Dalla Liberazione alla Repubblica – Festa della Repubblica 2020

Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea

“Raimondo Ricci”

Festa della Repubblica 2020

Libertà, Cultura, Civiltà

 Dalla Liberazione alla Repubblica

1° giugno 2020 ore 18.30

Genova
Teatro della Corte Ivo Chiesa

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Proroga 12 marzo – Concorso La nuova Europa: un nuovo umanesimo tra arte e memoria-Primo Premio “Luciano Bolis”

Nell’ambito dell’iniziativa Memoria storica, cittadinanza e innovazione civica. Progetto per le nuove generazioni il 15 dicembre 2018 l’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci”, in collaborazione con l’Accademia ligustica di Belle arti e Europe Direct di Genova, ha bandito un concorso d’arte intitolato La nuova Europa: un nuovo umanesimo tra arte e memoria-Primo Premio “Luciano Bolis. Al concorso, ideato e coordinato da Gianluca Mambilla, saranno ammesse fino al 12 marzo 2019 le iscrizioni di studenti delle scuole secondarie di secondo grado e under 20 e studenti universitari, d’Accademia e di scuole d’arte e under 35. Diciotto opere, differenti per tipologia e tecnica di realizzazione e per area tematica, saranno selezionate dal Comitato scientifico e organizzatore e verranno esposte nella sala Liguria di Palazzo Ducale dal 19 al 25 marzo. L’inaugurazione della mostra avrà luogo il 19 marzo, mentre la premiazione e l’assegnazione del primo premio ILSREC “Luciano Bolis” si terranno il 21 marzo nell’ambito di un incontro-dibattito di approfondimento sui temi e gli argomenti oggetto del concorso.

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La nuova Europa: un nuovo umanesimo tra arte e memoria pone al centro il tema della cittadinanza europea e della democrazia, quali risposte culturali ai rigurgiti del razzismo e alle chiusure nazionalistiche e ci interroga sul ruolo di un’Europa intesa non come visione retorica ma come luogo concreto di creazione del “futuro”. Il premio è intitolato a Luciano Bolis, partigiano, medaglia d’argento al Valor militare, europeista, fondatore dell’Istituto, e viene consegnato a Genova, città medaglia d’oro della Resistenza, laboratorio che ha visto nascere alcune tra le più significative avanguardie artistiche italiane nel corso del Novecento –  tutt’oggi culla di un ancor vivo, ancorché forse misconosciuto, fermento culturale –, e luogo emblematico per contribuire a restituire centralità al messaggio sociale, di testimonianza attiva e di cambiamento di cui l’Arte deve essere portatrice.

Per il concorso (regole di ammissione, tipologia d’opera, tecnica di realizzazione, aree tematiche, caratteristiche del premio, ecc.), si rimanda al bando allegato

La rinascita dell’Italia democratica e il processo di costruzione dell’Unione Europea

 

 

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La rinascita dell’Italia democratica e il processo di costruzione dell’Unione Europea è il titolo di un ciclo di lezioni magistrali che, a partire dal 15 ottobre 2015, si terrà a Genova nella Sala consiliare della Città Metropolitana di Palazzo Doria Spinola, alle ore 17.00.

Organizzato dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea con il patrocinio del Consiglio regionale Assemblea legislativa della Liguria e della Città metropolitana di Genova, e in collaborazione con l’Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia, il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Genova e l’Ufficio scolastico regionale per la Liguria, l’iniziativa è rivolta alla società civile, ai docenti delle scuole medie e superiori, agli studenti degli istituti superiori e agli universitari. Ai docenti e agli studenti partecipanti al ciclo di incontri sarà rilasciato l’attestato di frequenza.

Il ciclo di incontri prenderà in esame il periodo storico del dopoguerra, mettendo a fuoco non solo le dinamiche politiche, sociali, ideali dell’Italia repubblicana, impegnata nell’opera di ricostruzione morale e materiale di un Paese profondamente segnato dalle ferite della guerra e dai retaggi della dittatura fascista, ma anche il clima internazionale dominato dalle logiche della Guerra fredda e il percorso finalizzato alla costruzione dell’unione europea.

Per il programma degli incontri e i relatori si veda il depliant allegato

Antonio Gibelli inaugura “la Repubblica delle Idee 2015″ a Genova

 SIAC Cornigliano Genova_ anni Trenta_Fondazione Ansaldo

Giovedì 4 giugno, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, alle ore 17.00, Antonio Gibelli inaugurerà “la Repubblica delle idee 2015”, il Festival de “la Repubblica” che si terrà a Genova fino al 7 giugno.

La conferenza, dal titolo Genova 1943-1945. Figure e scritture di resistenza, sarà un omaggio a Genova, città della Resistenza. Una ricostruzione non «della resistenza con la “r” maiuscola ma di molte resistenze. Di un profilo della città, della sua vita in quegli anni cruciali, attraverso le vicende personali di alcuni protagonisti: uomini e donne che furono travolti dagli avvenimenti, li fronteggiarono ciascuno a suo modo e lasciarono tracce scritte della loro esperienza: tracce epistoriali, diaristiche, memorialistiche che in qualche caso rappresentarono esse stesse una forma di resistenza».

 

Per maggior informazioni: http://www.repubblica.it/la-repubblica-delle-idee/genova2015/  

 

Foto Archivio Fondazione Ansaldo_Genova

 

 

Genova 1943-1945. Occupazione tedesca, fascismo repubblicano, Resistenza_ presentazione volume ILSREC

 

Il 23 aprile, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, alle ore 17.30, l’ILSREC, in collaborazione con il Consiglio regionale Assemblea Legislativa della Liguria, il Comune di Genova e il Dipartimento di Scienze Politiche della Scuola di Scienze sociali dell’Università di Genova, ha  presentato il volume collettaneo Genova 1943-1945. Occupazione tedesca, fascismo repubblicano, Resistenza, curato da Maria Elisabetta Tonizzi e Paolo Battifora ed edito per i tipi di Rubbettino editore.

Dopo l’introduzione del Presidente ILSREC Giacomo Ronzitti e di Maria Elisabetta Tonizzi, Direttore scientifico ILSREC e docente alla Scuola di Scienze Sociali dell’Università di Genova, hanno preso la parola Paolo Battifora, Coordinatore scientifico ILSREC e Giovanni Battista Varnier, Vice Presidente ILSREC e docente nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Genova.  

Per i saluti conclusivi è intervenuto il Sindaco di Genova Marco Doria.

A conclusione dell’incontro, Fiamma Mangini ha donato all’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea tredici opere della serie Disegni sulla Resistenza (1975, inchiostri su carta, cm 70×100) del padre Attilio che andranno a costituire il Fondo “Attilio Mangini”.

 

In occasione del 70° anniversario della Liberazione, l’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea ha promosso la pubblicazione del volume Genova 1943-1945. Occupazione tedesca, fascismo repubblicano, Resistenza, frutto del lavoro di ricerca che ha impegnato per circa due anni un gruppo di storici dell’ILSREC.

  Genova 1943-1945A fronte di una storiografia sulla Resistenza, militare e politica, in Liguria e nell’entroterra genovese, ormai piuttosto ricca, è mancato invece fino ad ora uno studio concentrato esclusivamente sulla città e riguardante non soltanto la Resistenza urbana ma l’intero spettro delle forze sul campo. Il volume è composto da sette saggi divisi in due parti. Nella prima, intitolata Attori, sono raccolti cinque contributi dedicati rispettivamente: all’occupazione tedesca e alla Repubblica sociale (Paolo Battifora); alla Resistenza politica (Guido Levi), alle azioni di guerriglia urbana dei Gruppi di azione patriottica (Franco Gimelli); agli Alleati (Maurizio Fiorillo) e al ruolo svolto dalla Chiesa genovese (Giovanni B. Varnier). Nella seconda parte, intitolata Eventi, sono invece trattate la deportazione politica e di lavoro (Irene Guerrini e Marco Pluviano) e la deportazione razziale (Chiara Dogliotti). La ricognizione di una vasta gamma di fonti primarie scritte e orali, alcune precedentemente non utilizzate con sistematicità, ha permesso non soltanto una più approfondita e aggiornata messa a fuoco dei temi predetti, ma anche la ricostruzione fattuale e critica di aspetti non ancora oggetto di analisi storiografica.

L’opera è stata realizzata con il contributo del Consiglio regionale Assemblea legislativa della Liguria.

 http://www.store.rubbettinoeditore.it/genova-1943-1945.html

 

scarica l’invito Genova 1943-1945

“Buchenwald, un lager con una storia molto particolare. Riflessioni e testimonianza di Gilberto Salmoni”

Lunedì 16 febbraio, a Palazzo Doria Spinola-Salone del Consiglio Provinciale, alle ore 17.00, nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, si terrà l’incontro “Buchenwald, un lager con una storia molto particolare. Riflessioni e testimonianza di Gilberto Salmoni”, a cura da ANED Sezione di Genova, in collaborazione con ILSREC, Goethe-Institut Genua e Città Metropolitana di Genova.

Con Gilberto Salmoni, Presidente dell’ANED Sezione di Genova, interverranno Roberta Canu, Direttrice del Goethe-Institut Genua, e Giacomo Ronzitti, Presidente dell’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.

 Il Lager di Buchenwald (1937-1945) presenta molte singolari particolarità, cominciando dal suo nome che avrebbe dovuto essere Ettersberg.

Dai nove mesi di permanenza nel lager ho notato diversi aspetti, che lo rendono abbastanza differente dagli altri lager nazisti, pur essendoci anche molti punti in comune.

Questo lager ha avuto una storia complessa e un’evoluzione nel tempo. In Germania è considerato il campo più importante per la deportazione tedesca.

Chi è sopravvissuto enfatizza l’importantissimo ruolo del Comitato Clandestino di Resistenza del quale facevano parte tutte le nazioni che avevano loro internati nel lager, quasi un’anticipazione dell’Europa unita.

Ma ci sono ancora altri aspetti interessanti che, senza pensare di esaurire i punti di osservazione possibili, potranno dare un’idea di quello che è stato quel luogo (Gilberto Salmoni).

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Gilberto Salmoni è nato a Genova il 15 giugno 1928. Il padre Gino, vice direttore dell’Ispettorato provinciale di agricoltura, con la madre Vittorina e la figlia Dora, fu deportato a Auschwitz: tutti e tre furono uccisi immediatamente dopo l’arrivo. All’età di 16 anni, Gilberto fu catturato e tradotto a Buchenwald con il fratello Renato (uno dei dirigenti del Comitato Clandestino di Resistenza del campo). Laureato in ingegneria e in psicologia, nel 1994 è stato fra i fondatori dell’Associazione Alzheimer Liguria. E’ Presidente della sezione genovese dell’ANED e svolge una intensa attività di testimonianza soprattutto nelle scuole. È autore di numerosi volumi, tra i quali Una storia nella Storia. Ricordi e riflessioni di un testimone di Fossoli e Buchenwald (a cura di A. M. Mori, Torino 2005; Genova 2013), Sorvolando la Torah e la Bibbia: dialogo di un nonno con il Padreterno per interposta persona (Genova 2002), Coerenza e coraggio: italiani in guerra (Genova 2005), Memoria: un telaio infinito. Dialogo su un mondo tutto da scoprire (con pres. di R. Levi Montalcini, Genova 1993).

Rosario Fucile, deportato politico_ Una riflessione attuale a cento anni dalla nascita

 Rosario Fucile

Giovedì 29 gennaio, a Palazzo Doria Spinola, alle ore 17.00, l’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, in collaborazione con Aned Sezione di Genova e con la Citta Metropolitana di Genova, ha reso omaggio alla figura di Rosario Fucile a cento anni dalla nascita. All’incontro, moderato da Giovanni Battista Varnier, Vicepresidente ILSREC,  sono intervenuti Cristina Lodi, consigliere della Citta Metropolitana di Genova, Giacomo Ronzitti, Presidente ILSREC, Gilberto Salmoni, Presidente della Sezione genovese dell’ANED e Paolo Battifora, Coordinatore del Comitato scientifico ILSREC. Rosario Fucile, deportato politico. Una riflessione attuale a cento anni dalla nascita?, Giornata in memoria del Presidente della sezione genovese dell?Aned,Giovedì 29 gennaio - ore 17.00 - Palazzo Doria Spinola - Salone del Consiglio Provinciale, Largo E. Lanfranco, 1A cura di Ilsrec, in collaborazione con Aned.

Nel corso della cerimonia Giacomo Ronzitti ha conferito al figlio, Giuseppe Fucile, la medaglia dell’Istituto ligure per la storia della Resistenza.               

Rosario Fucile, deportato politico. Una riflessione attuale a cento anni dalla nascita?, Giornata in memoria del Presidente della sezione genovese dell?Aned,Giovedì 29 gennaio - ore 17.00 - Palazzo Doria Spinola - Salone del Consiglio Provinciale, Largo E. Lanfranco, 1A cura di Ilsrec, in collaborazione con Aned.

 

Rosario Fucile (Messina 26/11/1914-Genova 5/2/2001), si trasferì a Genova a diciassette anni e lavorò come saldatore ai cantieri navali del Tirreno. Antifascista, dopo l’8 settembre 1943, entrò nella Resistenza militando nei GAP. Dopo gli scioperi del 1944, le minacce di ritorsioni e il clima di violenza subiti dai gappisti nelle officine lo indussero a recarsi a Porto Maurizio (IM) nella speranza di evitare la cattura. Ma, ironia della sorte, fu arrestato proprio a Porto Maurizio e condotto nel carcere di Imperia. Trasferito a Marassi nella famigerata Aula IV, da Genova venne caricato su un treno insieme ad altri compagni con destinazione Bolzano. Fu deportato a Dachau e successivamente a Buchenwald, dove fu internato nel sottocampo di Bad Gandersheim e trascorse tutta la sua prigionia fino all’aprile del 1945, quando riuscì a scappare durante la marcia della morte condotta dalle SS.

Nel giugno del 1945 il ritorno a Genova per Rosario Fucile e per altri ex deportati significò la fondazione dell’ANED, associazione della quale è stato presidente per più di vent’anni. Per tutta la vita ha vissuto tenendo alti gli ideali della Resistenza e si è dedicato alla Testimonianza della Deportazione per trasmettere la pagina di storia della Shoah alle giovani generazioni e rispettare l’impegno assunto tacitamente con chi non era tornato e non poteva fare nulla per ricordare il proprio sacrificio. Ha affidato la sua “memoria di sopravvissuto” al volume Dachau: matricola n.113305. Buchenwald: matricola n.94453 (scritto con Marina Picasso, Genova 1995) e, con l’amica Liana Millu, vicepresidente dell’ANED, ha documentato le vicende di deportazione della popolazione ligure in Dalla Liguria ai campi di sterminio (Genova, 1978).

Tra le sue attività, si segnala la fondazione e la direzione del Centro anziani  “La Rotonda” di Genova Quinto, ancora oggi luogo di aggregazione per i cittadini.

“Ho avuto la fortuna di vivere con lui e conoscere i suoi compagni di lotte, uomini e donne che pur essendo sempre impegnati in prima linea non hanno mai cercato la soddisfazione personale ed hanno contribuito a costruire giorno dopo giorno la Democrazia.  Per loro la citazione piu’ giusta è quella di Italo Calvino: “Tutti gli uomini sono uguali di fronte alla morte ma non di fronte alla storia.” (Giuseppe Fucile)

 

 

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16 giugno 1944_ La deportazione degli operai dalle fabbriche genovesi

L’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, in collaborazione con CGIL, CISL, UIL Genova e Liguria, Associazione “Gruppo 16 giugno 1944”,  ANPI Comitato Provinciale di Genova, Aned-Sezione di Genova e con il patrocinio della Provincia di Genova, ha organizzato una giornata in ricordo della deportazione degli operai delle fabbriche genovesi, nell’occasione del 70° anniversario.

La giornata si aprirà, alle ore 11.00, con la deposizione di una corona di alloro alla “Pressa” della SIAC di Campi e proseguirà nel pomeriggio, a Palazzo Doria Spinola-Sala Consiliare della Provincia di Genova (ore 15.00), con un convegno al quale interverranno, dopo i saluti della autorità e dei promotori e l’introduzione di Giacomo Ronzitti, Presidente ILSREC, Claudio Dellavalle (Università di Torino), Paolo Battifora (ILSREC) e Annamaria Furlan (Segretario confederale CISL).

Si allega brochure con il programma completo

 Invito 16 giugno 2014