“Non vivevo sulla luna”

Un granaio della memoria che ha preso la forma di un monologo ideato, scritto e interpretato da Marco Gobetti sulla straordinaria figura di don Josè Domingo Molas, sacerdote salesiano che, giovanissimo, ha visto i disastri della guerra del Chaco in Paraguay dove era cappellano militare e in età matura, nominato rettore della chiesetta di Maria Ausiliatrice al Colle Don Bosco diventerà un punto di riferimento della Resistenza del Nord Astigiano (https://drive.google.com/file/d/1H1tjSieq0cxYrylmyXb3jkNTHCZAgFbm/view).

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“Il diario di Eo”

Il nuovo spazio “Eo Arte” dedicato ai giovani artisti emergenti, si riempirà delle parole di Eo Baussano, antifascista e deportato astigiano a Mauthausen. Il suo diario, scritto nel 1946, è una delle rare memorie della deportazione scritte a pochi mesi di distanza dalla terribile tragedia del Lager. Ne discuteranno Carlo Lisa, curatore dell’edizione del Diario di Eo Baussano, primo volume edito dall’Israt nel 1986, Maurizia Giavelli, vice presidente Anpi di Asti, e Nicoletta Fasano, direttrice Israt.

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“Pagine Resistenti”

Il Comune e la Biblioteca “Massimo Quaglino” di Refrancore, l’Unione collinare “Via Fulvia” e l’Israt organizzano la proiezione del documentario Resistere in collina: letteratura, memoria, Resistenza a cura di Nicoletta Fasano e Mario Renosio (Israt).

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“Non vivevo sulla luna”

Un granaio della memoria che ha preso la forma di un monologo ideato, scritto e interpretato da Marco Gobetti sulla straordinaria figura di don Josè Domingo Molas, sacerdote salesiano che, giovanissimo, ha visto i disastri della guerra del Chaco in Paraguay dove era cappellano militare e in età matura, nominato rettore della chiesetta di Maria Ausiliatrice al Colle Don Bosco diventerà un punto di riferimento della Resistenza del Nord Astigiano (https://drive.google.com/file/d/1H1tjSieq0cxYrylmyXb3jkNTHCZAgFbm/view).

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Resistere il collina: la Valle Belbo

Il Comune e l’Unitre di Incisa Scapaccino (At) organizzano l’incontro con Mario Renosio dal titolo Resistere in collina: la Valle Belbo dal fascismo alla Liberazione

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“Primo e gli altri…”: gli ebrei e la Resistenza

Il Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi “Primo Levi”, l’I.C. di San Damiano d’Asti, l’Associazione “Franco Casetta”, il Museo “Arti e Mestieri di Cisterna”, l’Israt e la Casa della Memoria di Vinchio organizzano una tavola rotonda con Fabio Levi (Centro Internazionale di Studi “Primo Levi), Mario Renosio e Nicoletta Fasano (Israt) sul tema del ruolo degli ebrei nell’antifascismo e nella Resistenza in Piemonte.

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Festa della Liberazione

Il Comune di Rocca d’Arazzo (At) in  collaborazione con l’Israt, l’Anpi, l’Associazione “Davide Lajolo” , il Circolo ricreativo di Sant’Anna di Rocca d’Arazaao organizzano la Festa della Liberazione: una passeggiata sui luoghi della Resistenza e la voce di Alma, staffetta partigiana, protagonista di una storia diventata una graphic novel grazie ai disegni e all’impegno di Letizia Veiluva.

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“Resistere in collina”

Il Comune e la Biblioteca di Calamandrana (At), in collaborazione con l’Associazione “Memoria Viva” di Canelli e l’Israt organizzano una tavola rotonda dal titolo “Resistere in collina: la media Valle Belbo” con Mario Renosio. Al termine l’inaugurazione della mostra “Canelli 10000. Maggio 1965: omaggio alla Resistenza”. Sala Consiliare del Municipio di Calamandrana

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Festa della Liberazione

L’Israt, in collaborazione con Anpi, Cgil, Spi e Casa della Memoria di Vinchio,  e il Centro Civico del Quartiere San Fedele,  con il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte-Comitato Valori Resistenza e Costituzione, organizza la Festa della Liberazione.

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Liberazioni

Dall’ex casa dell’artista e antifascista Eo Baussano a uno spazio ripristinato dai giovani, per i giovani. Nasce “Eo Arte”, un ambiente immaginato da anni in cui gli artisti emergenti dell’Astigiano possono confrontarsi, lavorare, esporre, il tutto in una casa che ha respirato a lungo arte con la famiglia Baussano. #LIBERAZIONI è la mostra inaugurale che partendo dall’esperienza antifascista, partigiana e dalla drammatica prigionia a Mauthausen di Eo Baussano, rinnova quelle idee antifasciste attraverso l’arte dei giovani artisti. I suoi disegni, testimoni della deportazione diventano una connessione fortissima tra passato e presente e l’occasione per un approccio innovativo alle tematiche ed all’impegno sociali.
Gli artisti e creativi in mostra dal 21 aprile saranno: Matteo Michele Bisaccia, Stefano Porro, Guido Faletti, Fabio Orioli, Eleonora Cerrato, Alessandro Pugliese, Gregorio Furnari, Leonardo Laurino, Letizia Veiluva, Raffaele lachetti e Paolo Fresu.
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