NOI… non erano solo canzonette. Laboratori didattici

La Mostra “NOI…non erano solo canzonette”, che si svolge dal 22 marzo al 7 luglio 2019 presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino, è una grande rappresentazione della storia italiana recente raccontata attraverso la musica.

Racchiusa fra due abbracci, quello di Domenico Modugno sul palco di Sanremo 1958 e quello di Paolo Rossi nella notte di Madrid che nel 1982 laureò l’Italia campione del mondo, la mostra procede, cronologicamente, a toccare ogni aspetto della vita sociale, del costume, della cronaca, del lavoro. A costante contrappunto, 100 opere musicali italiane, selezionate nel repertorio di quel periodo, che costituiscono una chiave di lettura e approfondimento.

Patrocinata da Regione Piemonte, Camera di Commercio di Torino, RAI, SIAE, FIMI ed SCF, la mostra, prodotta da Bibibus Events, con il supporto di Intesa San Paolo  – che nell’ambito di Progetto Cultura sostiene importanti iniziative culturali in tutto il Paese –  è a cura di Gianpaolo Brusini, Giovanni De Luna, Lucio Salvini, e vede la partecipazione di Fabri Fibra, Giorgio Olmoti e Omar Pedrini.

L’Istoreto cura gli aspetti didattici della mostra proponendo alle scuole cinque laboratori specifici (Le canzoni dei “giovani”, I consumi, L’emigrazione, Le “nuove” donne e La violenza politica) che si svolgeranno dal 22 marzo al 17 maggio presso la promotrice di Belle Arti con orario d’inizio alle 10:00 o alle 12:00 (durata 1 ora e trenta). Con la guida di due formatori, i ragazzi accederanno in modo partecipato alle conoscenze di base utili a comprendere la mostra e riflettere sul rapporto tra il passato e il presente.

Per informazioni e prenotazioni dei laboratori:   011-5790095

Ulteriori informazioni su visite e laboratori didattici sul sito della mostra:

http://www.mostranoi.it/percorsi-didattici-mostra-noi-torino.html

Presso la Società Promotrice delle Belle arti, Viale Diego Balsamo Crivelli 11

L’Italia repubblicana a scuola: Partiti e culture politiche dalla Liberazione alla fine della prima Repubblica.

Sabato 14 maggio 2016, dall 8 alle 10, presso l’Istituto di Istruzione Superiore “C. Percoto” di Udine si svolgerà la seconda parte del percorso didattico Partiti e culture politiche dalla Liberazione alla fine della prima Repubblica. L’attività, articolata in quattro ore, coinvolge una classe quinta del Liceo Economico Sociale, ed è curata dal prof. Tiziano Sguazzero, ricercatore dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione in collaborazione con la docente della classe Nicoletta Picotti.

Il percorso si articola in quattro parti:

Nella prima parte, introduttiva (21 aprile) si farà riferimento: al concetto di «partecipazione politica» e alle attività connesse alla partecipazione politica, soprattutto attraverso l’espressione del voto nelle elezioni locali e nazionali; alle diverse tipologie di partito politico e, in particolare, al partito di notabili e al partito organizzativo di massa.

Nella seconda parte della prima lezione (21 aprile) si presenterà sinteticamente, anche con qualche riferimento alla realtà politica del Friuli e della Venezia Giulia, la ripresa della vita democratica nei primi anni successivi alla Liberazione (1945-1948), cercando di far comprendere i tratti distintivi delle più significative culture politiche (di ispirazione democratico cristiana, liberale, socialista, comunista).

Nella terza parte della seconda lezione (14 maggio) si prenderà in esame l’incontro tra la cultura politica del cattolicesimo democratico e del socialismo democratico negli anni del centro-sinistra. Si farà riferimento alle aspettative poste nell’esperienza di centro-sinistra e alla delusione per le riforme che non furono realizzate in quella fase della storia repubblicana.

Nella quarta parte della seconda lezione (14 maggio) si illustrerà il mutamento del sistema politico italiano negli anni Ottanta e si farà un cenno alle cause che condussero al crollo del sistema politico nei primi anni Novanta.

 Il percorso didattico rientra nell’offerta didattico – formativa dell’Istituto Friulano rivolta alle scuole per l’anno scolastico 2015-2016. Referente del progetto è la prof.ssa Chiara Fragiacomo dell’Ifsml.

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L’Italia repubblicana a scuola: Partiti e culture politiche dalla Liberazione alla fine della prima Repubblica

Giovedì 21 aprile 2016, dalle ore 9.00 alle 11.00, presso l’Istituto di Istruzione Superiore “C. Percoto” di Udine si svolgerà il percorso didattico Partiti e culture politiche dalla Liberazione alla fine della prima Repubblica. L’attività, articolata in quattro ore, coinvolge una classe quinta del Liceo Economico Sociale, ed è curata dal prof. Tiziano Sguazzero, ricercatore dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione in collaborazione con la docente della classe Nicoletta Picotti.

Il percorso si articola in quattro parti:

Nella prima parte, introduttiva, si farà riferimento: al concetto di «partecipazione politica» e alle attività connesse alla partecipazione politica, soprattutto attraverso l’espressione del voto nelle elezioni locali e nazionali; alle diverse tipologie di partito politico e, in particolare, al partito di notabili e al partito organizzativo di massa.

Nella seconda parte della lezione si presenterà sinteticamente, anche con qualche riferimento alla realtà politica del Friuli e della Venezia Giulia, la ripresa della vita democratica nei primi anni successivi alla Liberazione (1945-1948), cercando di far comprendere i tratti distintivi delle più significative culture politiche (di ispirazione democratico cristiana, liberale, socialista, comunista).

Nella terza parte della lezione si prenderà in esame l’incontro tra la cultura politica del cattolicesimo democratico e del socialismo democratico negli anni del centro-sinistra. Si farà riferimento alle aspettative poste nell’esperienza di centro-sinistra e alla delusione per le riforme che non furono realizzate in quella fase della storia repubblicana.

Nella quarta parte della lezione si illustrerà il mutamento del sistema politico italiano negli anni Ottanta e si farà un cenno alle cause che condussero al crollo del sistema politico nei primi anni Novanta.

 Il percorso didattico rientra nell’offerta didattico – formativa dell’Istituto Friulano rivolta alle scuole per l’anno scolastico 2015-2016. Referente del progetto è la prof.ssa Chiara Fragiacomo dell’Ifsml.

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MILLENOVECENTO66, rassegna su un anno di cinema italiano, con un un omaggio a Carlo Lizzani

Al cinema Massimo di Torino dal 2 al 6 dicembre

la trentaquattresima edizione

della rassegna cinematografica dedicata al cinema italiano anno per anno

organizzata dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza,                 

con un omaggio fuori programma a Carlo Lizzani

Il 1966 è in Italia un anno in qualche modo di passaggio, fra l’acme del ‘boom’, ormai decisamente alle spalle, e il Sessantotto. Con il terzo governo Moro (febbraio), che durerà fino al giugno 1968, si mantiene una prudente apertura a sinistra; è l’anno delle prime timide manifestazioni studentesche (si manifesta contro la guerra in Vietnam e al liceo Parini di Milano scoppia il caso della “Zanzara”…), ma è soprattutto l’anno della grande alluvione di Firenze. Sul piano internazionale  prosegue, sotto la presidenza Johnson, l’escalation dell’intervento statunitense in Vietnam e in Cina Mao dà inizio alla rivoluzione culturale.

Il cinema italiano continua a mietere successi economici, ma sembra aver perso una direzione tematica precisa e questo ben si vede nella variegata multidirezionalità dei film della rassegna.

Troviamo infatti la satira feroce di Signori e Signore di Germi (Grand Prix al 19° Festival di Cannes), accostato al primo lungometraggio (per la TV) di Liliana Cavani Francesco d’Assisi, non privo di accenti presessantottini nel tratteggiare la figura del santo.

Pasolini approda con Uccellacci e Uccellini a una dimensione favolistica ma surreale e con esplicite metafore sulla crisi del marxismo e dei valori della Resistenza. Ben diverso il registro picaresco dello sgangherato viaggio in L’Armata Brancaleone, il capolavoro di Monicelli, che con questo film inventa un genere e anche uno straordinario pastiche linguistico.

Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, la Battaglia d’Algeri di Gillo Pontecorvo riesce a raccontare la fine del colonialismo francese (la guerra d’Algeria, conclusa nel 1962) con accenti epici pur nella sua forma documentaria.

Completano il quadro della rassegna oltre a Quien Sabe? di Damiano Damiani, che si cimenta nel genere spaghetti western, Un uomo a metà di Vittorio De Seta, un film che con rigore introduce nel cinema la psicoanalisi e Incompreso di Comencini che con grazia e misura traduce la storia strappalacrime del romanzo.

La rassegna si conclude, nel segno di un omaggio al 70° della Resistenza, con Andremo in città di Nelo Risi e Le stagioni del nostro amore di Vancini, completati da Achtung! Banditi! di Carlo Lizzani, certamente fuori data (è del 1951) ma che ci aiuta a ricordare un grande regista del nostro cinema recentemente scomparso.

 

PROGRAMMA

2 dicembre

  • ore 16: Francesco d’Assisi
  • ore 18,30: Un uomo a metà
  • ore 20,30: Uccellacci e uccellini
  • ore 22,15: L’armata Brancaleone

3 dicembre

  • ore 16: L’armata Brancaleone
  • ore 18,15: Incompreso
  • ore 20,15: La battaglia di Algeri
  • ore 22,30: Signore e signori

4 dicembre

  • ore 16: La battaglia di Algeri
  • ore 18,15: Quien sabe?

6 dicembre

  • ore 16,30: Andremo in città
  • ore 18,30: Le stagioni del nostro amore
  • ore 20,30: omaggio a Carlo Lizzani. Introduce Gianni Rondolino; seguono un frammento di intervista a Lizzani e la proiezione del film Achtung! Banditi!

 

A cura dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza,

del Museo Nazionale del Cinema di Torino e del Centro Sperimentale di Cinematografia,

con il contributo della Direzione Generale Cinema Ministero per i Beni e le Attività Culturali