ARGOMENTI “DIFFICILI A SCUOLA” E NELL’ETA’ FORMATIVA: IL CASO DELLA SHOAH”

Argomenti “difficili” a scuola e nell’età formativa: La Shoah

 

Corso di formazione con esonero dal servizio e sostituzione [1]

lunedì 10 ottobre 2016 ore 10-17

Via Corti, 12 Milano Area della Ricerca Milano 1 del CNR Sala Expo

 

Il Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah (d.P.C.M. 22.06.2015; d.P.C.M. 27.10.2015) propone di mettere al centro delle riflessioni per il Giorno della Memoria i «fenomeni del razzismo, del pregiudizio e della xenofobia, della discriminazione e della repulsione per il diverso».

Nella data dedicata al ricordo della Shoah, siamo tutti colpiti da trasmissioni e manifestazioni che riguardano lo sterminio degli ebrei di Europa. Malgrado le indicazioni ministeriali, alcuni presidi ed insegnanti scelgono di ignorare le celebrazioni lasciando però i bambini più piccoli ed i giovani più fragili esposti a immagini angoscianti, a incubi ed a interiorizzazioni che minano il loro rapporto col mondo degli adulti, vissuto come violento e persecutorio, mentre i media possono portare a una sovraesposizione della componente spettacolare di questi temi con sovrabbondanza di violenza, angoscia, lutto e abbandono

Diventa allora imperativo per gli adulti sia non evitare gli argomenti difficili, (non solo la Shoah), sia apprendere un linguaggio che consenta loro di capire come “squarciare le tenebre” ed accompagnare per mano i giovani in un cammino di speranza e fiducia che li guidi nelle scelte morali che prima o poi dovranno compiere nel loro percorso di vita.

Per queste ragioni

  • Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità ed il Contrasto ai Fenomeni Discriminatori (CUG) del CNR – expertise sulla catena “preconcetto-persecuzione” e sulla composizione dei conflitti
  • Istituto Storico per la resistenza “Piero Fornara” – Expertise storica sulla Shoah in Italia
  • Sinagoga Lev Chadash – Associazione per l’Ebraismo Progressivo – expertise usi e tradizioni ebraiche
  • Yad Vashem – Ente israeliano per la Memoria della Shoah – Expertise sulle metodologie di insegnamento della Shoah

Avvalendosi di esperti in grado di affrontare il tema della Shoah da diversi punti di vista

(Giovanni Cerutti: Direttore Scientifico dell’Istituto storico per la resistenza “Piero Fornara”; Rita Chiappini: docente e referente italiana di Yad Vashem, Anna Lavatelli: Scrittrice, Autrice pluripremiata di testi per l’infanzia e membro ICWA, Aldo Luperini: neurobiologo già direttore dei corsi di formazione manageriale del CNR, Elena Mastretta: Insegnante e graduate Yad Vashem, responsabile sezione didattica e formazione di insegnanti ed educatori Istituto storico“Piero Fornara”, Rossana Ottolenghi: Psicoterapeuta sistemica – figlia di sopravvissuti alla Shoah, Carlo Riva: Storico – Presidente dell’Associazione per l’Ebraismo Progressivo – Lev Chadash)

Organizzano

una giornata di studi dedicata a insegnanti di ogni ordine e grado di scuola,insegnanti / educatori di religione, Educatori che intendono affinare la capacità di affrontare argomenti a forte impatto emotivo con ragazzi e/o col pubblico. Psicologi, allo scopo di fornire gli strumenti utili per adottare linguaggi adatti e modalità d’intervento funzionali a proporre ai giovani la trattazione e la riflessione su argomenti difficili, evitando però di suscitare quegli stati di angoscia e shock che nel bambino, nel giovane in età evolutiva e spesso nel pubblico indifferenziato possono scatenare reazioni di evitamento, chiusura e rifiuto.

[1] L’’INSMLI (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia) e la rete degli Istituti storici associati sono soggetti accreditati presso il Ministero della Pubblica Istruzione per la formazione e l’aggiornamento dei docenti. Per gli insegnanti la partecipazione all’iniziativa è autorizzata ai sensi degli artt. 64 e 67 CCNL 2006/2009 del Comparto Scuola, in quanto organizzata da soggetto accreditato alla formazione (DM23/05/02 e DM 08/06/2005) con esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi e come formazione e aggiornamento dei Dirigenti Scolastici ai sensi dell’art. 21 del CCNL 2002-2005 dell’Area V.

PROGRAMMA INIZIATIVE I LUOGHI, LA MEMORIA, IL FUTURO 2016

Per il secondo anno consecutivo, grazie al coordinamento del Comitato 25 aprile e dell’Associazione Quanto Basta per Ghevio e Silvera, il comune di Meina organizza un ricco cartellone di appuntamenti che accompagneranno i cittadini dal 28 febbraio 2016 alla Liberazione, alternando presentazioni di libri, spettacoli teatrali, mostre, proiezioni e riproponendo, dopo il successo della precedente edizione, la fiaccolata da Ghevio a Montrigiasco la sera del 24 aprile.

Le associazioni, gli enti e le amministrazioni comunali che hanno deciso di aderire con sostegno o patrocinio alle celebrazioni sono quest’anno ancora più numerose, segno di una rinnovata presa di coscienza di questo importante snodo nella formazione della Repubblica Italiana.

Hanno dato il patrocinio i comuni di: Arona, Belgirate Colazza, Invorio, Lesa, Massino Visconti, Paruzzaro, Pisano

Gli eventi sono stati organizzati in collaborazione con: ANPI sede locale, Centro Filippo Buonarroti Milano, Circolo ARCI di Silvera, Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea nel novarese e nel Verbano Cusio Ossola “Piero Fornara”, Il Vergante.com

L’anteprima della mostra Catalogna Bombardata, si è svolta il 28 febbraio 2016 alle 14.30 presso la Sala polivalente di Ghevio, piazza Pierino Manni. La mostra verrà inaugurata ufficialmente il 4 marzo p.v. alle 21 presso lo spazio Lavanderia del Museo Chalet Villa Faraggiana a Meina con interventi di Giovanni Cerutti, Direttore Scientifico ISRN e Fabio Minazzi, ordinario di Filosofia teoretica presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi dell’Insubria e direttore del Centro Internazionale Insubrico.

Il calendario delle attività  è disponibile qui: https://www.facebook.com/events/1693322574281869/1695090154105111/.
Maggiori informazioni sui siti www.isrn.it e www.mostracatalognabombardata.it

PROGRAMMA INIZIATIVE GIORNATA DELLA MEMORIA 2016 ISRN

In occasione della Giornata della Memoria 2016, l’Istituto Storico Piero Fornara ha programmato diverse iniziative e ne supporta, attraverso patrocinio o collaborazione, altre, tutte consultabili nel dettaglio nel calendario sotto riportato,  che potrà essere implementato nei prossimi giorni. Sul sito www.isrn.it l’aggiornamento è completo.

8 gennaio 2016

Franco Debenedetti Teglio incontra gli studenti della Primaria Fratelli Diaz a Meina.

Giacomo Pisani ha scritto un interessante articolo su questa mattinata http://ilvergante.com/2016/01/19/giornata-della-memoria-2016-gli-eventi-dedicati-alla-shoah-sul-vergante/

 

9 gennaio 2016, ore 9.00

Sala Casorati della Provincia, Novara, secondo incontro di formazione dei partecipanti al progetto Promemoria_A.

 

13 gennaio-5 febbraio 2016

Percorsi didattici “Cibo e memoria” nelle scuole primarie di primo grado di Novara, a cura di Elena Mastretta.

 

17 gennaio 2016

Stresa, ore 15.00

Cerimonia Commemorativa del Cap. GIULIANO NICOLINI, Medaglia d’Argento al Valor Militare
Internato Militare Italiano (IMI), Nicolini è uno dei 44 ufficiali eroi di Unterlüss. Dopo la cerimonia per la posa della pietra d’inciampo (Stolpersteine) di fronte all’abitazione del Cap. Nicolini Strada Privata adiacente a Piazza Possi da parte dell’artista Gunter Demnig in  Municipio (Sala Canonica) ci saranno interventi e testimonianze sulla figura del Cap. Giuliano Nicolini. Con la partecipazione di Giovanni Cerutti.

trovate qui maggiori informazioni: http://dimenticatidistato.com/2015/12/19/pietra-dinciampo-per-il-capitano-nicolini/

 

12-19 gennaio 2016

Interventi didattici sul tema della memoria presso le scuole d Venegono (VA) a cura di Elena Mastretta.

 

20 gennaio 2016, ore 14.30

Istituto comprensivo di Momo, secondo incontro di formazione per docenti “insegnare la Shoah” a cura di Elena Mastretta.

 

11 febbraio 2016

Franco Debenedetti Teglio incontra gli studenti delle scuole primarie di Novara

 

26 gennaio 2016

Milano,  inaugurazione mostra fotografica Invito-Milano, che dal 26 gennaio al 26 febbraio 2016 si terrà presso l’Area di Ricerca del CNR – Milano Uno in Via Corti, 12 (Città Studi). Il Comitato Unico di Garanzia del CNR (CUG), che ne è Organizzatore, intende accostare alla Mostra una serie di incontri e dibattiti sui temi della Shoah in particolar modo rivolti ai giovani che frequentano il quartiere. L’installazione fotografica della Mostra è stata realizzata da Enzo Catalano. La sua sensibilità artistica unita ad una fedele e rispettosa riproduzione fotografica dei luoghi e degli oggetti hanno consentito alla Mostra di ottenere l’autorizzazione all’utilizzo dei testi originali della guida ufficiale del Museo di Auschwitz e la Mostra ha in passato ricevuto il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Presentazione del 26 gennaio 2016 a cura di Giovanni Cerutti, con patrocinio dell’Istituto Storico Piero Fornara e successivo supporto all’iniziativa della sezione didattica dell’Istituto

 

27 gennaio 2016

Domodossola, ore 10.00

Fontana della Pace di Largo Caduti Lager Nazisti

Cerimonia in onore delle vittime della deportazione con la partecipazione di Giovanni Cerutti

Domodossola, ore 11.00

Casa 40 – piazza Fontana

Inaugurazione mostra “Resistenza Europea”

La mostra rimarrà aperta negli orari 9.00/12.00 – 14.00/18.00, con ingresso libero

Domodossola, ore 17.00

Casa 40 – piazza Fontana

Conferenza sul tema “Resistenza Europea” a cura di Giovanni Cerutti

Manifesto Domodossola GDM2016,

 

27 gennaio 2016

Unione dei comuni collinari del Vergante

Le celebrazioni si svolgeranno secondo il seguente programma:                                     

Ore 9,30 ritrovo presso  il palazzo  municipale di Meina

trasferimento a piedi presso il cippo del Parco della Fratellanza in Via Sempione dove  si terrà una breve cerimonia

visita alle “pietre d’inciampo” posate presso l’area dell’ex Hotel Vittoria, in Piazza Marconi

trasferimento dei ragazzi partecipanti con scuolabus al Comune di Belgirate per assistere alla proiezione di un film dedicato al tema della memoria

 

28 gennaio 2016

Novara. Rossana Ottolenghi Luperini, figlia di Rachel Behar, sopravvissuta all’Olocausto del Lago Maggiore e di Pier Paolo Ottolenghi, salvato con i genitori  Amerigo Ottolenghi e Wanda Tedeschi da Sisto Gianaroli (1895-1977) e la moglie Alberta Seruti Gianaroli (1908-1990) originari rispettivamente di Pavullo e Serramazzoni, che per questo gesto sono stai riconosciuti Giusti tra le Nazioni,  incontrerà studenti, cittadinanza e partecipanti al progetto  Promemoria_A 2016 in un ben tre incontri.

Nella mattinata, dalle 10.00 alle 13.00, presso l’Auditorium del Liceo Bellini di Baluardo Lamarmora si alterneranno gli oltre 400 studenti delle secondarie di secondo grado cittadine che si sono prenotati per ascoltarla e al pomeriggio si svolgerà nella sala conferenze dell’IIS Nervi  l’incontro aperto alla cittadinanza. Come da tradizione, ci saranno anche i partecipanti del progetto Pro_Memoria Auschwitz,che ampliano la loro formazione assistendo a questa giornata. La relatrice sarà accompagnata nello svolgimento delle diverse conferenze da Giovanni Cerutti, Aldo Luperini, Elena Mastretta, Davide Tamagnini

 

28 gennaio 2016

Oleggio, ore 21, Teatro Civico

Oleggio Giornata memoria_2016

 

 

29 gennaio 2016

Arona, ore 10.30

Incontro con gli studenti delle scuole cittadine sulla figura di Anna Frank, a cura di Elena Mastretta.

Locandina Giorno Memoria Arona 2016 (def)

 

29 gennaio 2016

Novi Ligure, ore 10.00, Centro Culturale “G. Capurro” biblioteca Civica, presentazione del testo di Giovanni Cerutti La Svastica allo Stadio.

giorno-memoriaNoviL2016_web

 

29 gennaio 2016

Pisano, sala Polivalente, ore 18.15
I comuni di Colazza, Meina e Pisano ospitano l’autore/attore Martin Stigol con uno short dello spettacolo ” A cavallo di uno scherzo” per avviare un dibattito con il pubblico sul tema della Shoah. Incontro moderato da Elena Mastretta.

locandina evento:  a cavallocandina per pisanodefinitivo

 

30 gennaio 2016

Maccagno, Auditorium, ore 16.15

Rappresentazione dello spettacolo “A cavallo di uno scherzo” http://progettozattera.com/spettacoli-e-animazioni/a-cavallo-di-uno-scherzo/. Con il Patrocinio dell’ Assessorato alla cultura dei Comuni di Malnate, Comune di Varese, Comune di Maccagno Pino e Veddasca, Fondazione Cariplo, Rete Convergenze, Unicef Varese, Unesco Nazionale, Utopia e Istituto Storico Piero Fornara.

Elena Mastretta accompagnerà l’attore Martin Stigol in un percorso di riflessone con il pubblico dopo lo spettacolo.

 

3 febbraio 2016

Domodossola, 10.30

Civico Teatro Galletti

Conferenza riservata agli studenti sul tema “Ponti contro muri. Guerra ed emigrazioni nel mondo contemporaneo” con lo storico Gaetano Dato

Manifesto Domodossola GDM2016

 

11 febbraio 2016

Franco Debenedetti Teglio incontra gli studenti delle scuole primarie di Novara

 

12-18 febbraio 2016

Viaggio della memoria dei partecipanti al progetto Pro_Memoria Auschwitz

Incontro con Angelo Del Boca – il gusto della libertà

VENERDÌ 30 OTTOBRE  Ore 17, Spazio Eventi Libreria Lazzarelli, Galleria di via Rosselli Incontro con il pubblico a partire da

Nella notte ci guidano le stelle. La mia storia partigiana (Mondadori)
Introduce Giovanni A. Cerutti, Direttore Scientifico Istituto Storico della resistenza e della società contemporanea nel novarese e nel Verbano Cusio Ossola “Piero Fornara”

Angelo Del Boca è nato nel 1925 a Novara, scoperto narratore da Italo Calvino (Dentro mi è nato l’uomo è il titolo d’esordio presso Einaudi nel 1947), è il maggiore storico del colonialismo italiano. Prese parte alla Resistenza nelle formazioni di Giustizia e Libertà. È stato il primo studioso italiano a denunciare le atrocità compiute dalle truppe italiane in Libia e in Etiopia anche ricorrendo all’impiego di armi chimiche. Il diario giovanile pubblicato ora parla di marce, pioggia, neve, fame, freddo, sonno, paura, vergogna, e di nostalgia di casa, di ricordi d’infanzia, di foto, occhi e sorrisi di ragazze che accendono la fantasia e il desiderio, di qualche bacio rubato, di una irresistibile e pervasiva sete di amore e normalità. «Io non combatto per la mia patria, combatto per mia madre, per rivedere il suo viso”

Presentazione volume sul genocidio armeno

Meina, 18 settembre 2015

LA MEMORIA DEI GENOCIDI: le nuove generazioni e l’eredità della memoria”

Ore 18.00, Museo Chalet di Villa Faraggiana, Strada Statale del Sempione

presentazione del libro autobiografico Haigaz chiamava: “Mikael… Mikael…” di Michel Mikaelian, con postfazione di Davide Meghnagi.

Ne discutono Alessandro Litta Modignani, giornalista,curatore del testo e nipote dell’Autore scampato al genocidio degli armeni del 1915, Rossana Ottolenghi, psicoterapeuta, figlia di Becky Behar, sopravvissuta alla strage di ebrei a Meina del 1943, con il Direttore dell’Istituto Storico Fornara Giovanni Cerutti.

Il 2015 è l’anno del centenario della strage del popolo armeno perpetrata dai turchi: uno dei momenti più bui del secolo scorso spesso dimenticato o addirittura negato.

All’epoca dei fatti l’autore era adolescente: nel 1915 la sua vita fu sconvolta dalla deportazione armena.  Nella narrazione sono riportati fatti, spesso molto crudi, riferiti con dolente precisione, a partire da quello evocato nel titolo: durante la fuga dopo avere visto morire la madre, non riuscendo più ad accudire neanche a se stesso è costretto ad abbandonare il fratellino di due anni. Immediate le forti analogie fra questa narrazione, il celebre romanzo di Antonia Arslan La masseria delle allodole, le numerose testimonianze dei sopravvissuti che, pur provenendo da località diverse, convergono nel narrare vicende e circostanze analoghe, a dimostrazione del carattere intenzionale di quella che fu la “soluzione” del problema armeno adottata dal governo dei Giovani Turchi per ottenere uno Stato etnicamente “pulito”, a smentita di quanto anche recentemente affermato, in polemica anche con Papa Francesco, dal governo turco di Recep Tayyip Erdoğan.

l’Autore, Michel Mikaelian (1901-1984), scampato allo sterminio del 1915, completa gli studi ed inizia la carriera medica in Etiopia, presso la “Compagnie du Chemin de Fer Franco-Ethiopien” ad Addis Abeba. Viene arruolato dalla Francia, suo Paese d’adozione, e raggiunge le Forze Armate della Francia Libera del generale De Gaulle . Fonita la guerra fu, per un ventennio, il responsabile medico del porto di Marsiglia. Il libro, edito da “Libri Liberi” nel 2015,è stato tradotto da Alessandro Litta Modignani, che rende omaggio con la curatela del testo alla “parte armena” della sua famiglia.

Nell’ambito delle iniziative organizzate dal Comune di Meina, dalla Comunità Ebraica Riformata Lev Chadash e dall’Istituto Storico Piero Fornara per le celebrazioni del Settantaduesimo anniversario dell’uccisione di sedici ebrei presenti nel territorio meinese nel settembre 1943, occuparsi del genocidio armeno è parso il naturale contributo alla conoscenza e all’affermazione della verità sui crimini contro l’umanità e sull’impegno delle attuali generazioni nel far sì che la memoria sia una valida guida per affrontare le sfide del presente. La riflessione sul genocidio armeno permette anche di tratteggiare il legame che si stabilisce nel corso del novecento tra la costruzione delle identità nazionali e la violenza perpetrata sulle minoranze etniche e culturali. L’elaborazione di interpretazioni storiche stabili e diffuse appare come l’unica strada percorribile, nel momento in cui viene meno la presenza dei testimoni diretti di quelle vicende.

Organizzano l’evento: Comune di Meina, Istituto Storico Piero Fornara, Comunità Lev Cadash, Biblioteca Civica Don Candido Tara

Maggiori informazioni sezione didattica Istituto Storico Piero Fornara: didattica@isrn.it  www.isrn.it

https://www.facebook.com/pages/Olocausto-del-lago-maggiore-le-pietre-del-ricordo/341422242719136?ref=hl

 

 

Continua a Meina la mostra sulle leggi razziali italiane

Per tutto il mese di settembre è ancora possibile visitare la mostra “17 novembre 1938 – Lo Stato Italiano emana le leggi razziali”, curata da Franco Debenedetti Teglio, allestita nello spazio lavanderia del Museo Chalet di Villa Faraggiana a Meina.

Nel settembre del 1943 nell’alto novarese erano presenti almeno un centinaio di ebrei appartenenti a tre diverse categorie: ebrei italiani residenti da tempo nelle diverse località; ebrei italiani sfollati da Milano, dalla Lombardia e da Torino a seguito dei bombardamenti e alloggiati nelle seconde case di loro proprietà, in affitto o in albergo; ebrei provenienti dall’estero (sia con cittadinanza italiana che con altro passaporto) e alloggiati soprattutto negli alberghi. Il gruppo più consistente di questi ultimi proveniva da Salonicco dove, nella primavera, era iniziata la deportazione in massa della comunità ebraica, con l’eccezione degli ebrei italiani che, con l’aiuto del Consolato italiano, poterono defluire verso Atene allora occupata dagli italiani.

Poco dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, le forze tedesche occuparono il territorio della provincia di Novara, che allora comprendeva anche l’attuale provincia del VCO. Sul lago la notte dell’11 settembre arrivò il 1º battaglione della Panzer-Division Waffen SS – LSSAH (Leibstandarte Adolf Hitler – Guardia del Corpo Adolf Hitler), che aveva già operato sul fronte dell’Europa orientale. Il comando venne installato all’Hotel Beaurivage di Baveno e vennero occupati i principali centri della costa piemontese del lago e dell’Ossola. Il rastrellamento degli ebrei iniziò a Baveno tra il 13 e il 14 settembre per proseguire nei giorni successivi in altre località. Furono in tutto 9 i comuni sul cui territorio si compì la strage: Arona, Baveno, Bée, Meina, Mergozzo, Novara, Orta, Stresa, Verbania e ad oggi sono 57 le vittime accertate, un numero che gli storici ritengono destinato a salire.

A Meina avvenne l’episodio più noto, ma anche più complesso: sedici ebrei ospiti dell’Hotel Meina vennero prima identificati e trattenuti per alcuni giorni in una stanza e poi, in due notti successive (22 e 23 settembre), uccisi e gettati con zavorre nel lago, ad alcune centinaia di metri di distanza del paese. Alcuni corpi affiorarono dopo il primo giorno e vennero riconosciuti da abitanti del luogo. Il padrone dell’albergo, Alberto Behar e la sua famiglia, di nazionalità turca, anche se ebrei, dopo l’arresto iniziale poterono salvarsi per l’intervento diretto del Console della Turchia, paese allora neutrale.

Le vittime Marco Mosseri, di anni 55; Ester Botton, di anni 52; Giacomo Renato Mosseri, di anni 22; Odette Uziel, di anni 19; Dino Fernandez Diaz, di anni 76; Pierre Fernandez Diaz, di anni 46; Liliana Scialom, di anni 36; Jean Fernandez Diaz, di anni 17; Robert Fernandez Diaz, di anni 13; Blanchette Fernandez Diaz, di anni 12; Raoul Torres, di anni 48; Valerie Nahoum, di anni 49; Vittorio Haim Pompas, di anni 31; Vitale Cori, di anni 26; Lotte Froehlich Mazzucchelli, di anni 38; Daniele Modiano, di anni 51, sono ricordate in una stele posta lungo la Statale del Sempione, in corrispondenza del luogo dove avvennero le uccisioni e in una seconda stele attualmente collocata all’interno del Parco della Fratellanza. Dal 2009 le scuole cittadine sono intitolate ai fratelli Fernandez Diaz. Nel 2015, sull’area dove sorgeva l’Hotel dove i 16 furono arrestati e da cui vennero prelevati per essere uccisi, l’artista tedesco Gunter Demnig ha  completato la posa delle Stolpersteine domenica 30 agosto 2015.

La mostra sulle leggi razziali resterà aperta venerdì, sabato, domenica ore 16/19 per tutto il mese di settembre. L’Istituto Storico della Resistenza Piero Fornara e il Comitato Unico di Garanzia del CNR, come organizzatori e patrocinanti l’iniziativa, hanno programmato incontri e visite guidate sui temi dell’esclusione, del razzismo e della convivenza civile. Sarà inoltre possibile organizzare incontri-testimonianza con Franco Debenedetti Teglio.

Organizzazione Comune di Meina, Istituto Storico della resistenza Piero Fornara, Comunità Riformata Lev Chadash, con il patrocinio del Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato resistenza e Costituzione della regione Piemonte, del Comitato Unico di Garanzia del CNR. L’iniziativa “posa delle pietre di inciampo” ha ottenuto la medaglia del Presidente della Repubblica.

 

Per maggiori informazioni: didattica@isrn.it

https://www.facebook.com/pages/Olocausto-del-lago-maggiore-le-pietre-del-ricordo/341422242719136?ref=hl

 

 

 

 

Posa Stolpersteine Settantaduesimo anniversario Olocausto Lago Maggiore

Continuano domenica 30  agosto 2015 le Celebrazioni per il Settantaduesimo anniversario dell’Olocausto del Lago Maggiore con il seguente programma:

 

Ore 10.30, Sala Consiliare comune di Meina, piazza Carabelli

L’artista Gunter Demnig parlerà del suo progetto e del significato delle Stolpersteine. La conferenza sarà tradotta e accompagnata da alcune proiezioni. Moderatore Giovanni Cerutti, Direttore Scientifico Istituto Storico Piero Fornara e sarà tradotta in consecutiva dal Dott. Stefano Apostolo

 

Ore 11,45

Meina,Piazzale Marconi-Imbarcadero

Posa pubblica delle pietre a cura dell’artista Gunter Demnig. Verranno posate le pietre di tutte le 16 vittime e aggiunta una pietra di spiegazione dell’eccezionalità di questa strage. La posa sarà accompagnata da letture e musiche della memoria a cura di Bruna Vero e Massimo Zanetti. Musiche e testi sono stati scelti dai due artisti in collaborazione con la sezione didattica dell’Istituto Fornara e della Comunità Lev Cadash di Milano facendo emergere il lato locale della vicenda e il lato universale della tragedia della persecuzione e dello sterminio del popolo ebraico nella prima metà del secolo scorso. Alcuni testi, infine, riprendono quelli presenti all’interno della mostra di Franco Debenedetti Teglio allestita al Museo Faraggiana, segnando una continuità fra i diversi eventi organizzati per le celebrazioni.

 

Ore 12,45

Cerimonia religiosa a cura della Comunità Lev Cadash di Milano

 

Per rendere il sito in cui avverrà la posa un vero luogo della memoria, sono stati predisposti dalla sezione didattica dell’Istituto Storico Piero Fornara tre pannelli esplicativi: uno sulle Stolpersteine, uno sulla storia dell’eccidio di Meina e uno sulle iniziative intraprese per la trasmissione della sua memoria a livello locale. I testi dei pannelli sono stati redatti da Elena Mastretta, le traduzioni  in inglese sono di S. Newman, quelle in tedesco di S. Apostolo- D. Syrovy, foto di Giacomo Pisani, Elena Mastretta e Barbara Dapas, che ha curato anche l’impostazione grafica.

Visita alla Baita della libertà

 

Vista alla baita della Libertà degli studenti delle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto Comprensivo del Vergante nell’ambito del progetto “Settanta volte Libertà”, in collaborazione con l’IC Vergante, i comuni di Meina, Lesa, Belgirate. Sarà possibile approfondire in un luogo della memoria significativo per il nostro territorio una storia di resistenza particolare, combattuta da un georgiano e da un lesiano fuori dalla loro Patria in nome di comuni ideali.

Conferenza a cura del Direttore Scientifico dell’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea nel novarese e nel  Verbano Cusio Ossola Piero Fornara, coordinamento progetto a cura della sezione didattica

Svastica allo Stadio

Continua il ciclo di conferenze curate dal direttore Scientifico dell’Istituto Giovanni Cerutti presso le scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia di Novara

6 marzo IT Nervi

17 marzo IT Nervi

20 marzo scuola secondaria primo grado di Boca

 

“FRANCA” IL LUME DELLA CEVOLA – LA VITA,LA GUERRA, I PARTIGIANI

20 marzo, Invorio, ore 17.00

Presso la “Sala Curioni” presentazione del libro:

“FRANCA” IL LUME DELLA CEVOLA – LA VITA,LA GUERRA, I PARTIGIANI

moderatore Dott. Nicola Fonzo, Dirigente dell’Ist. Comprensivo del Vergante

Saluti dei Sindaci di Invorio e Paruzzaro

Intervengono:
Giovanni A. Cerutti, a cura del Direttore Scientifico dell’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea nel novarese e nel Verbano Cusio Ossola Piero Fornara.
Lorenzo e Giulia Borelli, autori del testo
I Rappresentanti del consiglio comunale dei ragazzi