Corso di aggiornamento per docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. “DOPO LA BUFERA”. IL FRIULI E LA VENEZIA GIULIA DI FRONTE ALLA RICOSTRUZIONE NEL SECONDO DOPOGUERRA (1945-1964)

Mercoledì 20 aprile 2016, dalle ore 15.30 alle 17.30, presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine, in via Planis 25, si svolgerà la nona lezione del Corso di aggiornamento per docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado sulla storia del Friuli Venezia Giulia nel secondo dopoguerra, dal 1945 al 1964.

La lezione prevede due interventi:

  1. Guerra Fredda e guerre ‘calde’. Strategie e conflitti dalla Seconda guerra mondiale alla caduta del muro di Berlino (1945-1989) a cura del prof.Gianluca Volpi (Università degli Studi di Udine).
  2. Servitù militari e movimenti di pace in Friuli Venezia Giulia nel secondo dopoguerra, a cura del prof. Paolo Michelutti (ricercatore storico, docente, giornalista).

Promotori del corso: Istituto regionale per la Storia del Movimento di Liberazione – Friuli Venezia Giulia, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione di Udine, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia e il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine. Referenti del corso prof. Roberto Spazzali e prof.ssa Francesca Bearzatto (Irsml – Fvg di Trieste)  Prof.ssa Chiara Fragiacomo (Ifsml di Udine)

immagine-ereeeeeee

Corso di aggiornamento per docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. “DOPO LA BUFERA”. IL FRIULI E LA VENEZIA GIULIA DI FRONTE ALLA RICOSTRUZIONE NEL SECONDO DOPOGUERRA (1945-1964).

Martedì 12 aprile 2016, dalle ore 15.30 alle 17.30, presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “N.Copernico” di Udine, in via Planis 25, si svolgerà l’ottava lezione del Corso di aggiornamento per docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado sulla storia del Friuli Venezia Giulia nel secondo dopoguerra, dal 1945 al 1964.

La lezione prevede due interventi:

  1. L’informazione, la stampa, il ruolo della Rai in Regione nel secondo dopoguerra  a cura del dott. Luciano Santin (giornalista).
  2. Da ‘problema’ a opportunità per la Regione Friuli Venezia Giulia. Gli sloveni in Italia dal dopoguerra a oggi, a cura del prof. Gorazd Bajc (Università degli Studi di Maribor, Slovenia; BIblioteca Nazionale slovena e degli Studi di Trieste, Sezione Storia ed Etnografia).

Promotori del corso: Istituto regionale per la Storia del Movimento di Liberazione – Friuli Venezia Giulia, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione di Udine, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia e il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine. Referenti del corso prof. Roberto Spazzali e prof.ssa Francesca Bearzatto (Irsml – Fvg di Trieste)  Prof.ssa Chiara Fragiacomo (Ifsml di Udine)

immagine-ereeeeeee

Corso di aggiornamento per docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. “DOPO LA BUFERA”. IL FRIULI E LA VENEZIA GIULIA DI FRONTE ALLA RICOSTRUZIONE NEL SECONDO DOPOGUERRA (1945 – 1964).

Mercoledì 6 aprile 2016, dalle ore 15.30 alle 17.30, presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine, in via Planis 25, si svolgerà la settima lezione del Corso di aggiornamento per docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado sulla storia del Friuli Venezia Giulia nel secondo dopoguerra, dal 1945 al 1964.

La lezione prevede due interventi:

  1. “Occorre attivare la logica e naturale valvola di sicurezza che è stata data dall’emigrazione”: le partenze nel periodo 1945-1965 in Friuli Venezia Giulia a cura del dott. Javier Grossutti (Swinburne University of Technology).
  2. Territorio e società in Friuli (e nella) Venezia Giulia prima della nascita dell’ultima regione autonoma (1945- 1963) a cura di Sergio Zilli (Università degli Studi di Trieste).

Promotori del corso: Istituto regionale per la Storia del Movimento di Liberazione – Friuli Venezia Giulia, Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione di Udine, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia e il Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine. Referenti del corso prof. Roberto Spazzali e prof.ssa Francesca Bearzatto (Irsml – Fvg di Trieste)  Prof.ssa Chiara Fragiacomo (Ifsml di Udine)

immagine-ereeeeeee

Corso di formazione per docenti: “Orientarsi sul confine orientale”

L’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione di Udine e l’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione di Trieste in rete con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale e la collaborazione del Liceo Scientifico Statale “N. Copernico” di Udine organizzano un corso di aggiornamento  in Storia Contemporanea per docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado in forma di lezione aperta, destinato pure agli studenti universitari e delle scuole superiori ed a quanti sono interessati alle tematiche  trattate.

Qui di seguito il programma del corso:

CORSO D’AGGIORNAMENTO PER DOCENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO

 

Titolo: ORIENTARSI SUL CONFINE ORIENTALE

 

Sede: Liceo Scientifico Statale “N. Copernico”, via Planis 25, Udine.

 

I Sessione: LO SPAZIO GEOGRAFICO E POLITICO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

1° lezione – mercoledì 19 febbraio 2014, ore 15.30-17.30.

 

Il confine mobile italiano. Un approccio geografico per una storia complessa”, a cura del prof. Franco Cecotti (IRSMLFVG).

 

 

2° lezione- mercoledì 26 febbraio 2014, ore 15.30-17.30.

 

I confini orientali nel dibattito politico-culturale friulano del secolo XIX
a cura del prof. Tiziano Sguazzero (IFSML).

 

Il mito del confine orientale nell’ elaborazione fascista. Ipotesi e interpretazionia cura della prof. ssa Anna Maria Vinci (Presidente IRSMLFVG, Università di Trieste).

 

II Sessione: I LUOGHI DELLA STORIA

 

 

3° lezione- giovedì 27 febbraio 2014, ore 15.30-17.30

 

Irredentismo e Grande Guerra a Trieste, a cura del prof. Fabio Todero (ISRMLFVG).

 

           “La città ‘santa’ e ‘maledetta’. Gorizia, il Carso e l’Isontino nella prima guerra          

             mondiale,a cura del prof. Angelo Visintin (IRSMLFVG).

 

 

          Udine, capitale della Guerra (1915-1917)”, a cura del prof. Matteo Ermacora 

             (Università di Venezia).

 

 

4 ° lezione- mercoledì 12 marzo, ore 15.30-17.30

 

Il lungo filo della repressione: dai campi di concentramento fascisti a Gonars e Visco (1941-1943) alla Caserma “Piave” di Palmanova (1944-1945)”, a cura della dott.ssa Irene Bolzon (IRSMLFVG).

 

         “Capire la Risiera. A Trieste un Lager del sistema nazista, a cura del prof. Tristano              
             Matta (IRSMLFVG).

 

 

5° lezione- mercoledì 19 marzo, ore 15.30-17.30

 

L’ esodo istriano nel contesto del quadro politico internazionale (1945-1956),a cura delprof. Roberto Spazzali (IRSMLFVG).

 

 

   “Itinerario giuliano a Udine. Esodo istriano, un brano sconosciuto di storia locale:  il campo profughi di via Pradamano“, a cura del prof. Elio Varutti (I.S.I.S “Bonaldo Stringher”-Udine)

 

 

III Sessione: I TEMPI DELLA STORIA

 

 

            6° lezione – mercoledi’ 26 marzo 2014 , ore 15.30-17.30

 

Il fascismo in Friuli”, a cura del prof. Giancarlo Bertuzzi (IRSMLFVG, Università di Trieste).

 

            7° lezione- mercoledì 2 aprile 2014, ore 15, 30-17.30

           “Il Litorale adriatico: storia di un’occupazione nazista”, a cura del dott. Giorgio Liuzzi               (IRSMLFVG, IFSML).

 

 

             8° lezione- mercoledì 9 aprile 2014, ore 15,30-17.30

 

Partigiani italiani e partigiani sloveni al confine orientale: rapporti e problemia cura del prof. Alberto Buvoli (Direttore IFSML).

 

Le aree di confine del Friuli durante la seconda guerra mondiale (Slavia veneta – Tarvisiano),a cura del prof. Gian Carlo Bertuzzi (IRSMLFVG, Università di Trieste).

 

I

V Sessione: LE MEMORIE DELLA STORIA

            9° lezione- mercoledì 16 aprile 2014, ore 15.30-17.30

 

Il confine degli altri. La questione giuliana e la memoria slovenaa cura di Marta Verginella (Università di Lubiana).

 

 

             10° lezione-mercoledì 30 aprile 2014, ore 15,30 – 17.30

 

  “Donne al confine orientale. La memoria delle protagonistea cura di Anna Di Gianantonio (IRSMLFVG).

 

 

 

L’Istituto friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, l’Istituto regionale per la Storia del Movimento di Liberazione di Trieste e gli Istituti associati all’Istituto nazionale “F. Parri” di Milano sono riconosciuti come agenzie formative con DM 25.05.2001 (prot. 802/19.06.2001), rinnovato con DM prot. 10962/08.06.2005, e sono inseriti nell’elenco degli Enti accreditati.

immagine-ereeeeeee

 

 

 

Convegno storico:” Giacomo Pellegrini. Una vita al servizio del popolo”

Sabato 15 febbraio 2014, alle ore 10.30 presso il Palazzo della Regione in via Sabbadini-Sala Pasolini, a Udine, si svolgerà il Convegno storico “Giacomo Pellegrini. Una vita al serv izio del popolo”.

Il Convegno è organizzato dall’Associazione Culturale “La Rinascita” in collaborazione con l’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione di Udine.Relatori al Convegno:

prof. Alberto Buvoli, direttore dell’IFSML, con l’intervento: “Giacomo Pellegrini nel partito Comunista d’Italia e nella lotta antifascista. 1921-1936: dalla lotta politica alle carceri fasciste e all’esilio”.

dott. Marco Puppini, ricercatore storico, collaboratore IFSML, con l’intervento:“Spagna: estate 1936. Quattro tecnici al fronte”.

dott. Gian Luigi Bettoli, storico, collaboratore IFSML, con l’intervento:“Roma, Trieste, Venezia: Giacomo Pellegrini dirigente del PCI  e parlamentare, tra guerra e dopoguerra”.

dott. Otello Bosari, storico, consigliere dell’ Istituto provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione di Pordenone, con l’intervento: “Giacomo Pellegrini nel Consiglio regionale: un ruolo di prestigio nel FVG ad autonomia speciale”.

Intervento conclusivo di Carlo Pellegrini che parlerà dela figura di suo padre, Giacomo Pellegrini, come uomo di famiglia.

Biografia di Giacomo Pellegrini.

Giacomo Pellegrini, nato da genitori emigranti il 12 agosto 1901 a Osoppo, è stato un grande dirigente comunista, impegnato in anni difficilissimi nella costruzione del PCI, dell’Italia democratica e della Regione Friuli Venezia Giulia. Furono la miseria, il lutto e le conseguenze della guerra a farlo avvicinare, ancora giovane studente, al movimento operaio socialista e poi aderire al partito comunista. Pellegrini fu uno dei più attivi nell’azione antifascista. Nel maggio del 1926, incominciò a lavorare nell’apparato centrale del Partito, diventando ciò che allora si chiamava un “rivoluzionario di professione”. Nel luglio del 1926 fu arrestato a Roma e, dopo circa un anno di detenzione preventiva, fu processato dal Tribunale Speciale e condannato a otto anni di carcere (ne fece poi sei, fino al 1932). Dopo un breve periodo di esilio in Francia,  fu ospite fino all’agosto del 1935 in URSS.  E’ l’epoca della guerra di Etiopia e Pellegrini prese parte attiva alla lotta che in Italia e all’estero il partito condusse contro la guerra fascista. Gli antifascisti italiani cominciarono a partecipare alla guerra cvile spagnola e Pellegrini fu tra i primi a giungere nella penisola iberica nell’agosto del 1936. Nell’ottobre del 1937 la direzione del Partito lo richiamò a Parigi e alla fine del 1939 fu inviato a lavorare nuovamente in Italia: varcò clandestinamente la frontiera a Genova, ma il 4 marzo 1939 fu arrestato. Nell’agosto del 1943, a distanza di un mese dalla caduta del fascismo, Pellegrini uscì dal carcere. L’otto settembre raggiunse Roma per difendere la città dall’occupazione tedesca e per lavorare alla segreteria del Partito. Dopo la liberazione della città, lavorò a fianco di Palmiro Togliatti fino a quando, nel 1946, si spostò a Trieste per dirigervi l’organizzazione locale del partito comunista. Nel 1946 fu eletto dai lavoratori friulani come loro rappresentante nell’ Assemblea Costituente. Fu in seguito eletto senatore per due legislature. E’ stato vice presidente, nel 1968, del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, segretario regionale comunista in Veneto, membro del Comitato centrale e della Direzione del PCI.

immagine-ereeeeeee