Contro gli ebrei. Storie di persecuzioni in Friuli Venezia Giulia (1938-1945). Laboratorio sulle fonti

Contro gli ebrei. Storie di persecuzioni in Friuli Venezia Giulia (1938-1945). Laboratorio sulle fonti

Mercoledì 11 aprile 2018, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, presso il Liceo “Caterina Percoto”,  si svolgerà il Laboratorio sulle fonti: Contro gli ebrei. Storie di persecuzioni in Friuli Venezia Giulia (1938-1945) 

Il laboratorio, che coinvolge  venti ragazzi delle classi terza,quarta e quinta, sarà coordinato dallo storico Fabio Verardo dottore di ricerca in Studi storici presso l’Università di Trento, collaboratore ai progetti di ricerca dell’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione e dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia.

Obiettivo del laboratorio è analizzare il tema della persecuzione ebraica con particolare attenzione alla realtà del Friuli Venezia Giulia negli anni compresi tra la proclamazione delle leggi razziali e la fine del Secondo conflitto mondiale.

Attraverso l’utilizzo di documenti originali e materiali d’archivio verranno trattati principalmente questi temi:                                                                                                 - le politiche e le pratiche antisemite fasciste e naziste; arresto, depredazione, deportazione ed eliminazione                                                                                             - la partecipazione e il ruolo rivestito dagli italiani nella persecuzione e nell’aiuto agli ebrei;                                                                                                                                   - la punizione dei crimini legati all’antisemitismo nel dopoguerra.

Verrà analizzato il procedimento giudiziario celebrato dalla Corte d’Assise Straordinaria di Trieste a carico di una donna accusata di aver collaborato con i tedeschi e di aver denunciato alle SS la presenza di quattro donne ebree in un appartamento del centro della città giuliana nel marzo 1944. A seguito della denuncia le donne vennero arrestate e deportate ad Auschwitz: solo la più giovane fece ritorno. L’analisi degli atti processuali apre uno spaccato sulla società del tempo, sul collaborazionismo, sulla persecuzione antisemita e su forme di resistenza civile.

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