Resistere Pedalare Resistere

Lunedì 25 aprile 2016, ore 14.30

Piazza Garibaldi

Resistere Pedalare Resistere:

Cicloturistica nei luoghi delle “stragi dell’ultimo giorno”

Itinerario (25 km):

Piazza Garibaldi – Casaltone (Sorbolo) – Ravadese – Case Vecchie di Ravadese – Pizzolese – Parma

Bicinsieme

La guerra era finita. Le truppe alleate avevano rotto il fronte della Linea Gotica che aveva bloccato la loro avanzata attraverso l’Appennino tosco-emiliano per tutto l’inverno 1944-45. Le truppe occupanti, in rotta, stavano scendendo dai passi appenninici nell’affannoso tentativo di raggiungere il fiume Po e sfuggire  ai bombardamenti e alla cattura. Reparti partigiani erano dappertutto e i militi tedeschi cercavano in ogni modo di evitare di essere fatti prigionieri da quell’esercito di “irregolari”. Il 24 aprile truppe tedesche e reparti fascisti provenienti dal settore occidentale del fronte erano attese con apprensione nel parmense. Si trattava di reparti appartenenti alla 148a Divisione di fanteria,al 4° reggimento Hochgebrigsjäger (cacciatori di montagna) e a reparti della Divisione “Italia” (bersaglieri dell’esercito della Rsi). Chiuso il passo del Cerreto, gli oltre 10.000 soldati scesero lungo la statale 62 della Cisa dove verranno bloccati da distaccamenti partigiani fino all’atto di resa, agli alleati, il 29 aprile.

Nel versante opposto, a ovest di Parma, si formarono grossi gruppi di militari tedeschi decisi a superare la via Emilia e raggiungere il fiume Po. Da dove provenissero non è chiaro. Molto probabilmente erano scesi dall’Appennino e dalle zona collinari.

Il loro passaggio lasciò dietro di se una lunga scia di sangue nei paesi e nei centri attraversate dalle truppe in fuga. Iniziarono a Casaltone (Sorbolo) il 24 aprile, 21 vittime, poi a Ravadese e Case Vecchie di Ravadese il 25 aprile, 21 vittime e  a Pizzolese, sempre il giorno 25, 8 vittime. Una sequenza di eccidi e fucilazioni di civili che si estese anche al territorio a nord della via Emilia colpendo molti comuni della Bassa, Soragna, San Secondo, Sissa, ecc.

Una tragedia che colpì decine di comunità provocando oltre 52 vittime e un diffuso stato di terrore   in quegli ultimi giorni di aprile, carichi di tensione e di pericoli di una guerra che sembrava non voler mai finire.

Per fare memoria dei fatti e dei luoghi Bicinsieme Fiab e Istituto storico della Resistenza  e dell’età contemporanea di Parma, nell’ambito del programma del Comitato per le celebrazioni del 25 aprile organizzano un percorso in bici con soste nei luoghi delle stragi dell’ultimo giorno.