Presentazione del libro “La vetrina infranta. La violenza politica a Bologna negli anni del terrorismo rosso. 1974-1979″

CopertinaVetrinainfranta Mercoledì 13 marzo, alle ore 17.30, a Bologna, presso la sala del Consiglio provinciale (via Zamboni 13), verrà presentato il libro di Luca Pastore, La vetrina infranta. La violenza politica a Bologna negli anni del terrorismo rosso. 1974-1979 (Pendragon edizioni). Ingresso libero.

Il volume, promosso dalla Fondazione dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, apre la nuova collana di ricerche dell’Istituto Parri. Con l’autore, parteciperanno alla presentazione Claudio Santini (Fondazione dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna), Mirco Dondi (Università di Bologna) e Luca Alessandrini (direttore Istituto Storico Parri Emilia-Romagna).

Durante la stagione degli anni di piombo e del terrorismo, Bologna ha vissuto pagine dolorose. Alcune molto note, come la strage alla stazione e l’uccisione di Francesco Lorusso, altre quasi completamente dimenticate, ma fondamentali per comprendere quella fase della nostra storia. Il libro La vetrina infranta ricostruisce gli episodi di violenza politica in città negli anni che vanno dal 1974 ai primi anni ‘80, dall’omicidio del brigadiere Lombardini allo scioglimento di Prima linea (annunciato in un tribunale bolognese dai terroristi detenuti), passando per gli scontri di piazza, gli attentati intimidatori, l’uccisione di Lorusso, l’agguato ad Antonio Mazzotti e la morte di Graziella Fava. La ricerca, arricchita da una dettagliata cronologia degli avvenimenti e dalle interviste ad alcuni protagonisti, nasce per ricordare quest’ultima, uccisa dalle conseguenze di un attentato incendiario contro la sede dell’Associazione stampa nel 1979.La vetrina infranta 13 III 2013 invito[1]

Anni 70. Parole e violenza politica. Gli anni Settanta nel Novecento italiano

Giovedì 22 e venerdì 23 marzo, presso l’Aula magna di via Tigor 22, Trieste, avrà luogo il convegno “Anni 70. Parole e violenza politica. Gli anni Settanta nel Novecento italiano”.

La produzione di testi sugli “anni di piombo”, una stagione politica cruciale per la storia dell’Italia repubblicana nel contesto europeo, è senza dubbio imponente; più recente, invece, è l’avvio di una ricostruzione storiografica organica ed articolata su vicende che si collocano, ormai, ben lontano dalla più stretta contemporaneità.

Il convegno di Trieste, che è stato stimolato dalla ricerca condotta -grazie al generoso contributo della famiglia del gen. Giorgieri – da ungruppo di lavoro dell’Ateneo, si propone di concorrere innanzituttoall’arricchimento delle ipotesi interpretative e delle conoscenzeintorno ai temi del terrorismo e della violenza politica nel nostroPaese, nel corso degli anni Settanta del secolo scorso. Al centrodell’incontro è posto il tema dei “linguaggi della violenza”: sia perriflettere sui modi in cui quella stagione venne vissuta, sia perragionare sui termini in cui venne (e viene) ricordata, narrata,spiegata e, infine, insegnata. Il confronto multidisciplinare tra le fontie i diversi ambiti disciplinari (storia, letteratura e cinema) vuoleessere il tratto caratterizzante della nostra proposta di dibattito.

 

Il convegno, organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli studi di Trieste, prenderà il via giovedì 22 marzo alle ore 15.

 

Comitato scientifico:

Giuseppe Battelli

Marco Dogo

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