Convegno “Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia”

Giovedì 6 ottobre, nella Sala consiliare di Palazzo Doria Spinola alle ore 15.00, si terrà il convegno sul progetto di ricerca dell’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia 1943-1945. La giornata di studio è promossa dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, in collaborazione con Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia “Ferruccio Parri” (INSMLI), Istituto Storico Germanico di Roma, Goethe-Institut Genua, Consiglio regionale Assemblea legislativa della Liguria e Città metropolitana di Genova. Dopo gli indirizzi di saluto della consigliera della Città Metropolitana Laura Repetto e del direttore del Goethe-Institut Genua Roberta Canu e la presentazione dall’iniziativa da parte del direttore scientifico ILSREC Maria Elisabetta Tonizzi, prenderanno la parola Claudio Silingardi, segretario generale INSMLI, e Amedeo Osti Guerrazzi, ricercatore dell’Istituto Storico Germanico di Roma. A seguire la relazione di Paolo Pezzino, docente dell’Università di Pisa e direttore del progetto (Genesi del progetto dell’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia) e gli interventi dei ricercatori che si sono occupati dell’area ligure: Chiara Dogliotti (Università di Pisa), Francesco Caorsi e Alessio Parisi (ILSREC), Maurizio Fiorillo (ISR Spezia), Giosiana Carrara (ILSREC). Le conclusioni saranno affidate al presidente ILSREC Giacomo Ronzitti.

Eccidio Cravasco_foto AILSREC

Eccidio Cravasco_foto AILSREC

Nel 2009 il governo italiano e quello della Repubblica Federale Tedesca hanno insediato una Commissione storica congiunta con il mandato di elaborare un’analisi critica della storia e dell’esperienza comune durante la Seconda guerra mondiale, al fine di contribuire alla creazione di una nuova cultura della memoria. Nel dicembre 2012 a conclusione dei suoi lavori, il Governo della Repubblica Federale Tedesca si è impegnato a finanziare una serie di iniziative, con l’istituzione presso il Ministero federale degli Affari Esteri di un “Fondo italo-tedesco per il futuro”. Fra queste iniziative la ricerca, promossa in collaborazione dall’INSMLI e dall’ANPI, che ha permesso di definire un quadro completo degli episodi di violenza contro i civili commessi dall’esercito tedesco e dai suoi alleati fascisti in Italia tra il 1943 e il 1945.

L’Atlante delle stragi naziste e fasciste – che raccoglie i risultati della ricerca condotta – è stato messo on line il 7 aprile scorso ed è consultabile sul portale www.straginazifasciste.it. Si compone di una banca dati e dei materiali di corredo (documentari, iconografici, video) correlati agli episodi censiti, ospitati all’interno del sito web. Nella banca dati sono state catalogate e analizzate tutte le stragi e le uccisioni singole di civili e partigiani uccisi al di fuori dello scontro armato, commesse da reparti tedeschi e della Rsi dopo l’8 settembre 1943, dal meridione agli eccidi della ritirata eseguiti in Piemonte, Lombardia e Trentino Alto Adige nei giorni successivi alla liberazione. Sono state censite, descritte e geolocalizzate più di 5400 stragi e circa 23000 vittime, attraverso il lavoro di oltre 120 collaboratori in larga parte provenienti dalla rete degli Istituti per la storia della Resistenza. Le ricerche per la Liguria, coordinate da Chiara Dogliotti e condotte da Giosiana Carrara (Savona), Francesco Caorsi e Alessio Parisi (Genova), Maurizio Fiorillo (Spezia) su 169 episodi, hanno messo in luce le responsabilità naziste e fasciste in merito alla morte di oltre 850 uomini, donne e bambini.

invito convegno Atlante-stragi

“Storia e memoria” (1/2015) dedicato al 70° della Liberazione

STORIA E MEMORIA 1 2015 (1) 

E’ uscito il nuovo numero del semestrale ILSREC “Storia è Memoria” (1/2015), diretto da Giancarlo Piombino.

Il numero si apre con una sezione interamente dedicata al settantesimo anniversario della Liberazione, documentando le iniziative che l’Istituto ha promosso, organizzato e patrocinato, rivolgendosi ai giovani e più in generale alla cittadinanza genovese al fine di celebrare la ricorrenza del 25 aprile.

Seguono gli atti del convegno su Rosario Fucile, il presidente dell’Aned genovese ricordato a cento anni dalla nascita, e i contributi di Rosario Magiameli su Il Mezzogiorno nel 1944 e di Carlo Brusco sulla rivista “Il diritto razzista” (1939-1942).

In copertina Verso la città, opera di Attilio Magini, facente parte della serie Disegni sulla Resistenza (1975) donata in parte dalla figlia dell’artista, Fiamma, all’Archivio ILSREC.

 

indice “Storia e memoria” 1/2015

 

70° Liberazione_ Una firma per la pace e la riconciliazione tra i popoli

Sabato 25 aprile 2015, a Villa Migone, alle ore 16.00, nella ricorrenza del 70° anniversario della Liberazione e della resa del generale Günther Meinhold al Cln della Liguria, si è tenuta la cerimonia commemorativa “Una firma per la pace e la riconciliazione tra i popoli”, organizzata dall’Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, il Goethe-Institut Genua e il Comune di Genova. All’iniziativa sono intervenuti Giacomo Ronzitti, Presidente ILSREC, Roberta Canu, Direttore Goethe-Institut Genua, Marco Doria, Sindaco di Genova, Peter Dettmar, Console generale della Repubblica Federale di Germania.

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Nella residenza privata del cardinale Pietro Boetto, situata nel quartiere genovese di San Fruttuoso accanto al parco di villa Imperiale, il 25 aprile fu firmata la resa da parte del generale tedesco Günther  Meinhold. Sede ideale per la sua neutralità ma anche per una tipologia architettonica.  villa Migone accolse, nel pomeriggio del 25 aprile, le due delegazioni: quella tedesca era composta dal generale Meinhold, dal capitano Asmus e dal sergente, con funzione di interprete, Joseph Pohl (che si sarebbe suicidato nel corso della notte), mentre quella resistenziale era guidata dal comunista Remo Scappini (Giovanni o Mario Rossi), presidente del Cln ligure, coadiuvato dai liberali Errico Martino (Parini) e Giovanni Savoretti (Lanza) e dal comandante della piazza di Genova Mauro Aloni (Violino). Erano presenti anche il console tedesco Hasso von Etzdorf e Carmine Alfredo Romanzi (Stefano), uomo di collegamento tra Meinhold e il Cln. Dopo circa tre ore di trattative, alle 19.30 il generale Meinhold firmò l’atto di resa dell’esercito tedesco che, a decorrere dal mattino successivo, si sarebbe consegnato ai partigiani del Corpo volontari della libertà. Il documento originale è oggi conservato a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova.

 

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