Guido suonava il violino

Il 28 gennaio, alle ore 17, verrà proposto lo spettacolo di grande successo Guido suonava il violino per la regia di Patrizia Camatel, con Elena Formantici, presso la Confraternita dei Battuti di San Martino Alfieri (ingresso libero). E’ un monologo teatrale tutto al femminile: un vecchio violino entra prepotentemente nella quotidianità di una donna, ricercatrice di professione, costringendola ad abbandonare il suo rassicurante, scientifico metodo di indagine e chiedendole di dedicarsi, anima e cuore, alla ricostruzione di una storia da salvare dall’oblio. E’ la storia di una famiglia ebrea sfollata ad Asti al tempo delle leggi razziali e della guerra, con gli immancabili risvolti di sradicamento, discriminazione, deportazione.

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Per non dimenticare

il 27 gennaio, alle ore 21, la Proloco e il gruppo Alpini di Castiglione dedicano la serata ai lavori prodotti dai ragazzi delle scuole medie astigiane in occasione del concorso dedicato ad Enrica Jona, organizzato dal Comune di Asti, Assessorato all’Istruzione. Tullia Jona, Nicoletta Fasano con l’aiuto di alcuni degli studenti partecipanti al concorso ripercorreranno la storia della comunità ebraica astigiana fino alla Shoah.

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Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro…

Il 27 gennaio, alle ore 17, con la Biblioteca Astense “G. Faletti” verrà presentato il libro di Nicoletta Fasano, Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro… che ricostruisce, attraverso documenti, testimonianze e memorie molte delle quali poco conosciute o inedite, le deportazioni degli internati militari, degli antifascisti e degli ebrei dal nostro territorio. Patrocinato del Comune di Asti e la Provincia di Asti e in collaborazione con la Biblioteca Astense Giorgio Faletti

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Per non dimenticare

Il 26 gennaio, alle ore 21 a Castello d’Annone (At), presso il Salone Comunale, una serata con i ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado Per non dimenticare. Con la collaborazione del Comune di Castello di Annone, la Biblioteca Comunale e la Casa della Memoria, della Deportazione di Vinchio

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Guido suonava il violino

Il 26 gennaio, alle ore 21, verrà proposto lo spettacolo di grande successo Guido suonava il violino per la regia di Patrizia Camatel, con Elena Formantici, presso il  Teatro civico di Busca (CN) con ingresso libero. E’ un monologo teatrale tutto al femminile: un vecchio violino entra prepotentemente nella quotidianità di una donna, ricercatrice di professione, costringendola ad abbandonare il suo rassicurante, scientifico metodo di indagine e chiedendole di dedicarsi, anima e cuore, alla ricostruzione di una storia da salvare dall’oblio. E’ la storia di una famiglia ebrea sfollata ad Asti al tempo delle leggi razziali e della guerra, con gli immancabili risvolti di sradicamento, discriminazione, deportazione.

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Quattro passi nella memoria

Il 25 gennaio, alle ore 18,00 al Foro Boario di Nizza Monferrato gli studenti della scuola media “Dalla Chiesa” hanno progettato ed organizzato, per tutta la cittadinanza ed insieme ai loro insegnanti Quattro passi nella memoria, un’occasione per riflettere, attraverso la storia e la memoria, sull’oggi.

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Guido suonava il violino

Un vecchio violino entra prepotentemente nella quotidianità di una ricercatrice, costringendola ad abbandonare il suo rassicurante, scientifico metodo di indagine, chiedendole di dedicarsi, anima e cuore, alla ricostruzione di una storia da salvare dall’oblio. Quel violino uscito dalla polvere di una cantina pare dotato di volontà propria: stride, geme, chiama con veemenza e ottiene ascolto. E racconta la vicenda di una famiglia ebrea sfollata al tempo delle leggi razziali e della guerra, con gli immancabili risvolti di sradicamento, discriminazione, deportazione. Attraverso un sofferto percorso di ricerca, specialmente dentro se stessa, la ricercatrice comprenderà che restituire il nome al proprietario del violino è affermare la sua esistenza: un atto di resistenza contro il sistema concentrazionario nazifascista, progettato per annientare, spersonalizzare, cancellare. Chi sono i “sommersi”, chi i “salvati”, allora come oggi? Chi i complici? Quali i giusti? Dove si colloca la protagonista stessa, nel suo mettersi in gioco – donna ed essere umano prima ancora che investigatrice – per svelare la verità intorno a questa vicenda? Il nodo centrale del lavoro teatrale non è tanto la Shoah, ma ciò che l’ha preceduto: la vita delle singole persone, con le loro gioie, miserie, speranze, scelte, legami.

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FRAMMENTI DI MEMORIA: MOSTRA LEGGI RAZZIALI

Proseguono gli appuntamenti della rassegna “Frammenti di memoria”, organizzata dall’Istituto Storico della Resistenza “Piero Fornara” con la collaborazione della Città di Verbania, il Museo della Resistenza “Alfredo Di Dio” di Ornavasso (VB), la Biblioteca Civica “P. Ceretti” di Verbania, dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Verbania e della Società Filosofica Italiana sezione di Verbania, nell’ambito delle celebrazioni del “Giorno della Memoria”.

La mostra “17 novembre 1938: Lo stato italiano emana le leggi razziali” curata da Franco Debenedetti Teglio, un “Hidden Child”, un bambino nascosto sopravvissuto alla persecuzione ebraica all’indomani della promulgazione delle leggi razziali, dopo la tappa verbanese, sarà esposta dal 14 dicembre 2021 al 06 gennaio 2022 presso il Museo della Resistenza “Alfredo Di Dio” di Ornavasso (VB) – Via Alfredo Di Dio,131 – e visitabile dagli Istituti Scolastici su prenotazione il 17 dicembre 2021 contattando la direttrice del Museo, la dottoressa Margherita Zucchi al numero: 3405948277.  La mostra sarà illustrata alle scuole del Vco dalla Direttrice dell’Istituto Storico della Resistenza “P. Fornara”, la professoressa Elena Mastretta.

Gli orari di apertura della mostra sono il martedì, il giovedì e il sabato dalle ore 15.00 alle ore 18.00, oppure su prenotazione con la possibilità di richiedere la visita guidata chiamando il numero 3405948277 .

“La sola colpa di essere nati” di Gherardo Colombo e Liliana Segre

Nel libro, edito da Garzanti,  Liliana Segre e Gherardo  Colombo ripercorrono i drammatici momenti personali e collettivi, dall’emanazioni delle leggi antiebraiche alla Shoah, e si interrogano sulla profonda differenza che intercorre tra giustizia e legalità, sottolineando la necessità di non voltare mai lo sguardo davanti alle ingiustizie, per fare in modo che le pagine più oscure della nostra storia non si ripetano mai più. Interverrà Gherardo Colombo che ne discuterà con Nicoletta Fasano (Israt).

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“N come nemico. La propaganda e la creazione del nemico”

Nell’ambito della Rassegna “Alfabeti di cittadinanza” il Cpia (Centro Provinciale Istruzione Adulti) di Asti e l’Israt organizzano un incontro sui meccanismi della propaganda fascista e nazista per la costruzione del nemico interno e la criminalizzazione della diversità.

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