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    XVII Convegno internazionale del Laboratorio Etno-Antropologico di Rocca Grimalda (22-23 settembre 2012) Il canto di Orfeo. Poesia, rito, magia

    ROCCA GRIMALDA (AL)
    sabato 22 settembre 2012, ore 14:30

    Quello che si propone, per il XVII Convegno internazionale del Laboratorio Etno-Antropologico di Rocca Grimalda, è uno scandaglio dei rapporti che, sin dall’antichità più remota, sono sempre intercorsi fra antropologia e poesia, con particolare riferimento alle dinamiche dell’oralità, agli strati profondi del magico, alla sacralità della parola, alla dimensione dell’onirico, della trance e della profezia. Si parte ovviamente da Orfeo, poiché il mito del musico, poeta e cantore di Tracia che col suo canto smuove massi e alberi e incanta la natura e libera dagli inferi l'amata Euridice, vuole sottolineare la componente di sortilegio, di magia, di capacità evocativa che ha la parola poetica, che sola può carpire al caos delle cose un bagliore di luce. La poesia come rito, come magia, come terapia; la poesia che cura, la poesia che manda in estasi, la poesia che incanta, la poesia come suono e come sogno. Ma accanto a ciò, nella concretezza delle culture e delle epoche storiche, la figura del poeta primitivo e il suo rapporto con il mondo dei morti, il poeta profeta e veggente, il poeta rabdomante, il poeta-vate, il poeta sciamano che ferma il tempo e resuscita memorie moribonde. Al centro del Convegno, sarà la figura di un artista-poeta alessandrino vivente che sembra bene incarnare questo rapporto: Giovanni Rapetti, di cui il Laboratorio di Rocca Grimalda intende festeggiare i 90 anni. Rapetti è scultore, un artista figurativo che ha avuto per maestri Casorati e Manzù e che dal 1973 ad oggi si è reso protagonista di un lavoro poetico ciclopico e fluviale, un poema in endecasillabi sulla storia, la memoria e la visione del mondo di una piccola comunità (il sobborgo alessandrino di Villa del Foro). Un poema ancora in progress, scolpito nel dialetto locale, ma che dal microcosmo paesano assurge a significati universali. Si tratta di più di milletrecento poesie di forte afflato epico-lirico, che hanno portato Rapetti a essere considerato una delle voci più interessanti nel panorama neodialettale contemporaneo. Alla presentazione del progetto di pubblicazione della sua opera omnia, cui attendono Franco Castelli e Piero Milanese, seguirà, in forma di concerto, la presentazione dell’ultimo disco del gruppo folk dei “Tre Martelli”: Cantè ’r paròli, interamente dedicato alle composizioni di Rapetti Sembra giusto sottolineare come, nonostante i tempi difficili per la cultura, l’edizione 2012 del convegno rocchese registri la presenza di nomi prestigiosi di studiosi e ricercatori stranieri, come il grande studioso dell’orfismo Alberto Bernabé Pajares (Università Complutense di Madrid), il mitografo polacco Gosciwit Malinowski (Università di Breslavia), due demo-etno-antropologi romeni: Bogdan Neagota, e Ileana Benga, oltre a Franco Ferrari dell’Università dell’Aquila, Luigi Lombardi Satriani dell’Università di Roma, Ambrogio Artoni dell’Università di Torino, Alberto Borghini del Politecnico di Torino e infine, dall’Università di Genova, Paolo Aldo Rossi, Ida Li Vigni, Massimo Angelini, Lorenzo Còveri, Sonia M. Barillari.

    Tipologia: Convegno. Eventi e News.

    Notizia inserita da: Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Alessandria

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