Piazza Partigiana

venezia4.jpgPiazza Partigiana 

25 Aprile 2015 – 70° anniversario della Festa della Liberazione: un’azione artistica trasforma temporaneamente una corte Veneziana in un monumento alla Resistenza dedicato alle Partigiane.
Bambine e bambini della Scuola Materna Capitanio di Venezia e due artisti provenienti da Berlino, Frediano Bortolotti e Vladimir Isailovic, creeranno tutti assieme una gigantografia, ritratto di Maria Scarpa. Disegnato da innumerevoli mani con dei gessetti direttamente sulla pavimentazione, il volto della partigiana (ripreso dalla celebre fotografia in cui la donna sfila in Piazza San Marco tenendo per mano la bambina Maria Fornaro) apparirà il la mattina del 24 aprile 2015 nella corte a fianco del ‘Teatro Goldoni’. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Venezia e l’Istituto veneziano per la Resistenza e per la società contemporanea (Iveser).
Il lavoro è dedicato alla Resistenza e, attraverso il coinvolgimento della scuola per mezzo del linguaggio artistico, si propone innanzitutto di mantenerne viva la memoria storica nelle future cittadine e cittadini. Un altro aspetto fondamentale è l’opportunità per le bambine e bambini di lasciare un segno nello spazio pubblico della loro città, un segno caratterizzato dalla partecipazione e dalla cooperazione.
Fare arte nello spazio pubblico è segnare la memoria di un luogo. In questo caso il riferimento è alla Resistenza partigiana e alla testimonianza della partecipazione femminile alla lotta per la liberazione dal nazi-fascismo; una parte importantissima di storia, di cui non si trova praticamente traccia nelle calli e nei campi veneziani.
Le donne hanno dato un contributo fondamentale alla lotta, anche senza impugnare le armi, attraverso azioni ugualmente importanti ed efficaci, che si possono definire di Resistenza civile.
È importante guardare storicamente alla resistenza non armata, in modo da creare un contesto per lo sviluppo di strategie attuali non violente, per esprimere le proprie posizioni ed idee di fronte alla vita politica.
L’arte può considerarsi uno strumento di resistenza contemporaneo, così come quella partigiana ha fatto ricorso ad azioni che oggi si potrebbero considerare artistiche, come la celebre ‘Beffa del Goldoni’.
Frediano Bortolotti (Trieste 1983) vive a Berlino dove sta completando un master in Storia dell’arte dell’Est-Europa presso l’ Humboldt Universitaet. Ha conseguito la laurea triennale in ‘Conservazione dei Beni Culturali’ presso l’università Ca’Foscari e, parallelamente allo studio, da anni si dedica all’organizzazione e curatela di mostre, festival ed altri interventi in campo artistico in Italia, a Berlino, come a Sofia e Bucarest. Per affinità al progetto ‘Piazza Partigiana’ si segnala ‘Strategies to Resist-Vie Partigiane’: un seminario sull’arte come forma di resistenza e un intervento site-specific sui nomi delle vie dedicate ai partigiani nel comune di Staranzano (Go).

Vladimir Isailović (Belgrado 1983) vive a Berlino dove lavora come artista e curatore oltre ad insegnare presso la Btk Hochschule fuer Gestaltung. Precedentemente ha conseguito la laure in pittura presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna e portato a termine un master in studi curatoriali presso Universitaet der Kunste di Berlino. Da anni partecipa come artista, curatore, organizzatore a varie mostre sia a Berlino che in Italia e, sempre per affinità al progetto proposto per Venezia si segnala la sua progettazione dell’allestimento del Museo della Repubblica Partigiana di Montefiorino (Mo).

Entrambi hanno collaborato e continuano a lavorare assieme in vari progetti dal 2009.

La liberazione di Genova e la Resistenza attraverso le fonti

Giovedì 9 aprile, nell’Aula magna del Liceo scientifico Cassini di Genova, alle ore 10.00, è stato presentato il dvd La liberazione di Genova e la Resistenza attraverso le fonti, frutto di un progetto didattico organizzato dall’Istituto ligure per la storia della  Resistenza e dell’età contemporanea e realizzato da sei classi del Liceo scientifico Cassini, coordinati dai loro insegnanti di storia e filosofia e materie letterarie. L’iniziativa è stata patrocinata dall’Ufficio scolastico regionale per la Liguria e ha goduto del contributo di Coop Liguria e di Banca Carige.

All’incontro sono intervenuti Giacomo Ronzitti, Presidente dell’ILSREC, Rosaria Pagano, Direttore Generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Liguria, Daniela Cambiaso, Dirigente Scolastico del Liceo Cassini, Paolo Battifora, Coordinatore scientifico dell’ILSREC e direttore del progetto, e gli studenti e i docenti  del Liceo che hanno preso parte al lavoro.  

 coversitoInsieme agli interventi didattici nelle scuole, l’ILSREC ha avviato per l’anno scolastico 2014-15 un progetto didattico-seminariale dal titolo La liberazione di Genova e la Resistenza attraverso le fonti.

Diretto da Paolo Battifora e incentrato sulla liberazione di Genova nella fase finale della Seconda guerra mondiale, il progetto ha mirato ad accostare gli studenti alle fonti storiche e al loro uso critico, attraverso un laboratorio didattico appositamente creato per loro.

Guidati dai loro insegnanti, gli studenti delle diverse classi hanno analizzato una specifica fonte storica – di matrice partigiana, tedesca, alleata, ecclesiastica e di natura memorialistica, letteraria, iconografica – sulla complessa vicenda della liberazione di Genova.

Il risultato finale del lavoro, che ha attinto al ricco patrimonio archivistico dell’ILSREC (oltre 250.000 documenti), è consistito nella realizzazione di un dvd che è stato messo a disposizione delle scuole, delle associazioni culturali del territorio e della società civile, come contributo del Liceo Cassini in occasione del 70° anniversario della Liberazione.

 

scarica l’invito La liberazione di Genova e la Resistenza attraverso le fonti