Giorno della Memoria 2019 Oleggio Castello (NO)

 

Venerdì 25 gennaio alle ore 21.00 presso il civico teatro di Oleggio gli studenti delle classi 3A, 3B, 3C guidate dalle professoresse Maria Giuseppina Cuda e Elia Mazzon mettono in scena, con la regia di Mariano Arenella, uno spettacolo sul tema della strage di Meina liberamente tratto da Hotel Meina d Marco Nozza.

Partecipano allo spettacolo gli studenti della sezione musicale guidati dagli insegnanti di strumento e coordinati dal professor Francesco Suppa.

Introducono la serata Rossana Ottoleghi, figlia di Becky Behar testimone oculare della strage e Elena Mastretta, responsabile sezione didattica Istituto Storico Piero Fornara.

Spettacolo Sussurri a Meina (NO)- fare memoria con la cultura

Come accade ormai da qualche anno, la famiglia di Becky Behar e Paolo Ottolenghi, con Lev Chadhas, Associazione per l’ebraismo progressivo e l’amministrazione comunale di Meina organizzano un momento di cultura per ricordare anche in prossimità della Pasqua Ebraica le vittime della strage locale, cui Becky, i suoi fratelli e i suoi genitori riuscirono a sfuggire, per poi diventarne testimoni. Come ha detto Rossana Ottolenghi, figlia di Becky, in occasione della rappresentazione teatrale del maggio scorso: “Noi non vogliamo portare avanti la memoria col vittimismo. Ci piace farlo facendo cultura, cercando un modo positivo per riflettere su quanto è accaduto, con la consapevolezza che solo così siamo arrivati fin qui e potremo andare oltre”.

Lo spettacolo scelto per il 2017 è Sussurri di Schedìa Teatro, rappresentazione di teatro d’ombra e teatro d’attore liberamente isipirato a Il tempo delle parole sottovoce di  Anne-Lise Grobéty. Una voce femminile, la sua, che ci racconta una storia per ricordare le atrocità commesse nei confronti degli ebrei negli anni immediatamente precedenti la Shoah. U testo breve, ma che ivita a riflettere anche sulle attuali forme di discriminazione, in cui i protagonisti sono due bambini, figli di amici di vecchia data e amici a loro volta, la cui amicizia è messa alla prova dalle vicende storiche, non trascurate, ma volutamente non messe in primo piano. Nel finale un gesto di estrema generosità che lega due famiglie, tenendo saldi i legami che il Nazismo avrebbe voluto spezzare e lungo tutta la narrazione un rimando alle storie di bambini di oggi: storie di bambini annegati nel mare, sterminati in guerra, rapiti, abusati, costretti ad uccidere a loro volta. Forse è il caso di alzare la voce, e non più di tenerla bassa!

la rappresentazione si svolgerà a Meina, sala consiliare, domenica 9 aprile 2017 alle ore 18.

La scheda dello spettacolo di Schedìa Teatro: nuova_scheda_sussurri

 

ARGOMENTI “DIFFICILI A SCUOLA” E NELL’ETA’ FORMATIVA: IL CASO DELLA SHOAH”

Argomenti “difficili” a scuola e nell’età formativa: La Shoah

 

Corso di formazione con esonero dal servizio e sostituzione [1]

lunedì 10 ottobre 2016 ore 10-17

Via Corti, 12 Milano Area della Ricerca Milano 1 del CNR Sala Expo

 

Il Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah (d.P.C.M. 22.06.2015; d.P.C.M. 27.10.2015) propone di mettere al centro delle riflessioni per il Giorno della Memoria i «fenomeni del razzismo, del pregiudizio e della xenofobia, della discriminazione e della repulsione per il diverso».

Nella data dedicata al ricordo della Shoah, siamo tutti colpiti da trasmissioni e manifestazioni che riguardano lo sterminio degli ebrei di Europa. Malgrado le indicazioni ministeriali, alcuni presidi ed insegnanti scelgono di ignorare le celebrazioni lasciando però i bambini più piccoli ed i giovani più fragili esposti a immagini angoscianti, a incubi ed a interiorizzazioni che minano il loro rapporto col mondo degli adulti, vissuto come violento e persecutorio, mentre i media possono portare a una sovraesposizione della componente spettacolare di questi temi con sovrabbondanza di violenza, angoscia, lutto e abbandono

Diventa allora imperativo per gli adulti sia non evitare gli argomenti difficili, (non solo la Shoah), sia apprendere un linguaggio che consenta loro di capire come “squarciare le tenebre” ed accompagnare per mano i giovani in un cammino di speranza e fiducia che li guidi nelle scelte morali che prima o poi dovranno compiere nel loro percorso di vita.

Per queste ragioni

  • Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità ed il Contrasto ai Fenomeni Discriminatori (CUG) del CNR – expertise sulla catena “preconcetto-persecuzione” e sulla composizione dei conflitti
  • Istituto Storico per la resistenza “Piero Fornara” – Expertise storica sulla Shoah in Italia
  • Sinagoga Lev Chadash – Associazione per l’Ebraismo Progressivo – expertise usi e tradizioni ebraiche
  • Yad Vashem – Ente israeliano per la Memoria della Shoah – Expertise sulle metodologie di insegnamento della Shoah

Avvalendosi di esperti in grado di affrontare il tema della Shoah da diversi punti di vista

(Giovanni Cerutti: Direttore Scientifico dell’Istituto storico per la resistenza “Piero Fornara”; Rita Chiappini: docente e referente italiana di Yad Vashem, Anna Lavatelli: Scrittrice, Autrice pluripremiata di testi per l’infanzia e membro ICWA, Aldo Luperini: neurobiologo già direttore dei corsi di formazione manageriale del CNR, Elena Mastretta: Insegnante e graduate Yad Vashem, responsabile sezione didattica e formazione di insegnanti ed educatori Istituto storico“Piero Fornara”, Rossana Ottolenghi: Psicoterapeuta sistemica – figlia di sopravvissuti alla Shoah, Carlo Riva: Storico – Presidente dell’Associazione per l’Ebraismo Progressivo – Lev Chadash)

Organizzano

una giornata di studi dedicata a insegnanti di ogni ordine e grado di scuola,insegnanti / educatori di religione, Educatori che intendono affinare la capacità di affrontare argomenti a forte impatto emotivo con ragazzi e/o col pubblico. Psicologi, allo scopo di fornire gli strumenti utili per adottare linguaggi adatti e modalità d’intervento funzionali a proporre ai giovani la trattazione e la riflessione su argomenti difficili, evitando però di suscitare quegli stati di angoscia e shock che nel bambino, nel giovane in età evolutiva e spesso nel pubblico indifferenziato possono scatenare reazioni di evitamento, chiusura e rifiuto.

[1] L’’INSMLI (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia) e la rete degli Istituti storici associati sono soggetti accreditati presso il Ministero della Pubblica Istruzione per la formazione e l’aggiornamento dei docenti. Per gli insegnanti la partecipazione all’iniziativa è autorizzata ai sensi degli artt. 64 e 67 CCNL 2006/2009 del Comparto Scuola, in quanto organizzata da soggetto accreditato alla formazione (DM23/05/02 e DM 08/06/2005) con esonero dal servizio e con sostituzione ai sensi della normativa sulle supplenze brevi e come formazione e aggiornamento dei Dirigenti Scolastici ai sensi dell’art. 21 del CCNL 2002-2005 dell’Area V.