Ombre d’Europa. Nazionalismi, memorie e usi politici della storia

MERCOLEDÌ 11 OTTOBRE ORE 17
BIBLIOTECA PASSERINI-LANDI, SALONE MONUMENTALE

OMBRE D’EUROPA
NAZIONALISMI, MEMORIE, USI POLITICI DELLA STORIA

Presentazione del libro di Guido Crainz, a cura di ISREC Piacenza. Dialoga con l’autore Paolo Fiori

Come immaginare il futuro dell’Europa dopo l’invasione dell’Ucraina che l’ha costretta a interrogarsi ancora sulla propria ragion d’essere e sul proprio ruolo?
E quale può essere l’impegno della cultura in questo scenario?
Per rispondere a queste domande é necessario interrogarsi a fondo sulle incrinature e sulle tensioni che avevano preso corpo già prima del 1989 e poi all’indomani di esso, nella difficile transizione dei paesi ex comunisti e nell’emergere di nazionalismi illiberali e antieuropei. Nazionalismi che portano la loro sfida su ogni terreno, con un massiccio e deformato «uso politico» della storia, che inizia fin dai banchi di scuola.
Questo libro vuole essere un grido di allarme e il richiamo a un impegno talora disertato.

“Alle radici delle guerre. Nuove riflessioni” – Corso di formazione e aggiornamento

In collaborazione con l’Istituto comprensivo “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Nizza Monferrato (At) continua la riflessione dell’Israt sulla guerra in Ucraina, cercando, attraverso un percorso storico, di ricostruirne le premesse, i contesti storici ed internazionali di riferimento.  Il corso di formazione e di aggiornamento per docenti è aperto a tutti gli interessati; è previsto nei giorni 6, 13 e 20 dicembre 2022 sempre dalle ore 17,30 ed è on line sulla piattaforma Zoom. Per iscrizioni ed informazioni: didattica@israt.it

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“Alle radici delle guerre” – Corso on line di formazione

Un corso di formazione on line per insegnanti, aperto anche a chi fosse semplicemente interessato a discutere, capire, riflettere insieme sulla storia contemporanea. Per iscrizioni: didattica@israt.it

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Calendario civile europeo

Dal 9 maggio 2020 sul canale youtube: IsrecPiacenza è disponibile la presentazione del libro

CALENDARIO CIVILE EUROPEO
I nodi storici di una costruzione difficile

di Angelo Bolaffi e Guido Crainz
(Donzelli, 2019)

Con la partecipazione degli autori

Introduce Carla Antonini direttrice isrec- Istituto storico dell’età contemporanea di Piacenza

Riprese e montaggio: La Videobottega

L’Europa a scuola

Nella primavera del 2020 realizzeremo la prima edizione del ciclo “L’Europa a scuola”, frutto di una nuova collaborazione con l’Ufficio di Milano del Parlamento europeo: si tratta di un percorso didattico sulla storia e le istituzioni europee rivolto a docenti, studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado.
Questa prima edizione si avvia in occasione dell’apertura della nuova legislatura europea 2019-2024 e costituisce un momento di approfondimento dei temi sui quali si concentrerà la Conferenza sul futuro dell’Europa, annunciata dai vertici delle istituzioni europee e alla quale sarà chiamata a partecipare, in molteplici forme, la società civile. Un’ottima occasione, quindi, per coinvolgere studenti e studentesse nella costruzione di una cittadinanza europea.
Questa nuova offerta formativa di Fondazione ISEC, rivolta a professori e studenti, si avvale della consulenza scientifica e della partecipazione di Bruno Marasà, per anni direttore dell’Ufficio a Milano del Parlamento europeo ed esperto di Unione europea.
In allegato trovate tutti i dettagli e le modalità di iscrizione.

Il corso è gratuito e verrà proposto nei mesi di marzo, aprile e maggio in date da concordare.
Il termine ultimo per le iscrizioni è domenica 9 febbraio 2020.
Info e iscrizioni: didattica@fondazioneisec.it

A scuola d’Europa. Corso di educazione civica europea (Formazione docenti)

Giovedì 21 novembre, alle 15,  si terrà presso l’Aula Manzi della Regione Emilia-Romagna (Viale Aldo Moro 50, Bologna) il primo incontro del corso “Educazione civica – A scuola d’Europa”, rivolto a docenti di scuole di ogni ordine e grado.

Interventi di:

Leonardo Draghetti, Direttore generale dell’ Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Stefano Versari, Direttore generale dell’ Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna

Giacomo Manzoli, Presidente dell’Istituto Storico Parri

L’incontro, a ingresso libero, prevede una lectio magistralis di Alberto De Bernardi (Unibo) dal titolo “Per una storia dell’Europa contemporanea”.

Presentazione del corso, dei temi e del workshop a cura di: Luisa Cigognetti, Agnese Portincasa e Filippo Ferrara (Istituto Storico Parri)

Ricordiamo ai docenti interessati all’intero corso che c’è tempo fino al 20 novembre 2019 per iscriversi ⏩https://url.emr.it/pv032u5c

Il corso è destinato ai docenti di scuole di ogni ordine e grado dell’Emilia-Romagna e si propone di supportare gli insegnanti nelle attività didattiche introdotte dalla nuova legge sull’educazione civica. E’ composto di 3 incontri in presenza e di attività di lavoro a distanza ed ha il riconoscimento del Miur di 24 ore, pari a 1 CFU.

Info: europedirect@regione.emilia-romagna.it

Quale memoria per l’Europa?

12 novembre 2019 ore 17
Casa della memoria
Via Federico Confalonieri 14, Milano

Quale memoria per l’Europa?

Una discussione sulla risoluzione del Parlamento europeo “Importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa”

Ne discutono
Prof. Guido Crainz, Prof. Filippo Focardi, Prof. Piero Graglia, on. Alessia Maria Mosca e Prof.ssa Antonella Salomoni

Presiede
Prof. Paolo Pezzino

 

Il 19 settembre 2019 il Parlamento europeo ha approvato a grandissima maggioranza la risoluzione intitolata “Importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa”. La risoluzione sottolinea l’”importanza vitale” che per l’”unità dell’Europa” rivestono la ”memoria delle vittime dei regimi totalitari” e il “riconoscimento del retaggio europeo comune dei crimini commessi dalla dittatura comunista, nazista e di altro tipo”. Rintraccia nel patto Ribbentrop-Molotov l’origine della seconda guerra mondiale, invita gli Stati membri a celebrare il 23 agosto come “Giornata europea di commemorazione delle vittime dei regimi totalitari” e a perseguire penalmente i responsabili dei crimini nazisti e comunisti. Chiede di istituire una “Giornata internazionale degli eroi della lotta contro il totalitarismo”; perora la creazione all’interno dell’Unione di una “cultura della memoria condivisa”, la quale “respinga i crimini dei regimi fascisti e stalinisti”, come strumento per “promuovere la resilienza alle moderne minacce alla democrazia”.

Fra tali minacce la risoluzione fa esplicito riferimento alla Russia di Putin, accusata di condurre una “guerra di informazione contro l’Europa democratica” attraverso l’esaltazione del “regime totalitario sovietico” e l’insabbiamento dei suoi crimini. Contro questo atteggiamento, la Commissione europea è invitata ad attivarsi, mentre la “società russa” è sollecitata “a confrontarsi col suo tragico passato”. La risoluzione contiene anche una netta condanna del “revisionismo storico” che riabilita il collaborazionismo filo-nazista ed esprime preoccupazione per i segnali di un “ritorno del fascismo” in Europa e per le crescenti espressioni di antisemitismo, razzismo e xenofobia.

La sua pubblicazione ha suscitato reazioni molto negative, soprattutto in alcuni paesi dell’Europa occidentale, come l’Italia e la Francia, in cui associazioni, storici e intellettuali legati alla tradizione della Resistenza antifascista hanno manifestato preoccupazione leggendo nella risoluzione la volontà di costruire la memoria comune dell’Europa su un modello antitotalitario che assimila i crimini del comunismo a quelli del nazismo, trascurando il ruolo fondamentale dell’Unione Sovietica nella sconfitta della Germania nazista.

Alcuni hanno rilevato uno spostamento del baricentro della memoria dell’Unione europea in direzione delle rivendicazioni avanzate dai paesi dell’Europa centrale e orientale, che da tempo invitano a fare i conti con il retaggio dei regimi comunisti. In questione è stato anche posto l’uso politico della risoluzione, rivolta esplicitamente contro la Russia di Putin.

Che cosa contiene davvero il testo della risoluzione? Da dove nasce? Quali sfide politiche e quali interessi si profilano dietro a questa presa di posizione del Parlamento europeo? E’ auspicabile una “memoria europea condivisa”? Quali contenuti essa potrebbe o dovrebbe avere? Quale ruolo ha la memoria della Resistenza e dell’antifascismo nell’Europa di oggi? Come affrontare il tema della memoria dei crimini del comunismo?

Sono questi alcuni degli interrogativi su cui l’Istituto nazionale Ferrruccio Parri ha chiamato a confrontarsi alcuni studiosi il 12 novembre 2019, a partire dalle ore 17, alla Casa della memoria di Milano.

Dove va l’Europa: sfide economiche e scenari politici

Dove va l’Europa: sfide economiche e scenari politici

Lunedì 20 maggio, ore 18
Fondazione Corriere della Sera
Sala Buzzati
via Balzan 3, Milano

Interventi di:
Emanuele Felice
docente di Economia applicata, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti e Pescara
Michele Salvati
professore emerito di Economia politica, Università degli Studi di Milano

coordina
Francesca Basso
Corriere della Sera

Ingresso con prenotazione

Prenota qui

Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti

15ª edizione del  seminario Giellismo e Azionismo. Cantieri aperti, un’iniziativa che l’Istoreto organizza con la Fondazione Avvocato Faustino Dalmazzo, con il sostegno e la collaborazione di molti altri enti e istituti di ricerca legati all’esperienza di Giustizia e Libertà e del Partito d’azione.

Ricerche, documenti, libri e dibattiti per parlare del nostro passato e interrogare il presente, alla vigilia delle elezioni europee.

I lavori del 17 maggio (Palazzo San Celso, Sala memoria delle Alpi), con l’intervento di numerosi studiosi da tutta Italia, sono dedicati  alla presentazione di ricerche in corso e novità archivistiche, quest’anno con una particolare attenzione alle immagini come strumento di narrazione e di autorappresentazione. Completano la prima giornata giornata le presentazioni dei volumi vincitori del Premio Giorgio Agosti 2019 (Giuseppe Filippetta, L’estate che imparammo a sparare. Storia partigiana della Costituzione, Feltrinelli 2018) e del Premio Faustino Dalmazzo 2018 (Alessio Bottai, Tra amicizia e solidarietà antifranchista. Giorgio Agosti, Franzo Grande Stevens e José Martínez, FrancoAngeli 2018, dodicesimo titolo della collana editoriale “Testimoni della libertà”).

La seconda giornata dei lavori (Palazzo San Celso, Sala conferenze), “La galassia azionista alla prova dell’Europa” , si articola tra storia e attualità. A un momento introduttivo, di analisi da un punto di vista storico e giuridico dei progetti europei elaborati dagli azionisti e del loro lascito nella effettiva costruzione europea, segue la tavola rotonda “Un’identità per l’Unione europea”, i cui partecipanti sono chiamati a riflettere – ciascuno con la specificità del proprio punto di vista professionale e culturale – su ciò che oggi può definire un’identità comune e un nuovo slancio ideale per un’Europa non appiattita su una dimensione semplicemente tecnocratica.

Programma 2019

Per saperne di più

Le parole di Ventotene. Ernesto Rossi: il progetto di Europa unita

Le parole di Ventotene. Ernesto Rossi: il progetto di Europa unita

Milano  –  Piazza Venticinque Aprile 8  –  Cinema Anteo (Sala President)  

11 maggio 2019  –  9:30-12:00 

proiezione documentario di Marco Cavallarin, Marco Mensa e Elisa Mereghetti.
Musica di Paolo Fresu.

A seguire Tavola rotonda con

Ernesto Borghi
Marco Cuzzi
Pier Virgilio Dastoli
Diana De Marchi
Gabriele Nissim
Milena Santerini
Roberto Sommella

modera Simone Campanozzi