavalle, Presidente Istoreto.
Bora. Istria, il vento dell’esilio
Presentazione del volume di Anna Maria Mori e Nelida Milani, Bora. Il vento dell’esilio, Marsilio, Venezia 2018. Alla presenza di Anna Maria Mori e con interventi di Guido Crainz, Enrico Miletto e studenti delle scuole torinesi IIS Avogadro, Liceo D’Azeglio, Liceo Gioberti.
Saluti di Sergio Soave, presidente del Polo del ’900.
Il prezioso scambio epistolare tra le due Autrici, che costituisce il volume, mette in evidenza le varie forme di esilio che toccano a chi parte e a chi resta.
Nel libro due donne che per anni hanno avuto paura a guardarsi indietro, quasi avessero preso alla lettera la leggenda di Orfeo che proprio per aver guardato indietro fu punito dagli dei, provano a ripercorrere le loro vite, dolorose e ingiuste, uguali e diverse. Una di qua e l’altra di là, provano a sovrapporre le loro vite e si accorgono, con dolore, che combaciano perfettamente; soprattutto nel dolore.
Due vite parallele e parallelamente sradicate: una dalla propria casa, dalla propria terra e dalla propria gente; l’altra dalla propria lingua, dalle proprie abitudini e dalla propria gente che partiva.
La presentazione avviene a Torino, Polo del ’900, Aula didattica, via del carmine 14