8 Settembre 1943: Voci e storie dall’Astigiano

“80 anni dopo : Voci e storie dall’Astigiano”. A ottant’anni dall’8 settembre 1943  Nicoletta Fasano e Mario Renosio ricostruiranno, attraverso testimonianze inedite, il dramma dei soldati astigiani internati in Germania. Organizzano L’Associazione Culturale -La Stele di Nettuno-, l’Israt e il Comune di Roatto (At)

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I militari italiani nei lager nazisti – Presentazione del libro di Avagliano e Palmieri

Mario Avagliano, Marco Palmieri, I militari italiani nei lager nazisti. Una resistenza senz’armi (1943-1945) (ed. Il Mulino, 2020)

La storia degli IMI (internati militari italiani) è la storia dei circa 650mila soldati che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, furono catturati e deportati dai tedeschi. L’offerta di aderire alle SS o alla repubblica di Salò ed essere rimpatriati fu accettata solo da una piccola parte; la massa scelse di rimanere prigioniera nei lager, come autentico atto di resistenza. Grazie a una ricchissima mole di diari, lettere e testimonianze dirette, edite e ancor più inedite, il libro ne racconta la vicenda complessiva, dalla cattura alla liberazione e al ritorno, scoprendo anche aspetti poco noti della violenza nei lager, nei campi di lavoro coatto e di punizione, del loro bagaglio di ideali e di umanità, del rapporto con la popolazione civile e con le donne. Una pagina a lungo trascurata e sottovalutata recuperata qui, attraverso le voci dei protagonisti, in un quadro vivido e dettagliato.

Presentazione del volume giovedì 30 gennaio, alle ore 18, presso la sede dell’Istituto Storico Parri, via Sant’Isaia 18 – Bologna

Mario Avagliano dialoga con Luca Bottura, Federico Chiaricati, Rossella Ropa, Silvana Vialli e Bruno Vialli.

Interventi di Giacomo Manzoli, Fabrizio Tosi e Anna Cocchi.

Ingresso libero.

“Matite sbriciolate. Gli internati militari italiani. Un testimone, un album, una storia comune”

In collaborazione con il Comune di Villanova d’Asti Antonella Bartolo Colaleo presenterà il suo libro “Matite Sbriciolate” (Rubettino Editore).

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Giorno della Memoria 2019

  • 14 gennaio, Nuoro

Le leggi razziali italiane 1938-2018: bilancio di un anniversario. Lectio magistralis del prof. Paolo Pezzino, presidente Istituto nazionale Ferruccio Parri – Rete degli Istituti Storici della Resistenza e dell’Età contamporanea

Organizzazione: Consorzio Universitario di Nuoro, Istituto Nazionale Ferruccio Parri, ISTASAC.

Aula Magna Consorzio Universitario di Nuoro;

  • 18 gennaio, Nuoro

Gli Internati Militari Italiani nei Lager tedeschi – storie di sardi. Conferenza di Marina Moncelsi, presidente ISTASAC:

Organizzazione: Libera Università della Terza Età – Nuoro; ISTASAC.

Biblioteca CCIAA, Nuoro;

  • 26 gennaio, Nuoro

Celebrazione del Giorno della Memoria. Cerimonia ufficiale di conferimento delle Medaglie di Onore ad ex IMI.

Organizzazione: Prefettura di Nuoro, in collaborazione con ISTASAC. Relazione di Marina Moncelsi, presidente ISTASAC.

Sala Riunioni Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura, ore 10.30.

  • 27 gennaio, Oristano

Celebrazione del Giorno della Memoria.

Organizzazione: Comune di Oristano, ANPI-Comitato provinciale di Oristano, CGIL, ISTASAC

Proiezione del film Monsieur Batignole (Gérard Jugnot, 2002): presentazione e commento di Marina Moncelsi, presidente ISTASAC

Hospitalis Sancti Antoni, ore 17.00.

  • 29 gennaio, Osilo

Celebrazione Giorno della Memoria.

Organizzazione: Comune di Osilo, Istituto Comprensivo di Osilo; in collaborazione con ANPI-Comitato provinciale di Nuoro, Movimento Omosessuale Sardo, ISTASAC.

Sala Canonico Liperi, ore 18.30.

  • 8 febbraio, Siniscola

Le leggi razziali nella scuola fascista. Lezione di Marina Moncelsi, presidente ISTASAC.

Organizzazione: ITCG L.Oggiano – Siniscola; in collaborazione con ISTASAC.

ITCG Oggiano, ore 11.00.

 

L’ISTASAC collabora al progetto Viaggi della Memoria – Promemoria Auschwitz, realizzato in partenariato tra ARCI Sardegna e l’associazione Deina di Torino.

Tra i mesi di gennaio e marzo proseguirà l’attività di laboratorio sull’internamento dei militari italiani 1943-1945, svolta con gli studenti del Liceo Scientifico Enrico Fermi di Nuoro, con la supervisione scientifica e didattica dell’ISTASAC.

Gli IMI di Zeithain. Storia e memoria del Lazarettlager dello Stalag IV B di Mühlberg

In occasione della pubblicazione del volume curato per Istoreto da Cristian Pecchenino Gli IMI di Zeithain. Storia e memoria del Lazarettlager dello Stalag IV B di Mühlberg (ArabaFenice, 2019) una riflessione sugli internati militari con particolare attenzione al Lazarett Lager dove morirono oltre 800 italiani a cui si restituisce oggi storia e memoria. Marco Terzetti (presidente Anei – Perugia) ne discute con l’autore.

Con questo terzo volume l’Istituto prosegue il filone di ricerca e di raccolta di fonti sull’internamento militare. Cristian Pecchenino, attraverso fonti inedite, ricostruisce una vicenda di resistenza e testimonianza “con il corpo” a lungo poco ricordata. A Zeithain, in Sassonia, un Lager dove erano già morti migliaia di prigionieri sovietici, giunsero nell’ottobre 1943 militari italiani feriti e malati, accompagnati da personale medico, a cui si aggiunsero presto migliaia di altri internati militari stremati dal lavoro coatto. In quello che  i tedeschi consideravano un “ospedale militare” oltre 800 di essi trovarono la morte per fame e malattie. La ricerca e la pubblicazione sono state rese possibili dal sostegno della figlia di un ufficiale medico là internato, la professoressa Augusta Possevini.

Scheda del volume

La presentazione si svolge a Torino, presso la Sala conferenze del Polo del ’900

I soldati che dissero no. Le vicende di Antonio Viviani Internato Militare Italiano

Presentazione del libro I soldati che dissero no. Le vicende di Antonio Viviani Internato Militare Italiano, a cura dell’autrice e figlia Ida Viviani.

La storia degli internati militari italiani attraverso le testimonianze dei figli e tre esempi diversi: il soldato Antonio Viviani presentato dalla figlia Ida, il Sottotenente Guido Amoretti (scopritore della scala di Pietro Micca) presentato dalla figlia Carla e il Maggiore Enrico Ramella (futuro Comandante della Regione Militare Nord-Ovest) presentato dal figlio Agostino. Saluti di Nino Boeti, Pensiero Acutis e Luciano Boccalatte. Premessa di Cristian Pecchenino, Modera il Generale. Franco Cravarezza. L’incontro si svolge a Torino, presso la sede dell’Istoreto, via del Carmine13.

Un lager ai piedi dei Carpazi. Gli internati militari italiani nello Stalag 327 di Przemyśl (1943-1944)

Presentazione del volume di Victoria Musiołek-Romano (ArabAFenice, 2018).  Saluti istituzionali: Nino Boeti, Presidente del Consiglio Regionale, Ulrico Leiss,  Console onorario di Polonia, Claudio Castello, Sindaco di Chivasso, Franco Cravarezza, Presidente di Assoarma Torino, Pensiero Acutis, Presidente Anei Torino.

Gianni Oliva e Krystyna Jaworska  discutono con l’autrice  che attraverso documenti inediti dagli archivi polacchi e italiani, ha ricostruito una pagina poco nota dell’internamento militare italiano. La ricerca è stata sostenuta dalla Città di Chivasso, gemellata con Przemyśl, e dal Comitato Resistenza e Costituzione. E’ stata  pubblicata in occasione del centenario dell’indipendenza polacca. Coordina Luciano Boccalatte, direttore Istoreto. L’incontro si svolge a Torino, presso la sede del Consiglio regionale del Piemonte, via Alfieri 15.

Scheda del volume

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Im Märkischen sand / Nella sabbia di Brandeburgo

Venerdì 20 ottobre 2017, 18.30
ZONA K
via Spalato, 11 – 20124 Milano (MM5 Isola)
ingresso libero

Presentano il documentario Im Märkischen sand (Nella sabbia di Brandeburgo):
Giovanni Scirocco, storico, Istituto Nazionale FERRUCCIO PARRI
Nina Mair, regista
Matthias Neumann, regista

23 APRILE 1945 IN UNA CAVA DI SABBIA
a Treuenbrietzen (Brandeburgo)

Soldati della Wehrmacht fucilano 127 internati militari italiani.
Una strage dimenticata che riemerge dopo decenni.
Il documentario dei registi Katalin Ambrus, Nina Mair e Matthias Neumann è un viaggio nella violenza dimenticata, nel silenzio della colpa e nella responsabilità verso la storia.
Dopo la capitolazione del re e di Badoglio dell’8 settembre 1943 650.000 soldati italiani furono deportati nei campi di lavoro forzato: 50.000 non tornarono.

 

“No. Storia di un rifiuto”. Spettacolo teatrale di Giacomo Vallozza. Produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo.

Sabato 28 gennaio 2017 ore 18.00, a Bastia del Castello di Torre, Pordenone, si svolgerà lo spettacolo teatrale “NO. STORIA DI UN RIFIUTO” scritto e interpretato da Giacomo Vallozza e prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo con il patrocinio dell’Anpi di Pescara.
L’evento è organizzato dall’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, sezione provinciale di Pordenone, dal Circolo Arci di Cordenons, l’Associazione Media Naonis di Pordenone, in collaborazione con l’Istituto friulano per la storia del movimento di Liberazione di Udine. Introduzione storica di Monica Emmanuelli direttrice dell’IFSML.
Giacomo Vallozza, autore e attore dello spettacolo teatrale “NO. Storia di un rifiuto” dice: “Questo lavoro nasce dalla convinzione che l’internamento di 600mila militari italiani nei campi di concentramento nazisti, in seguito all’armistizio dell’8 settembre, fu un atto che si configurò nel tempo, nei modi e nell’animo come una scelta morale (quindi politica) che segnò la nascente repubblica del dopoguerra, le diede forza e luce, determinò i valori
che sono alla base della sua carta costituzionale”.
Questo spettacolo, già presentato in diversi teatri e scuole abruzzesi, ci offre l’opportunità di svelare una memoria reale di un autore/attore che cerca una relazione con il proprio padre, perso in giovane età. Dal rinvenimento e dalla lettura del diario di prigionia del padre si ritrova a fare i conti con storie complesse: la storia della sua famiglia; la storia della sua piccola città abruzzese; la storia di una nazione in guerra con le sue atrocità; la storia sconosciuta di un padre “internato”, la storia della prima resistenza del popolo italiano, meno conosciuta, l’altra resistenza o la resistenza senz’armi, come è stata definita.
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L’internamento degli ufficiali italiani: in ricordo del generale Emanuele Balbo Bertone di Sambuy

Attraverso la ricostruzione del sacrificio del generale Balbo Bertone di Sambuy, trucidato con altri cinque generali il 28 gennaio 1945, si vuole affrontare un aspetto poco noto dell’internamento dei militari italiani nei campi tedeschi.

Porta il suo saluto Nino Boeti, vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e intervengono Cristian Pecchenino, Maurizio Cassetti, Corrado Borsa, Albina Malerba. Sarà proiettato un montaggio di alcune videointerviste realizzate dall’ANCR. Modera Franco Cravarezza. L’incontro si tiene a Torino, presso la sala conferenze del Museo Diffuso.

A cura di Istoreto, ANCR in collaborazione con Museo diffuso della Resistenza, Associazione Nazionale ex Internati, Sezione di Torino, Centro Studi Piemontesi. Con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte, Comitato Resistenza Costituzione.

Invito all’incontro