Presentazione del volume di Carlo Greppi Uomini in grigio. Storie di gente comune nell’Italia della guerra civile.
(Feltrinelli, Milano, 2016).
Alcuni degli uomini e delle donne investiti alla guerra divennero carnefici e altri vittime. Ma furono una parte estremamente marginale. Greppi racconta lo spazio che separa i persecutori dai perseguitati, uno spazio in cui si è mossa la maggior parte degli esseri umani che, in quel contesto estremo. Ne discutono con l’autore David Bidussa e Guido Neppi Modona. Presiede Giovanni De Luna. La presentazione si svolge a Torino, presso la Sala conferenze San Celso (Museo Diffuso della Resistenza), Corso Valdocco, 4/A.
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LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI D’EUROPA E LA “ZONA GRIGIA” DELLE RESPONSABILITÀ
29 gennaio 2016 ore 10:30 – 12:30
Auditorium Fondazione di Piacenza e Vigevano, via Sant’Eufemia 12, Piacenza
LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI D’EUROPA E LA “ZONA GRIGIA” DELLE RESPONSABILITÀ
Iniziativa dedicata agli studenti delle scuole superiori
Interviene Carlo Greppi, storico
(Istoreto)
Esecuzione musicale dal vivo
Gam Gam – trascrizione per orchestra
Orchestra del Liceo “Melchiorre Gioia”, direttore prof. Franco Marzaroli
Introduzione di Carla Antonini (direttrice Isrec)
«È ingenuo, assurdo e storicamente falso ritenere che un sistema infero, qual era il nazionalsocialismo, santifichi le sue vittime: al contrario, esso le degrada, le assimila a sé e, ciò tanto più quanto più esse sono disponibili, bianche, prive di un’ossatura politica o morale. Da molti segni, pare che sia giunto il tempo di esplorare lo spazio che separa (non solo nei Lager nazisti!) le vittime dai persecutori, e di farlo con mano più leggera, e con spirito meno torbido di quanto non si sia fatto ad esempio in alcuni film. Solo una retorica schematica può sostenere che quello spazio sia vuoto: non lo è mai, è costellato di figure turpi o patetiche (a volte posseggono le due qualità ad un tempo), che è indispensabile conoscere se vogliamo conoscere la specie umana, se vogliamo saper difendere le nostre anime quando una simile prova si dovesse nuovamente prospettare, o se anche soltanto vogliamo renderci conto di quello che avviene in un grande stabilimento industriale» (Primo Levi, I sommersi e i salvati, Einaudi, 2007, p. 27)